Cerco di chiarire meglio quanto da me scritto
circa le varie responsabilità degli "attori" di una gara.
Quanto sopra non mi sembra molto diverso da:
A maggior chiarimento aggiungo che prima di
essere Consigliere DAC ho fatto più volte il GAP in manifestazioni sia a
carattere regionale che nazionale.
Stefano Zsigmond
7 aprile 2010
Ritengo, e non per mia opinione personale, ma confortato da quanto scritto dall'avvocato Modoni, in risposta ad una mia precisa domanda sulla responsabilità del giudice, che la responsabilità del giudice sia netta e che egli ne risponda in prima persona . Se la cosa può non essere chiara vi consiglio di leggere quanto scritto da chi essendo avvocato certamente possiede le competenze giuridiche per distinguere le responsabilità. Vorrei chiedere a D'angelo di ripubblicare il documento in questione, che è stata anche la prima informazione apparsa sul sito. Anche se capisco che il giudizio è di carattere personale è proprio il fatto che lo esprima Stefano un ex consigliere della DAC, e quindi una persona di pratica ed esperienza, che rende importante l'approfondimento della materia.
Ringraziandovi anticipatamente per l'attenzione dedicatami Vi porgo i miei migliori saluti.
Umberto Prota .
27 marzo 2010
Direttore che dire?
E' un pò che non vado sul sito e mi ritrovo con un sacco, rispetto ad un recente passato, di discussioni.
Sui tesserati che devono avere specifica autorizzazione mi associo alla Tua opinione che mi dà lo spunto per tornare all'argomento che mi era, ed è ancora, caro, quello degli Allievi "A".
Considerando che chi potrebbe darci dei chiarimenti, Commissioni federali e/o Federazione non dicono come devono ancora dire sui partecipanti e partenti dello scorso anno, provo a dare anche io una mia interpretazione considerando anche quanto scritto da Umberto. A mio modo di vedere, assolutamente personale, non siamo noi i responsabili in prima persona. Il primo responsabile è il Presidente di Società che tessera l'allievo "A". Infatti chi mette la firma sul modulo di tesseramento e, quindi, certifica che tutto quanto doveva essere fatto per un regolare tesseramento è stato fatto, è il Presidente di Società. Poi c'è l'Ufficio Tesseramento della Federazione che ratifica quanto sopra. La Segreteria gare controlla che gli atleti risultino nell'anagrafe federale ( art. 1.17 - Codice di Gara) E finalmente ci siamo noi che prendiamo un ordine di partenza e che, a seconda dei ruoli che abbiamo durante la manifestazione, controlliamo che tutto si svolga secondo il Codice di Gara operando i controlli che sono di nostra competenza (volendo tesseramento e identità) La nostra responsabilità comunque è una responsabilità tecnica, perchè la direzione generale della gara, con tutto quello che ne consegue, è del Direttore di Gara (art. 1.18), che "...interagisce continuamente con il Giudice Arbitro Principale..." Se questo non avviene, se ne informa la DAC che prenderà gli opportuni contatti con il Presidente Federale, da sempre attento alla problematica, segnalando il problema. Quanto scritto fino ad adesso è un bel riepilogo della normativa. Quello che non c'è scritto su nessun Codice di Gara è che, se riteniamo che ci sia qualcosa che non va bene dopo averlo fatto presente in tutti i modi, anche scritti, al Direttore di Gara e, questi ritiene comunque che si possa andare avanti, si possano prendere delle decisioni impopolari che vadano a vantaggio dell'incolumità dell'atleta. Da nessuna parte troveremo tutto scritto come nel manuale della Giovani Marmotte. Se siamo degli Ufficiali di Gara che hanno raggiunto i vari livelli non solo perchè dopo un tot di anni si studia e si fa un esame, che generalmente si passa, ma anche perchè siamo persone responsabili e di buon senso e, sopratutto, capaci di prendere decisioni che vanno a tutela dell'atleta, penso che il nostro organo di controllo non possa che darci ragione.
Stefano
21 marzo 2010 |