Ciao Nicola,

Tuttavia, la tessera di socio ti sarà recapitata solo dopo provata esperienza (almeno 3 gare di seguito) per dimostrare di aver superato l'iniziazione, necessaria per far parte del Comitato. Ma gli altri Tuoi Colleghi di giuria, come hanno fatto a resistere ? Non avranno avuto mica qualche contenitore  per eliminazione "chimica" nascosto nei pantaloni, visto che un Chimico di provata esperienza era presente in giuria?

Peraltro,non vorrei che solo tu abbia avuto problemi di continenza....

Scherzi a parte, comunque vanno i ringraziamenti a tutti noi che abbiamo svolto i nostri incarichi con serietà, per consentire a gli atleti di poter effettuare le gare nel migliore dei modi, dimostrando ancora una volta (qualora ve ne fosse ancora bisogno) che "volere" è "potere" e che l'impegno viene rispettato.

A tutti i miei Consoci del Comitato "Basta gare P & P" auguro di continuare ad avere idee del genere purchè scaturiscano sempre da momenti di gruppo così piacevoli e goliardici da condividere ogni volta, come nel passato sono stati utili per consolidare i rapporti tra tanti componenti del nostro Collegio.

 

Con simpatia.

Chicco Bedini

 

P.S.

Per la  precisione, l'esatta dicitura del Comitato è :" Basta Gare P & P".

 

13 settembre 2010


 

Visto il lavoro di intelligence sviluppato dalla D.A.C. e visto il risultato ottenuto, proprio in vista delle prossime gare nazionali, il Comitato "BASTA GARE P. & P." si ritiene abbastanza soddisfatto per cui, per adesso,  depone le armi, le insegne e le bandiere.

Chicco Bedini




 

Caro Peppino, caro Stefano,

in qualità di Direttore del sito e di GAP designato per gli Assoluti del Lago Bomba, vi trasmetto le "botta e risposta" in merito all'oggetto, in quanto ritengo doveroso che ne siate a conoscenza per i "ruoli che ricoprite", o per quanto io vi abbia coinvolto.

Vedremo cosa succederà dopo il 24 luglio . (nella storia italiana quella data ha avuto risvolti mica da poco!!!!)

 

Naturalmente, dovrete leggere "dal basso" e manca quanto scritto da Barison, di cui non conosco il contenuto ma è facile immaginarlo.

Vi saluto cordialmente e "BASTA GARE P. & P.!"

 

Chicco.

 

p.s.: i vs commenti sono sempre graditi!

 

18 luglio 2010


 

 

Cari Gennaro e Sante,

sebbene sia soddisfatto che il problema delle "GARE P & P", come ormai vengono chiamate le gare off-limits tipo quelle disputate finora, sarà un argomento prioritario nella DAC del 24 luglio p.v.

 

MA COME FATE A DIRE CHE IL PROBLEMA E' VENUTO FUORI CON AURONZO?  Le relazioni allegate ai rapporti arbitrali mio e di Lanza sono state molto chiare (Milano 21/23 maggio e Mergozzo 2 settimane dopo), le avete lette o no?

 

Per di più si é trattato di gare su TRE giorni pieni. Pieni per gare e pieni per responsabilità dei GAP. Infatti, nelle GARE di SELEZIONE, non c'é Direttore di Gara, nelle GARE INTERNAZIONALI idem, quindi con maggiori responsabilità per i GAP.

 

Non é solo ad Auronzo che la giuria é andata oltre il dovuto, con tutto il rispetto per tutti i Colleghi, ma a Milano, alla domenica sera, dopo 3 giorni dalle 7 alle 20 sul campo di gara, eravamo tutti sfiniti- ed io con circa 300 km di strada da fare per rientrare a casa (anche perché dovevo per forza rientrare a casa), con la giuria che dalla domenica alle 14 si é praticamente dimezzata per  i rientri legati a treni ed aerei. Questo l'ho scritto sul r.a. e ve lo anche detto per telefono in modo "papale-papale".

 

Cosa ho dovuto fare, se non di creare il "movimento" <Basta gare P & P> , con interventi sì semiseri, ma molto reali.

