Risposta al post “Blocchi di partenza: più un male” di Mattia Gazzato

 

Leggendo il post di Mattia Gazzato, ho sentito la necessità di ricordare alcune cose circa i Forums:

1.     I forums di discussione (preferisco personalmente chiamarli di riflessione) sono dei punti di incontro in rete nei quali gli utenti di internet, attraverso l'inserimento di messaggi in successione, possono discutere di vari argomenti, leggendo le opinioni altrui e intervenendo per esprimere le proprie.
Partecipare alla discussione su un argomento che ci interessa potrebbe risultare un'ottima fonte di informazioni e di nuove idee

2.       Al fine di rendere la convivenza sul forum quanto più gradevole possibile, è indispensabile rispettare semplici regole

3.       Lo spirito delle regole non è limitare la libertà di pensiero di chi vi partecipa ma è finalizzato alla tutela dei temi trattati e soprattutto alla tutela dei partecipanti.

4.       Alcune di tali regole, accettate e sottoscritte da tutti i partecipanti ai Forum su internet, possono essere riassunte nei seguenti punti:

Comportamento
Non sono consentiti:

n       insulti personali tra i partecipanti;

n       offese alle istituzioni o alla religione di qualunque fede;

n       argomenti ritenuti non idonei allo spirito del forum;
A prescindere dall'ampia facoltà e diritto di discutere di tali argomenti, devono essere evitati commenti in chiave sarcastica, beffeggiatoria, sacrilega e denigratoria.
Sono inoltre vietati: il razzismo ed ogni apologia dell'inferiorità o superiorità di una razza rispetto alle altre;

n       Non è ammesso utilizzare lo spazio del forum per dispute personali di ogni genere tra utenti, aprire thread e/o post i cui toni siano provocatori o polemici, in quanto sicura causa di liti e/o polemiche personali tra utenti

Qualora questo si dovesse verificare, la discussione verrà immediatamente chiusa.

 5.       A tutela di queste regole ci dovrebbero essere uno o più moderatori che avranno il seguente compito

n       Verificano che discussioni troppo accese non degenerino oltre i limiti di un civile e razionale dibattito

n       Hanno facoltà di intervenire ogni volta che lo ritengano opportuno.

n       Hanno facoltà di chiudere o cancellare un articolo (o un post) ritenuto offensivo o comunque non consono allo spirito del forum. Il loro giudizio è insindacabile

 

Dopo aver precisato tali punti ,  rispettandoli, cerco di dare il mio contributo al quesito "Blocchi di partenza: più un male?" (come si nota ho cambiato il titolo in frase interrogativa, per stimolare riflessioni in merito) 

  1. Il Codice di gara, approvato dalla Fick, contempla per le partenze l’uso dei blocchi e pertanto implicitamente tutti coloro che intendano competere nello sport della Canoa olimpica devono sapere manovrare l’imbarcazione in considerazione di tale evenienza;

  2. Lo sport della Canoa è strettamente legato all’ambiente che come tale è caratterizzato da parametri abiotici variabili e molto diversi tra loro. Chi intende competere deve tener conto di tali oggettive probabili situazioni ed, con un adeguato allenamento, dimostrare in gara di saper esprimere ugualmente le proprie potenzialità. A tal proposito basterebbe a visionare un po’ di filmati di gare di canoa olimpica (es.ultima olimpiade), per potersi rendere conto di come il caso di vento intenso non è infrequente, ma atleti esperti  hanno dato dimostrazione  di saper gestire al meglio la situazione.

  3. Pertanto, a mio parere, i Blocchi hanno sempre efficacia nel garantire una equa posizione di partenza degli equipaggi e non solamente in condizioni ambientali ideali. Semmai le operazioni di partenza possono essere più o meno elaborate in funzione delle capacità di manovra degli equipaggi stessi.

Per quanto riguarda tutte le altre considerazioni fatte dall'atleta Gazzato, non commento in quanto poco oggettive.

Inviterei i moderatori del Forum ad una maggiore attenzione ai contenuti dei post, esercitando il proprio diritto all'intervento, per tutelare e non snaturare la filosofia e l'etica dei Forums

Antonio Bonerba


 

Caro Antonio

sono qui, pronto e disponibile a raccogliere qualsiasi osservazione utile per migliorare la qualità delle informazioni che ci scambiamo attraverso il nostro sito ed è per questo motivo che desidero ringraziarti per i suggerimenti che hai desiderato passarmi.

Abbiamo già discusso sul forum in un'altra occasione circa l'opportunità degli interventi di lettori esterni al collegio ed anche sul contenuto e sul tenore degli scritti pubblicati; pochi interventi di "coraggiosi" colleghi ma chiari e precisi. Ne è uscito un quadro rassicurante che invitava sostanzialmente a continuare sulla strada intrapresa.

