Ho ricevuto dal Presidente Tarabusi, per
conoscenza, la seguente comunicazione inoltrata al collega Arbitro
Antonio Marino in risposta ad una E-Mail dello scorso del mese di
maggio inviata ad una serie di destinatari.
Per il ruolo che ricopro nella gestione
del sito, cerco di non commentare le notizie che mi inviate delegando
questa attività agli affezionati lettori.
Ma in questo caso sono rimasto
letteralmente basito nel leggere le affermazioni di Marino e ho
pensato che fosse il caso di rendere pubblica sul nostro sito la
"querelle", affinchè il dibattito, innescato dalle pesanti accuse del
collega, possa vedere coinvolti non solo i diretti interessati ma
anche le altre persone citate nella Mail e poi l'intero collegio. Se
c'è qualche cosa che non sappiamo e che mette in dubbio l'onestà e la
correttezza delle persone che abbiamo eletto, è meglio che venga fuori
subito.
In buona sostanza chiediamo ad Antonio di
documentare pubblicamente a noi tutti (così come già ha chiesto il
Presidente) le proprie affermazioni. Quando parla di illecite
votazioni, Antonio si assume delle gravi responsabilità. La maggior
parte di noi era presente a Castelgandolfo e ha potuto constatare che,
a valle di un
dibattito intenso (ma sempre corretto) che fa parte della
dialettica democratica, le votazioni si sono svolte in maniera
regolare certificata dagli organi assembleari nominati in sede di
insediamento dell'assemblea e di votazione. Gli atti sono pubblici e
pubblicati.
Antonio invece non c'era; da dove nasce
questa sua convinzione ?
Le persone possono piacere o non piacere e
le scelte condividere o non condividere. Ma se si intende partecipare,
allora si rispettano le regole democratiche. Si rispettano le regole
perchè siamo dei Giudici Arbitri e non delle comari pettegole; si
rispettano le regole perchè un Giudice Arbitro è una persona
autorevole e con il proprio comportamento personale può dare prestigio
a tutto il collegio o lo può distruggere. E agli occhi dei nostri
osservatori risultiamo davvero prestigiosi, come mai era successo in
passato, prestigio che possiamo perdere in un batter di ciglia
alimentando polemiche inutili o addirittura false affermazioni.
Ora Antonio Marino (e, ovviamente, non solo lui) ha a
disposizione - tramite il sito - l'intera platea, composta non solo dagli Arbitri, per
spiegarci bene le cose che ha detto. Magari, passata l'animosità di un
momento particolare, potrà rassicurare noi tutti (che lavoriamo da
anni per la costruzione e la manutenzione di una casa comune in cui
riversare la nostra passione sportiva) circa l'insussistenza delle
accuse e riformulare in modo più corretto il proprio dissenso nei
confronti della DAC.
E' questo un bell'esercizio di democrazia
a cui spero Antonio voglia aderire tempestivamente.
Giuseppe D'Angelo
Ho letto quanto
pubblicato sul sito e condivido quanto scritto dal Direttore.
Fermo restando quanto chiesto, mi sento
di chiedere ad Antonio se, secondo lui
- i colleghi (Borruto, Deserafini e
Zannoni) che hanno svolto il ruolo di scrutatori non si sono accorti
di niente o non hanno voluto accorgersi di niente?
- lo stesso Nicola Fornarelli, che
concorreva con Sante Tarabusi per la carica di Presidente e che
nella sua mail post elettorale ha formulato dei ringraziamenti e non
ha sollevato alcun dubbio sulla regolarità delle votazioni, non si è
accorto di niente?
In base a quali elementi Marino, che non
era presente all'Assemblea, parla di illecite votazioni?
Forse qualche collega che era presente,
gli ha riportato i lavori assembleari in modo non rispondente
all'accaduto?
Se così fosse, persone che ne mandano
avanti altre, perchè non hanno la dignità ed il coraggio delle
proprie idee, meritano assoluta indifferenza.
Ma poiché credo fermamente che il
Collegio sia composto da persone serie e competenti, mi auguro di
leggere al più presto i motivi che hanno spinto Antonio a tali gravi
affermazioni.
Se così non fosse meriterebbe la
cittadinanza di San Damiano che, come si dice in Piemonte, "lanciano
il sasso e nascondono la mano".
Stefano Zsigmond
apro la presente e-mail col dire che non
ho mai messo in discussione la serietà di alcun membro di codesto
collegio federale e in special modo di chi ha fatto lo scrutatore,
ma ho messo in discussione la presente D.A.C. sulla base di quanto
previsto dal regolamento arbitrale ed esattamente all'art. 21
Ora cercherò di essere il più chiaro
possibile nei confronti di tutti e spero che gli altri lo siano nei
miei e non solo.