 

Se poi vogliamo vedere tutti i problemi , con la lente d'ingrandimento, ve ne aggiungo altri. Tipo : perché quando ci sono TRE giorni + la convocazione dalla sera precedente, per cui impegnati quattro giorni, LA DIARIA é SEMPRE SOLO PER DUE GIORNI?

 

Ad Auronzo, il sabato sera, viste le precedenti situazioni di Milano e Mergozzo, c'é stata una "assemblea sindacale degli UUGG- autoconvocata e spontanea ", come deve aver illustrato Barison, perché sembrava che, finendo le gare alla domenica - oltre le ore 17 - non venisse riconosciuto il diritto di pernottamento a chi, come Baldassarri, De Crescenzo, Galletti ed io, avremmo avuto da affrontare centinaia e centinaia di km. Senza parlare di chi aveva l' aereo o impegni inderogabili di lavoro (a Sabaudia all'indomani alle 8).

 

In detta "assemblea " abbiamo delegato il GAP a farsi portavoce presso il comitato organizzatore circa i problemi e devo dire che Sandro é stato un ottimo rappresentante sindacale, perché é uscito vittorioso nella trattativa ......

 

Tuttavia, auspico anche la fine di quell'assordante silenzio sulle questioni dei Dragon Boat, che riporto sul sito ed impegno la DAC ad informarci circa la delibera 079/10 del Consiglio Federale 207 del 19/20 giugno us, circa la futura attività di PARACANOA, visto che dal prossimo 1° ottobre il CIP trasferirà alla FICK la gestione tecnico, formativa e finanziaria sia a livello nazionale che internazionale nei confronti con l'ICF della CANOA KAYAK PARALIMPICA.

 

Per concludere,  vi confermo la mia disponibiltà a costruire e non a distruggere, che é sempre stato un mio stile di vita e vi saluto cordialmente con un affettuoso "BASTA GARE P & P, ovvero con obbligo di pappagallo e pannolone per la giuria!!!"

Certamente se fossero state ancora attive le supervisioni, vi sareste resi conto di persona........

Chicco

 

P.S. : Anche se non ne parlate più di tanto, consideratele quelle esposizioni semi-serie pubblicate sul sito!!!!


Da: silvestrigennaro54@libero.it

Data: 17/07/2010 21.01

A: "sante.tarabusi"<sante.tarabusi@tiscali.it

Cc:"barisonsandro"<barisonsandro@libero.it,"vedutival"<vedutival@alice.it,caterinastea"<caterinastea@alice.it,"settorearbitrale" <settorearbitrale@federcanoa.it,"vitantonio.fornarelli"<vitantonio.fornarelli@tele2.it,"mam2"<mam2@inwind.it,"rockbed"

<rockbed@inwind.it,"viverborgonovi"<viverborgonovi@libero.it,"gianlucacestra"<gianlucacestra@alice.it,"francesco.decrescenzo"

<francesco.decrescenzo@hotmail.it,studiosgs2004"<studiosgs2004@virgilio.it,"donatellacont"<donatellacont@hotmail.com, "lucarellisrl"<lucarellisrl@libero.it

 

Ogg: Re:Gara Auronzo - Considerazioni

 

caro Sante, su questo argomento avremo da che parlarne in DAC, fino ad oggi non ho parlato ne risposto alle mail tipo P&P di Bedini e altri perché volevo parlarne prima in DAC.

 

Comunque a Sandro, quando ci siamo sentiti nei giorni delle gare di Auronzo e mi aveva raccontato cosa stava avvenendo, avevo chiesto di raccomandare a tutti i presenti in giuria di farmi avere una relazione dei fatti.

 

A parte Barison, solo Cestra ha seguito l'invito, poi Bedini nel tempo ha inviato la sua relazione "barzelletta" sul sito e successivamente ha risposto a quella esternazione Carmen.

 

Nel frattempo avevo avuto modo di incontrare Scaini a Piediluco e parlando di cosa era successo ad Auronzo eravamo già arrivati ad un accordo che il prossimo anno non permetteremo altre situazioni del genere.

