Carissimo Peppino sono stato citato a sproposito e avrei il piacere di difendermi.


Caro Bedini, forse non hai interpretato o non hai compreso bene quello che avresti dovuto sapere, e mi spiego. E' ormai nota la mia voglia di andare in canoa  di partecipare a maratone raduni a sperimentare nuovi sport tipo l'outrigger ,la sup ,kite kayak e qualsiasi sport d'acqua che mi ricordi il nonno campione di canottaggio e mio ispiratore ma che per errate diagnosi infantili mi sono state negate come fruitore e praticante. Si, forse sarò superficiale nelle mie azioni ma il mio entusiasmo e la voglia di muovermi mi danno gioia e condivisione per quello che faccio e cerco di condividere con altri. Ho fatto canoa turistica dal 86, dragon boat dal 94 e tutt'ora sperimento ciò che sia azionato a PAGAIA. Vuoi negarmi tutto questo?  Ti sono venuto a salutare, ti ho spiegato che partecipo alle gare promozionali in bando con specifica tessera U.I.S.P. e che da regolamento “sport per tutti” il tamburino e il timoniere sono svincolati dalla squadra che magari prende in prestito una barca da un armatore, e quindi può essere un timoniere legato alla proprietà della barca e quindi libero da vincoli e tesseramenti della squadra partecipante. Ho fatto le medesime azioni  all' Idroscalo di Milano per l’Europeo, sempre come “sport per tutti”. Sono un pioniere nel Trentino per il Dragon Boat e forse la crescita di questo sport e di tutti i suoi praticanti, almeno 25 squadre, forse è anche merito mio e di persone che vivono uno sport a 360 °. IO mi muovo molto e tutti quei problemi che esponi non li ho mai trovati, ho sempre trovato qualcuno che mi sostituisca e mi aiuti nei momenti critici o imprevisti sempre chiedendo con educazione e comprensione.


Poi penso che, come evidenziato alla riunione arbitrale, basta che ti dai indisponibile con mal celate assenze di comodo, e forse la mia convocazione alla Terra dei Forti, sarà frutto di una congiura nei miei confronti per negarmi la possibilità di sfogarmi in una gara cosi bella che ho completato, fuori gara, per le ultime 3 edizioni.


Mancano gli arbitri, o quando il gioco si fa' duro, .........

 

Ho fatto la Gardalonga 27 km con una vecchia canoa fluviale tozza e inguardabile come dire, ma ce la posso fare in barba a quegli arbitri inflessibili che dalla loro circonferenza di vedute non possono sopportare chi infrange la ghigliottina della libertà di pagaiare.


Sabato ci sarebbe da fare la via del Sale da Pirano a Venezia 100 km. e forse hai ragione tu, è meglio che torni nei miei ranghi di Giudice Arbitro ligio al Regolamento, detto fra noi, ho provato domenica per 2 ore in mare aperto a pagaiare, ma non ce l'avrei fatta,  devo guardarmi dentro mi sarei p & p addosso e forse e mi viene a dire che gli anni passano ma come dice Walter, siamo giovani dentro e ogni lasciata è persa, con affetto.

 

Giudice Arbitro per di piu' F.A.R.                       

Vadala' Marco (in aspettativa di richiami ufficiali.)

 


 

 

Ciao Peppino,

vedo che, con la pubblicazione dei regolamenti per le gare di Dragon Boat,  le mie "preghiere" alla DAC sono state esaudite.....

Finalmente si è dato un minimo di ufficialità a gare che si svolgono oramai regolarmente ed in cui mi sono trovato bene o male coinvolto in alcune occasioni.

Non è che io sappia tutto, ma solo il fatto che di punto in bianco ti trovi a dover dirigere settori nuovi ti mette in una qualche difficoltà e, se sei bravo, ti pari il fondoschiena, altrimenti rischi il lancio di pomidoro.