Pochi mesi prima dell'elezioni della
Presente D.A.C. venne pubblicato sulla nostra home
page che al collega Donzelli gli veniva conferita
la carica ad honorem di Giudice Arbitro, la
presente carica ha permesso successivamente che il collega potesse
partecipare e votare in sede di elezioni.
L'illecito che io intendo è scaturito da
una vostra pubblica affermazione messa sulla home page degli arbitri
ove ribadisco si dava ad honorem una carica
da giudice arbitro ad un collega ( Donzelli ).
Credo che tutti conoscano il regolamento arbitrale vigente sezione I
-
Il collegio degli Ufficiali di Gara
art. 21 comma 2 e 4.
Per essere il più chiaro possibile
secondo il nostro regolamento il passaggio da ARBITRO a GIUDICE
ARBITRO avviene dopo un esame e non dopo una investitura ad
honorem anche perchè come ben sappiamo tutti la carica da
GIUDICE ARBITRO consente di far parte dei pochi
eletti ad eleggere la D.A.C..
Quanto scritto in questa
lettera fu ribadito nella famosa riunione fatta in Campania al
circolo Posillipo mesi a dietro ove fummo dilettati dalla presenza
di un consigliere D.A.C. Gennaro SILVESTRI. Spero che il collega
SILVESTRI voglia gentilmente confermare quanto detto. Inoltre
aggiungo che il mio "rancore" verso questa D.A.C. è solo formale e
non investe alcun rapporto di collaborazione con la presente.
Caro SANTE la lettera che tu hai
ricevuto a suo tempo come i miei colleghi campani era la spiegazione
sommaria di quello che si era discusso in quella famosa riunione ove
fece seguito un'ulteriore e-mail dove spiegavo le mie ragioni senza
investire l'intero collegio arbitrale, ma ho notato che tu hai
voluto investire tutti pertanto sono qui oggi a spiegare le mie
ragioni.
Ora se possibile vorrei spiegazioni
dalla tua persona, sull'intera faccenda HONOREM che ha innescato il
tutto poichè se ben ricordo in quel periodo eri come adesso il
Presidente della D.A.C.
P.s. In conclusione vorrei aggiungere
che nella mia prima e-mail inviata ai colleghi campani e a Sante
sicuramente ho utilizzato termini poco appropriati e
probabilmente con significato duro e distorto da quello che
realmente intendevo dire, pertanto mi scuso a priori se qualcuno
si fosse offeso di quanto detto in precedenza, ma le mie parole
vennero stilate in un momento di rabbia scaturita da affermazioni
fatte da altri. Inoltre se la questione ad Honorem sopracitata non
fosse realmente documentata da fatti concreti (atti federali)
vogliate accettare le mie scuse.
Con
riferimento alla mail in oggetto si invita cortesemente l’U.G.
Antonio Marino a chiarire meglio il contenuto dello stesso anche in
relazione alle pesanti accuse esposte.
Poiché non comprendo quali potrebbero essere le sedi adatte ricordo
che esiste il sito degli UUG gestito dal GAI Giuseppe D’Angelo (che ci
legge per conoscenza)che, tra l’altro, accogli anche le voci di
dissenso, per le quali ognuno risponde delle proprie responsabilità.
Cordiali saluti.
Sante Tarabusi
Da:
Antonio Marino [mailto:tatomar@libero.it]
Inviato: giovedì 14 maggio 2009 17.37
A: De Felice Liliana; skins5668@alice.it; sante.tarabusi@tiscali.it;
vedutival@alice.it; SILVESTRI; BEVILACQUA
Cc: puenodiablo@hotmail.com; CAPEZZA MARCO ; carloscolavino@virgilio.it;
COMITATO REGIONALE; michele cotecchia; info@tipografiaderosa.it; DE
CRESCENZO FRANCESCO ; deffy88@hotmail.it; francesco di leo ;
giovanniluca.gelonese ; marottaantonio ; SETTORE ARBITRALE; SZIGMOND
STEFANO ; Prota; VISCIDO AMEDEO
Oggetto: Re: Riunione del 12 maggio
Cari colleghi,
letto quanto scritto nel verbale
d'assemblea (redatto in seconda sede da Silvestri Gennaro), consono
del mio rancore verso questa DAC (da me non riconusciuta per
illeciti votazioni, scaturite dal comportamento poco corretto nonchè
abusi di poteri della stessa), ribadisco la mia posizione
associociandomi a quanto detto dal collega De Crescenzo Francesco.
Cordiali saluti.
Antonio Marino
p.s. per qualsiasi chiarimento sono a
disposizioni di tutti e solo nelle sedi adatte ove tutti possono
essere messi al corrente di quanto è accaduto.