 

Comunque ne parleremo in DAC 

 

ciao Gennaro


 

 

From : "Sante Tarabusi" sante.tarabusi@tiscali.it

To  : barisonsandro@libero.it

Cc:"ValerioVeduti"vedutival@alice.it,"silvestrigennaro54"silvestrigennaro54@libero.it,"Dott.Stea"caterinastea@alice.it,

"SettoreArbitrale"settorearbitrale@federcanoa.it,"VitantonioFornarelli"vitantonio.fornarelli@tele2.it,mam2@inwind.it,

rockbed@inwind.it,viverborgonovi@libero.it,gianlucacestra@alice.it,"DECRESCENZOFRANCESCO"francesco.decrescenzo@hotmail.it,

studiosgs2004@virgilio.it, donatellacont@hotmail.com, lucarellisrl@libero.it

 

Date : Fri, 16 Jul 2010 15:09:49 +0200

Subject : Gara Auronzo - Considerazioni

 

 

Caro Sandro e cari Colleghi,

 

mi corre l’obbligo di fare alcune considerazioni preliminari alla trattazione di un argomento che é esploso nella sua reale dimensione solo di recente e che troverà una (spero) adeguata soluzione e risposta complessiva FICK-DAC:”l’eccessivo impegno arbitrale in manifestazioni troppo affollate e pesanti”.  La DAC é fissata per il 24 luglio e sono possibili incontri con Buonfiglio subito dopo per trattare l’argomento. Tutto quello che hai scritto é importante e denuncia una situazione che si é riscontrata, in misura forse meno grave, in altre gare ma che riguardano l’attualità. La giuria ha fatto il massimo andando oltre quello che sarebbe stato dovuto, ma ha rispettato quella basilare regola deontologica che fa prevalere su tutto il rispetto degli atleti.

 

Complimenti a tutti per come avete gestito la situazione e a te in particolare per come hai svolto il difficile ruolo di GAP e per come hai relazionato e monitorato la situazione anche attraverso la telefonata che hai fatto a me per denunciare quello che stava accadendo.

 

E’ vero che a un certo punto é stato difficile parlare,  che si é interrotta per due volte la comunicazione, ma era stata comunque una lunga telefonata durante la quale non ho affatto minimizzato il problema, ma ho solo cercato di ripetere che comprendevo la vostra difficoltà e di fare voi, tutto e solo quello che potevate per portare a termine quella difficile giornata. Non ho assolutamente minimizzato e tanto meno spento il telefono. Non rientra nel mio stile sia per quanto riguarda il lavoro che la vita privata che soprattutto la canoa.

 

 RISPONDO SEMPRE A TUTTI A MENO CHE NON NE SIA IMPEDITO.

 

Non per discolparmi ma solo per chiarezza, quando ho ricevuto la tua telefonata (ripresa due volte) mi stavo recando al matrimonio di mio figlio Tommaso (previsto per le 17.30 del 26/06) ed ero in una zona di difficile ricezione (Creda é la località dove é impossibile ricevere e richiamare).

 

Quando il telefono é ritornato raggiungibile era molto tardi e non ho visto chiamate se non il giorno dopo 27/07 (non ricordo a che ora), ma in casa si era sentita male la nonna e che purtroppo il giorno stesso é deceduta.

 

Ti sembrerà strano ma non ho richiamato, nonostante la situazione, perché pensavo che la telefonata potesse considerarsi conclusa nella sua sostanza” di tua denuncia da parte tua e di una presa d’atto con l’invito di fare il possibile da parte mia”.

 

Se ho inteso male chiedo scusa ma non posso accettare l’insinuazione che possa aver spento il telefono dopo aver minimizzato una situazione così pesante che stava riguardando una giuria in piena attività.

 

 Con immutata stima per tutti un caro e cordiale saluto.

 

 Sante Tarabusi

 

P.S. : L’argomento é particolare in quanto riguarda prevalentemente le gare dove la Federazione ha decentrato tutto o quasi ai comitati organizzatori.

Stiamo cercando di trovare una soluzione comune soprattutto con il Vs. contributo così come state facendo.

