Caro Peppino,

 

leggo con piacere la tua lettera e vorrei farti alcune precisazioni.

 

Certo che i toni che ho assunto sono stati forti ed aggressivi, ma voglio precisare che non era mia intenzione fare delle battaglie, non era mia intenzione raccogliere attestati di solidarietà ne tanto meno pretendevo di vedere i colleghi che conducessero crociate integraliste, quello che ho fatto, l’ ho fatto per una questione personale che deve rimanere tale e di cui mi assumo tutte le responsabilità.

 

Sapevo perfettamente che le cose scritte da me non avrebbero provocato interventi da parte di nessuno sia per il toni ma principalmente per l’argomento che non interessa sicuramente nessuno se non me e sono molto felice per il tuo intervento di pacificazione.

 

Però mi sorge un dubbio ed il dubbio è di aver dato una sensazione  di protagonismo che non era nelle mie intenzioni e dopo aver letto la seconda lettera di Sante, se lui fa un passo indietro io ne faccio due, l’unica sensazione che volevo dare era quella “dell’incazzato”.

 

Ti prego di credere però ad una cosa, i toni pacati, formali e non aggressivi li ho usati e risposte non ne ho avuto se non sciocche e fuori luogo come quelle ricevute a Pavia.

 

A Pavia ho chiesto delle spiegazioni tecniche e pratiche ed a questo punto ti dirò di essere stato  io ad avere avuto la colpa di non capire il tono delle risposte ( non credo ), ma bisogna sempre partire da un presupposto, se io ti pongo una domanda seria, tu mi devi rispondere seriamente.

 

Un comune amico Sanremese mi ha detto: Ogni tanto esce fuori il “ Terrone che c’è in te “ ed è vero, io lo sono per nascita, per tradizioni e per DNA ma questo implica anche un’ aspetto positivo, non porto mai rancore e passata la bufera torno ad essere la persona serena e disponibile che credo di essere.

 

Ho ritenuto doveroso risponderti come sarà doveroso rispondere a Sante, cosa che non posso fare in questo momento e sai perché? Devo andare a pulire  tre palamite da due chili l’una da fare alla griglia per mangiarle con gli amici, oggi a Sanremo è il giorno del Santo Patrono, e se la cosa può farti piacere ne mangerò un pò pensando a Te ed a Sante e l’accompagnerò con un buon bicchiere di Malvasia secca che berrò alla Vostra salute, così, come se idealmente foste con noi a gozzovigliare. ( Nella vita bisogna dare delle priorità e senza togliere nulla a Sante, in questo momento è prioritario questo.)

 

Un abbraccio fraterno Nuccio

 

Sanremo lì 13/10/2003

 

 


 

 

Caro Sante,

 

come preannunciato a Peppino ti scrivo questa mia ed in toni pacati, anche perché le palamite alla griglia erano eccellenti ed il vino ottimo e ti prego di credermi se ti dico che un bicchiere l’ ho bevuto alla tua salute.

 

Ormai di parolone ne sono state dette anche troppe e partendo dal presupposto che tu mi porgi una mano, io la tua mano l’afferro con le mie due di mani e la stringo con serenità.

 

Mi viene da sorridere , ma non facevate prima a farmi una telefonata od a scrivermi? Non sarebbe stato più semplice se anziché comunicarlo a qualche collega, di cui non fai il nome per non coinvolgerlo, l’aveste detto a me direttamente?

 

Ti scrivo questa mia ed abbasso i toni nell’espressione perché:

 

1.      Qualcuno sta ridendo sotto i baffi di questo.

2.      Hai ragione nel dire che posso dare l’impressine di apparire protagonista, cosa che non è mai stata nelle mie intenzioni, protagonista di che, di improperi? Ed a quale scopo, farmi dei “ nemici “? Ma per carità di Dio.

3.      Tutto ciò che ho scritto e detto non è certamente per voler fare carriera, termine che hai usato più volte con me, ma quale carriera, è un termine lontano da me anni luce, mi piace di più parlare di accrescimento personale, di andare avanti nella vita e negli interessi.

 

Il nostro comune amico Onorato Lanza, mi ha detto: Ogni tanto ti ricordi di essere “ Terrone “ ed è vero, lo sono, lo sono sempre stato e lo sarò sempre, fa parte della mia natura, la politica non fa per me e quando ti riferisci al mio Comandante ed al mio Sindaco, ti garantisco che conoscono perfettamente questo lato del mio carattere e, sarà un caso, proprio da loro godo di piena fiducia, perché vedi, sanno come sono fatto, ma se alla fine della fiera fanno un bilancio su di me, vedono più cose positive che negative. Sanno che sono un “ bambino reattivo “, così si chiama in psicologia una persona come me, una testa calda, ma sanno anche che quando serve, sono sempre in prima linea, pronto “ al pezzo “ e per questo mio modo di essere pronto e disponibile, ho ricevuto la medaglia al merito dal Ministro degli Interni appena due mesi fa, sai anche noi Vigili Urbani siamo capaci di atti di abnegazione e generosità e pensa che il diploma che mi è stato consegnato con la medaglia è lì, nel mio ufficio vicino ai diplomi della Canoa, tre pezzi di carta a cui tengo e di cui vado orgoglioso ed a cui prima o poi aggiungerò un quarto.

 

Da me hai ricevuto improperi, non so se giusti o meno, ma non riceverai mai una pugnalata alla schiena, piuttosto col pugnale mi taglio un braccio, e sentirti dire che se fosse vero quello che dico, ti dovresti dimettere da amico, da padre da marito, mi ferisce e mi addolora più di ogni altra parola detta, non volevo arrivare a tanto e se ti ho dato questa sensazione ti chiedo scusa.

 

Tu mi hai conosciuto come persona affabile, allegra e mediamente ragionevole, ma non conoscevi ed adesso l’ hai conosciuta, questa parte del mio carattere, non permetto mai a nessuno di pestarmi i piedi e di mancarmi di rispetto e lo ripeto, a Pavia ho percepito questa mancanza di rispetto, è qualche collega, che non voglio coinvolgere nella discussione ha detto:“ Se questi ragionano ed agiscono così perderanno solo delle adesioni al collegio “.

 

Te l’ ho già scritto, ma credi veramente che io sia diventato pazzo di colpo? Non ti è mai venuto minimamente il dubbio che qualche cosa non ha funzionato? Che qualcuno, oltre me, sia andato un pò fuori dal seminato? Pensaci, se non l’ hai già fatto.

Nell’ambito del collegio, per quei pochi che mi conoscono, credo di aver sempre dato dimostrazione di correttezza, serietà ed affidabilità negli incarichi ricoperti.

 

Mi scrivi testualmente: “ Per quanto mi riguarda sono disponibile a riprendere serenamente il discorso, facendo un passo indietro, e parlarti di molte altre cose……………………, a chi giova spargere astio e tutto il resto che ci va dietro?.

 

Ed io ti rispondo che così come stringo con le mie due mani la tua mano tesa, faccio due passi indietro e non perché voglio fare il doppio di te, ma perché è giusto così.

 

Con stima, Nuccio Longhitano

 

Sanremo lì 13/10/2003