In realtà le discipline in oggetto non sono nuove e in tempi addietro ci dicevano di "girarci dall'altra parte" per poi tornare a "guardare" finite quelle gare. Invece, dato che sono discipline FICK a tutti gli effetti, nell'ambito di gare nazionali, internazionali in Italia, ecc. ti trovi programmi dove queste gare si intervallano con quelle tradizionali. E le devi arbitrare, devi eventualmente dirimere questioni di classifica oppure, con i “Dragoni”, devi assolutamente essere ben presente con tutta la giuria, viste le regole di gara, della sicurezza ed il numero di pagaiatori.
Io mi sono trovato in questi anni a dirigere i disabili; anche a Milano il mese scorso c'è stato il Campionato Regionale e devo dire che la loro correttezza in gara è esemplare, ma è complicata la classificazione delle varie categorie, specialmente se non hai una segreteria gare efficiente.


Diverso è il discorso dei Dragon Boat. Io sono stato in giuria nel 2002 a Roma nei Campionati Mondiali (con me anche Gennarone nostro ed Annarita) organizzati dalla Federazione Italiana Dragon Boat di Schermi, allora autonoma, con tanto di Collegio GG.AA (ed  io sono tuttora ancora in quel Collegio): proprio ed alla luce delle varie problematiche Sante mi incaricò di trovare Colleghi disponibili a specializzarsi in merito. Cosa che feci, sennonché la F.I.D.B., o meglio il suo Presidente, ha assunto posizioni diverse nei confronti della FICK, quindi di ciò non se ne seppe più niente. Anche se, ad esempio, a Savona in occasione della gara internazionale, sono anni che si fanno gare di  Dragon Boat inserite nel programma, però, separate dalla canoa.


Adesso, il Dragon Boat è disciplina federale a tutti gli effetti e quindi bisogna attrezzarsi, anche perchè  domenica 26 giugno ad Auronzo, in occasione della internazionale di velocità, ci sarà il campionato italiano Dragon Boat: io sono in giuria e Barison è GAP ed è per quello che ho cominciato a premere su Gennarone e Sante. Per concludere, ho fatto alla DAC la proposta di dedicare uno spazio al Dragon Boat nella prossima Assemblea, vedere chi è intenzionato a specializzarsi e fare un minimo di formazione. Non è difficile il regolamento, è necessario però fare casistica e uniformare i nostri comportamenti e creare nel nostro Collegio la specializzazione come c'è per la maratona, polo, ecc., in modo da migliorare il servizio.
 

Ritengo che sia argomento da approfondire ed arrivare in assemblea con qualcosa di definito. Anche negli anni '85-90 la Polo era una disciplina appena nata ed ero riuscito a convincere Maurizio Amato sulla necessità di formare arbitri. Così ho dedicato qualche weekend alla polo, tra Savona e Cesenatico dove si sono svolti alcuni stage dai quali sono venuti fuori signori arbitri. Io ho scelto nel '92 di "chiudere" con la Polo, quando è stato approvato il nuovo regolamento dall'ICF (tipo inglese, quindi votato da tutti i Paesi del Commonwealth cioè mano e pagaia, contro quello tipo italiano ed altri Paesi, solo pagaia) da me non condiviso e "bruciandomi" anche la carriera internazionale. Comunque, vedi adesso che piede ha preso la polo e presto sarà così anche con i “Dragoni”, specialmente ora che è disciplina FICK. Diverso è il discorso del Regolamento CIP, dove tutti abbiamo il dovere morale di studiarlo ed applicarlo nel migliore dei modi, anche perchè se il CIP diventerà un organismo autonomo parallelo al CONI le varie federazioni saranno ancor più coinvolte per la riuscita del cosiddetto Sport Integrabile.

Resto anch'io dell'idea che per questi settori siano necessarie le relative abilitazioni.

Chissà cosa ne pensano i colleghi…..

 

A presto ed un abbraccio.


Chicco

 

 

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