 

 


 

 

Caro Chicco,
a proposito di P&P, ho trovato la soluzione (come spesso accade la soluzione è sotto gli occhi di noi tutti, e nessuno la vede!!!!): si potrebbero far svolgere gare soltanto in condizioni ambientali “ottimali”, ovvero temperatura ambiente di almeno 40° (o superiore) e grado di umidità intorno  all'80% (o superiore)!!!


A San Miniato, la scorsa settimana, ci siamo accorti che in queste condizioni “ottimali” nessuno ha dovuto assentarsi dalla propria postazione per eliminare i liquidi in eccesso tramite la scomodissima “via urinaria”, tutti i giudici hanno provveduto a tale eliminazione biologica esclusivamente tramite la più comoda “trasudazione cutanea” che sicuramente offre il vantaggio, rispetto alla via urinaria, di non obbligare il giudice ad abbandonare il posto assegnato, insomma: tutto sano sudore!!!!


Io personalmente pur avendo bevuto circa tre litri d'acqua, solo alla sera mi sono accorto della strana cosa che non ero andato in bagno: ho chiesto agli altri giudici e mi hanno confermato la stessa positiva esperienza!!!


Un ultimo consiglio (se mi è permesso), chiederei agli organizzatori di predisporre per i giudici “imbarcati” esclusivamente mezzi in alluminio, tale materiale, infatti, offre notoriamente la garanzia (rispetto al legno) di assicurare e incentivare una più abbondante trasudazione, evitando così fastidiose trasferte e lunghe code verso i servizi igienici.


Potrebbe essere un'idea, che ne dici?


con affetto & simpatia


Mauro Bova
 

17 luglio 2010


Pannolone, Pappagallo, Catetere e....Cassa

 

Caro Peppino, Caro Chicco, Caro Pasquale, Cari Colleghi tutti,

tirato in ballo da Chicco vorrei cogliere l’occasione per raccontargli come è finita nel bosco.......visto che non è stato possibile, parlarci, per il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione nel dopo gara. 

Arrivato nel bosco .......è stato un problema trovare un albero libero! Ora capisco perché sono così belli i boschi di Auronzo. A parte gli scherzi, ma dico sul serio, per noi maschietti è anche piacevole “liberarsi” ascoltando il dolce canto degli uccelli, ma converrete con me che per le femminucce i problemi ci sono stati ....... eccome!

Credo vi fossero servizi igienici dalla parte opposta a quella della giuria d’arrivo, quartier generale di noi UU. di Gara, certo è che dal nostro lato erano davvero insufficienti, malconci, promiscui e il secondo giorno, anche senza luce!

Non posso che associarmi al grido di dolore di Chicco Bedini: “è ora di dire basta alle gare P&P, ovvero obbligo di Pannolone & Pappagallo per i componenti della Giuria” e al rincaro della dose di Pasquale Borruto che da buon “ex ospedaliero” non ha dimenticato il catetere.

Da quando i bandi gara vengono redatti dai Comitati Organizzatori, stiamo assistendo ad un ingrossarsi, come un torrente in piena, del numero di gare, vengono aggiunte gare di svariato tipo. Ad un certo punto ad Auronzo abbiamo avuto “paura” di dover arbitrare anche gare di surf mossi da pagaia con canoista in piedi, che avevamo visto muoversi sul lago sotto i piedi degli atleti australiani!

Per poter cercare la soluzione al “problema”, si perché di “problema” si tratta, vanno ricercate le cause di questo ingrossamento dei programmi-gara.

Ad un lettore poco attento, potrà sembrare strano che un UU. di Gara guardi ad una bella manifestazione “imbottita” come ad un “problema”. Si, lo diventa perché pur mossi da spirito di corpo, voglia di volontariato, passione, impegno, quando si resta per quattordici ore di fila su un campo di gara, concentrandosi al massimo, per evitare di commettere errori nel giudicare gli atleti, si passa dal provare piacere per quello che si sta facendo, al “sacrificio” e questo è un punto molto delicato, può significare disammoramento, può significare perdere “uomini” esperti !

