Riceviamo da Ferruccio Calegari (Giornalista sportivo ed in passato nostro collega) il seguente articolo che volentieri pubblichiamo.

 

Caro Peppino,

leggo con una certa frequenza il sito arbitrale che tu magistralmente attivi. Consentimi, come "estraneo", ma non troppo, dopo tutto, di mandarti un pensierino. Se poi lo giudicherai meritevole lancialo, altrimenti buttalo. Ed intanto cari auguri di buone feste a te e agli amici arbitri.

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Se Messene piange, Sparta non ride - ovvero la nuova rivoluzione russa

 

La federazione internazionale di canoa fa la mano pesante sul controllo antidoping.

E' nota la recente decisione negativa nei confronti dell'azzurro Luca Piemonte, dopo tutto denunciato proprio attraverso i dovuti atti federali nazionali(vedi nota informativa F.I.C.K. del 18.12.03).

Altrettanto pesante la I.C.F. è andata nei confronti del russo Sergey Ulegin, riscontrato a sua volta positivo.

Però, mentre l'azzurro era stato trattenuto a casa, il russo ai Mondiali di Gainesville (Usa) aveva contribuito alla conquista di 3 medaglie (2 ori nel C.4 su 200 m. e 500 m., ed 1 argento nel C.2 su 500 m.).

Squalificato lui, tolte le medaglie (ed anche le qualificazioni per le specialità olimpiche) alla Russia. Beneficio per Romania (oro nel C.4/500) e Ungheria (oro nel C.4/200). L'argento del C.2/500 è andato alla Romania.

Dalla rivoluzione nelle classifiche, oltre ad ulteriori benefici per Ungheria, Rep. Ceca e Polonia, ha guadagnato Cuba, che da quarta nel C.2/500 entra nel medagliere col bronzo per merito di I.R.B. Pajon e L.F. Balceiro.

L'Ungheria, che già dominava il medagliere, ha raggiunto il traguardo 14, dato da 10 ori, 1 argento e 3 bronzi. Con un po' di fiatone seguono Germania a 11 (4, 2, 5) e Polonia a 10 (2, 3, 5).

 

Nel corso del 2003 l'agenzia Wada per conto della I.C.F. ha effettuato 73 controlli nelle prove in linea e 54 nello slalom, in 33 paesi di ogni continente. Direttamente la I.C.F. ha disposto altri 50 test nelle gare di velocità e marathon.

 

Ricordiamo che in ambito nazionale, come puntualizza la precitata comunicazione federale, la F.I.C.K. ha disposto un importante programma federale di lotta al doping e tali controlli si aggiungono a quelli già previsti dal CONI e dal Ministero della Salute.

 

Sappiamo, sempre dalla citata nota federale, che Luca Piemonte ha presentato un'ampia e documentata memoria difensiva, che se ad oggi non  ha prodotto effetti, possa valere nel tempo a ridargli quei risultati che vogliono significare per lui e per la canoa italiana il segno di un adeguato e sempre corretto impegno nella sfida all'ultima frontiera.

 

Ferruccio Calegari
giornalista sportivo
ferr.calegari@libero.it