Cari Amici Arbitri,
senza entrare nel merito della articolata nota del 14 luglio del Presidente Tarabusi mi soffermo solo sulla sua conclusione:
"gli Arbitri intendono contare di più, essere considerati per il loro valore e i loro meriti: quindi devono essere rappresentati in Consiglio Federale, ma senza cedere nulla di quello che abbiamo raggiunto."
Giusto!
Vi invito a rileggervi i miei precedenti interventi in materia su questo stesso forum del 26 aprile e del 8 maggio.
Forti della intelligente nota di Sandro Barison del 9 luglio scorso che offre a tutti Voi importanti temi di riflessione, vorrei invitarvi a prendere nota attentamente della mia lettera aperta del 30 giugno 2004 pubblicata integralmente sul forum canoalazio
vedi http://www.canoalazio.com/forum in cui, nell'ultimo punto che riporto di seguito, si prospetta una opportunità "Arbitro in Consiglio Federale" e "Rappresentanza Arbitri nel Corpo Elettorale" perfettamente in linea con la conclusione di Tarabusi.
Un Arbitro in Consiglio Federale diventa un Consigliere Federale, un Dirigente Federale, e non ha nulla a che vedere con il permanere dell'attuale struttura "DAC - Collegio degli Ufficiali di Gara" e della completa autonomia della categoria.
Sarebbe come immaginare che l'ingresso del Tecnico in CF avesse interferito in questi anni con l'autonomia dei Tecnici Federali e dei Tecnici Societari oppure che i rappresentanti degli Atleti in CF abbiano condizionato in qualche modo negativamente gli altri Atleti.
E' stata solo una opportunità concessa per rendere Tecnici ed Atleti partecipi della gestione federale.
Questa opportunità, secondo me, la meritano anche gli Arbitri!
Personalmente, se diventerò Presidente Federale, sarò onorato di avere la collaborazione di un Arbitro nel Consiglio Federale ed anche di un Tecnico in più, se ciò fosse necessario per mantenere le percentuali di legge..........infatti ci sarà molto da lavorare per rilanciare la nostra Federazione.

In particolare vi riporto il punto della mia lettera aperta del 30 giugno scorso che riguarda:

TECNICI e ARBITRI
PROSPETTIVE PER UNA DIVERSA FORMAZIONE DEL CORPO ELETTORALE

In questi ultimi giorni si è potuto constatare che nonostante i fatti oggettivi di cui sopra, in molte sedi si sta discutendo le bozze dello Statuto, per via di indiscrezioni pervenute dall'interno della Commissione Carte Federali. Tali indiscrezioni preannunciano che già ad Auronzo il Consiglio Federale produrrà sorprendentemente una bozza ufficiale del nuovo Statuto (ndr. - già pubblicata infatti sul sito federale).
Uno degli argomenti più sentiti è quello della formazione del Corpo Elettorale, che oggi si forma permettendo ad ogni Società di partecipare all'Assemblea con un Dirigente, un Atleta ed un Tecnico. Questi ultimi due eletti tra tutti i tesserati maggiorenni da Assemblee Sociali primarie.
I nuovi Principi Informatori (ricordo non approvati) distinguono al punto 4b e al punto 4c la posizione degli Atleti e dei Tecnici ed al punto 4d danno facoltà alle Federazioni di introdurre nel Corpo Elettorale anche una rappresentanza del settore Arbitrale.
Il Corpo Elettorale degli Atleti dovrà essere composto da "tutti gli Atleti tesserati per il tramite delle proprie Società", mentre il Corpo Elettorale dei Tecnici prevede che dovrà essere composto da "tutti i Tecnici tesserati per la Federazione".
Questa distinzione sta generando confusione e posizioni inesatte che non tengono conto dello spirito e delle fonti della norma nonché delle motivazioni del CONI per la distinzione fatta.
Oggi sembra che la FICK voglia interpretare l'iscrizione all'Albo Allenatori/Istruttori come una modalità di tesseramento federale, ma questo è profondamente inesatto poiché gli iscritti all'Albo devono poi tesserarsi pagando 8 Euro per potere svolgere attività federale!
Quindi è assolutamente da escludere che la semplice iscrizione all'Albo sia una forma di tesseramento ma piuttosto è un requisito per tesserarsi successivamente come Tecnico Societario o per accedere a incarichi federali.
In questo contesto stanno nascendo due posizioni contrapposte in cui, immaginando di fare elezioni primarie al di fuori delle Società tra tutti gli Allenatori ed Istruttori iscritti all'Albo, si ritiene di dovere regolamentare come eleggere un numero di Delegati Tecnici che esprimano il 10% del Corpo Elettorale Assembleare. La posizione federale, preannunciata con preoccupazione dal Consigliere Federale Scarpellino, immagina di delegare 20/25 Tecnici in tutta Italia, attribuendogli un peso di un voto a testa del valore di 10 punti, mentre la posizione discussa in Lombardia prevede l'elezione di un numero di Tecnici pari al numero delle Società (circa 200/250), tutti con il peso di un voto singolo a persona.
Entrambe le proposte partono da un presupposto errato e cioè quello che tutti gli iscritti all’albo siano tesserati della FICK e pertanto legittimati ad eleggere i propri delegati all’Assemblea.
Tale presupposto conduce a conclusioni comunque erronee.
Infatti il principio base del CONI e delle Federazioni è che il DIRITTO DI VOTO sia riconosciuto a chi ha svolto attività agonistica federale e, mentre per gli Atleti l'unico modo per svolgerla è attraverso le Società, per i Tecnici è possibile svolgerla anche direttamente attraverso la Federazione, lavorando cioè nelle strutture Tecniche Federali.
Questa sola è la motivazione per cui il CONI sta tentando di introdurre questa distinzione tra Atleti e Tecnici!
Non è assolutamente immaginabile che il CONI voglia rendere parte del Corpo Elettorale coloro che non svolgono attività sportiva agonistica nell'ambito della Federazione.
Il CONI vuole semplicemente riconoscere l'elettorato attivo anche ai Tecnici Federali, per i quali dovrà essere prevista in futuro una specifica modalità di tesseramento.
Questo significa che tutto potrà restare come è oggi.
Le Società Sportive affiliate resterebbero al centro della nostra Federazione e continuerebbe ad essere garantita la loro partecipazione alle Assemblee con un Dirigente, con un Atleta e con un Tecnico, tutti eletti nell’ambito della Società stessa!!
Questa è la posizione più giusta, coerente e corretta.
Ma anche i Tecnici Federali potranno essere rappresentati in Assemblea magari eleggendo tra tutto lo staff tecnico anche un loro unico rappresentante, oppure uno per l'olimpica e uno per la fluviale, o anche uno per ogni specialità canoistica federale.
Tutto ciò è anche supportato dal punto 5 dei Principi Informatori del CONI, che elimina il precedente principio che prevedeva che le percentuali previste per la formazione del Corpo Elettorale per eleggere il Presidente e gli altri Organi Federali con esclusione del Consiglio Federale, dovessero essere rigidamente al 70% per i Dirigenti, al 20% per gli Atleti ed al 10% per i Tecnici.
Sarà facoltà delle singole Federazioni stabilire le modalità di formazione del Corpo Elettorale ed il peso da attribuire alle diverse categorie.
In questo modo sarà lecito avere qualche Tecnico in più nel Corpo Elettorale (quelli eletti in rappresentanza dei Tecnici Federali) e, con lo stesso principio, anche qualche Arbitro.
Si rispetteranno i Principi Informatori del CONI, si continueranno a mantenere la Società al centro della nostra organizzazione federale, non si turberanno in modo sensibile gli attuali equilibri percentuali tra le rappresentanze di Dirigenti, Atleti e Tecnici ed infine si riconoscerà anche una rappresentanza simbolica agli Arbitri nel Corpo Elettorale, che hanno espresso a chiare note, attraverso il Presidente Tarabusi, di volere certamente cogliere l'opportunità di entrare in Consiglio Federale, senza però essere coinvolti in maniera eccessiva nelle vicende politiche federale.
 
Grazie per l'attenzione.
Claudio Schermi