Le cause dell’allungamento dei programmi passano dal miglioramento dello spettacolo alla necessità di gonfiare la “cassa” grazie al numero crescente di atleti-gara, soprattutto delle categorie che pagano di più. Tutto è lecito, ma evidentemente a tutto c’è un limite: occorre ricordare di trattare le persone come “esseri umani”.

La soluzione: per formare le giurie occorre considerare un numero massimo di dieci gare/dia/UU. di gara; mi sembra un numero accettabile! In pratica ad Auronzo la giuria avrebbe dovuto essere formata da quindici anziché undici UU. di gara. Questo numero avrebbe permesso un minimo di rotazione/cambi sul campo di gara e tutto sarebbe rientrato nella “grande festa della canoa”.

Buon lavoro DAC!

 

Vitantonio, Nicola FORNARELLI

 

13 luglio 2010


 

 

Carissimi, mi sembra che Chicco sia nel giusto, le esigenze di tutti vengono rispettate, di tutti tranne le nostre.


Tutti dovrebbero attuare delle gestioni virtuose delle risorse, ma chi invece viene spremuto sono solo gli arbitri, perchè i punteggi alla fine rimarranno invariati in quanto sono aumentate a dismisura  il numero delle gare per cui  la somma finale non cambia.


Sarebbe opportuno che, chi si interessa di statistica faccia un raffronto tra il nr. arbitro/gare di adesso e prima di questa rivoluzione copernicana.


Per quanto attiene ai bisogni fisiologici l'applicazione di un catetere a permanenza con un rubinetto tipo margherita consentirebbe di vuotare nel lago o fiume , in maniera discreta scaricando cosi  il di più.    

 

Pasquale
 

12 luglio 2010


 

 

Caro Peppino, visto che non ci sono problemi per i Dragon Boats, a parte un Collega, per di più FAR, che cerca di partecipare al timone di un equipaggio nella gara di Campionato Italiano mt.2000......e mi viene a dire che "timoniere e tamburino non contano come equipaggio"........... (però, il regolamento dice il contrario.), ritorno al discorso delle gare su acqua piatta.

 

E' ora di dire basta alle gare P&P, ovvero obbligo di Pannolone & Pappagallo per i componenti della Giuria.

 

Faccio un esempio : Milano 21/22/23 maggio, con convocazione dal giovedi 20.  TRE BANDI, con orari pieni dalle 8 alle 19,30: venerdi, sabato e domenica. Pausa pranzo 15/20 minuti al max.

Idem due settimane dopo a Mergozzo. La scorsa settimana ad Auronzo oltre 150 gare il sabato dalle 8 (con ritrovo alle 7!) e con ultima partenza alle 20.30.

Pausa pipì: non prevista; pausa popò men che meno, tempo di consumare il pranzo fornito dall'organizzazione 15/18 minuti. Il problema è sorto perchè vi era un solo servizio igienico (del bar) per tutti. Tant'è che domenica, io ho vinto il wc e Nicola Fornarelli, in contemporanea, è dovuto andare "per il bosco".

(ndc: il pranzo consisteva in un panino o toast, bevanda, strudel e caffè : ecco perchè nelle foto di Auronzo qualcuno è stato fotografato con lo strudel).

 

Per non schiattare, quindi, sarebbe opportuno integrare le giurie di due/tre elementi in modo da darci il cambio tra tutti per una breve pausa, in primis ed in secundis, vigilare che i bandi di gara siano redatti in modo realizzabile.

Cosa farà la DAC?  Nei rapporti arbitrali questi problemi sono stati BEN evidenziati, ma, a quanto ho sentito, per gli Assoluti di settembre, sul Lago Bomba, si parla di un ulteriore bando per assegnare i titoli di Campioni d'Italia ad altre categorie ....................

 

Quindi BASTA GARE P&P!!!

 

Caro Peppino, non so se riuscirai a pubblicare questo grido di dolore......, comunque la prostata di noi vecchietti ha tenuto!!! 

E speriamo che tenga ancora.

 

Ciao. Chicco

 

9 luglio 2010


 

 




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