Forti di queste indicazioni abbiamo continuato a pubblicare senza "censura" tutto quello che ci è stato inviato comprese alcune lettere degli atleti con le loro "animose" questioni, alle quali tuttavia sono sempre state date risposte qualificate e corrette a volte direttamente dal Presidente.

Per questo motivo non mi ha disturbato la lettera di Mattia Gazzato (non era nemmeno la prima) con le sue osservazioni e le sue accuse. Non ho nemmeno avuto bisogno di pensarci su, anzi. Qualcuno ci da una buona occasione per parlare di regolamenti, della loro interpretazione, dei nostri comportamenti in gara. Davvero una bella opportunità per riprendere gli argomenti del seminario di Chianciano sull' AUTOREVOLEZZA.

Usando la metafora dell'uomo che indica la luna ho provato a guardare la luna anzichè..il dito dell'omino che la indica.

Ma diamine, ci siamo detti e ridetti sino alla nausea che gli attori principali di una gara di canoa sono gli atleti e allora non dobbiamo avere paura di stabilire un contatto, un confronto quando ce ne viene data l'opportunità ! C'è sempre occasione per migliorare.

A Gazzato avrei risposto con serenità, anche se la sua lettera poteva sembrare un'accusa poco obiettiva di incompetenza per tutta la nostra categoria. Gli avrei spiegato quali spazi abbiamo nell'applicazione delle regole, i nostri vincoli e le nostre responsabilità. Gli avrei detto che un avvertimento di penalità (ti squalifico !) può essere inteso, deve essere inteso come un avviso e non come una minaccia. Soprattutto gli avrei detto che ovviamente anche gli Arbitri (come gli atleti, gli allenatori, i dirigenti) sbagliano, soprattutto nel modo di comunicare e che su questi aspetti la Direzione Arbitrale sta investendo molto per migliorare. Mi sarei scusato a nome di tutta la categoria per eventuali, involontari errori commessi sicuramente in buona fede e non con l'intento di danneggiare qualcuno.

 

Vedi caro Antonio, quanto in realtà possa risultare difficile applicare "le regole" quando "i valori" delle persone che le devono condividere sono così diversi ! Il nostro Forum poi è un po' particolare, non si attivano mai vere discussioni. Ogni tanto esce qualche polemica (che secondo me sono un po' il sale delle vita)  ma  i partecipanti hanno sempre manifestato maturità nel condurre in modo civile le questioni.

Per questo motivo non mi sento tanto in grado di "censurare" le vostre lettere e sino ad ora non l'ho mai fatto. Sono convinto che il pubblico che si affaccia al nostro portale sia maturo e competente e che da solo sia in grado di autogovernare i propri interventi.

 


Scrive Ernesto Serra

 

Ciao a tutti,
leggendo questo intervento di Mattia penso come ex atleta che abbia ragione sostanzialmente. I blocchi se non ci sono le condizioni ideali si possono abbassare e partire con la procedura normale di allineamento che permette agli equipaggi in allineamento e in partenza maggiore libertà di movimento evitando così "spiacevoli inconvenienti ad una gara di selezione".
Ad Auronzo trovo perfetto il fatto di non utilizzarli poichè soprattutto per i 1000 sarebbe difficilissimo per tutte le onde che ci
sono solitamente.
Gli atleti si allenano per canoa olimpica, non per essere super eroi che devono riuscire a sfidare le onde, la pioggia e tener dritto un k4 in corsia 1 con 60 cm d'acqua. Questo significa che si presuppone che dal momento che si organizza una gara nazionale le condizioni "normali, non ideali" ci siano.
Quell'intervento di Bonerba mi sembra un intervento di una persona che si difende non rispondendo alle "accuse", se si possono definire in questo modo, ma una sorta di attacco ad una persona che porta un consiglio molto chiaro e viene data come risposta "le regole del forum" oltre che ad un mare di parole incomprensibili che non rispondono a quasi niente.
Ad una gara di selezione non è ammissibile che una corsia sia con 60 cm di acqua punto e basta, non ci sono scusanti per nessuno. Questo è colpa dell'organizzazione della manifestazione, ma dal momento che un giudice se ne accorge deve intervenire e fare qualcosa. Sabato mattina ad Auronzo il GAP è andato a controllare l'intero campo di gara, perchè a San Giorgio non lo ha fatto?
Mi sembra che questo intervento non sia offensivo verso nessuno o almeno spero.
Faccio i complimenti a D'Angelo perchè ha dato una risposta chiarissima e giusta, da persona intelligente.
E ricordate che l'obiettivo di tutti, giudici, allenatori e atleti è migliorare la canoa, quindi accettate i suggerimenti e fatene tesoro.
Dovreste essere contenti che un atleta discuta della casistica, anche se vi sembra scomodo.


Saluti a tutti
Serra Ernesto