Si è svolta a La Seu d'Urgell sui
Pirenei nei pressi di Barcellona, la terza prova della Coppa del
Mondo di Canoa Slalom 2005. La manifestazione è stata ospitata nel
Parco Olimpico del Segre sul canale artificiale costruito per
le Olimpiadi di Canoa del 1992. Nelle settimane precedenti gli
atleti si erano già cimentati ad Atene e ad Augsburg in
Germania con la prima e seconda prova di Coppa. Alla gara hanno preso
parte ben 30 nazioni provenienti da tutti i continenti.
Un
fine settimana intenso che è iniziato sin dal giovedì con il
lungo viaggio in auto che mi ha portato dal Piemonte alla Catalogna,
attraverso la splendida natura della Provenza e della Camargue
in Francia.
Alla
sera del mio arrivo ho cenato ospite della squadra Italiana.
Giovane, allegra e affiatata ha dimostrato poi nei fatti di poter
raggiungere risultati di assoluto prestigio.
Il
mattino del venerdì è stato dedicato alla conoscenza del
Parco del Segre. E' una struttura bellissima, ricca di verde e ben
inserita nell'ambiente. E' fornita di impianti che consentono ai
neofiti di avvicinarsi alla canoa su di un lago artificiale sul quale
ho visto navigare contemporaneamente un numero impressionante di canoe
di ogni tipo e foggia. Il canale ha due diversi percorsi che
presentano crescenti difficoltà. Il canale per lo slalom è a
disposizione anche per gli appassionati di Rafting.
La
mini centrale elettrica presente nell'impianto dimostra come si possa
utilizzare intelligentemente il dislivello di un percorso di slalom.
Avendo
un po' di tempo a disposizione, ho poi potuto fare una passeggiata per
il centro storico della città (anche questo antico e molto bello) e
visitare i monumenti.
Nel
pomeriggio riunione con il Chief Judge Ramon Ganyet (Spagna) e
con il Delegato ICF Michel Prono (Francia) che si sono
dimostrate, nel corso di tutta la manifestazione, persone preparate ma
- nello stesso tempo - alla mano ed estremamente disponibili.
Numerosi
erano i Giudici Internazionali presenti
e l'organizzazione ha provveduto ad assegnare le varie postazioni che
resteranno tali sia per le fasi di qualifica, sia per le finali.
Discesa
degli apripista, approvazione del percorso e poi tutti insieme a
verificare le postazioni per prendere accordi con i controllori di
porta (Giudici della Federazione Spagnola) e valutare la possibile,
probabile casistica.
La
mia posizione era la terza e copriva le porte nn° 5 in risalita, 6
e 7 in discesa. Le porte nn° 5 e 6 saranno le uniche spostate per
la fase finale con inversione dei colori.
I
Controllori di porta sono stati posizionati dalla parte opposta
a quella del Giudice di Settore e con questa visione
"tridimensionale" delle porte si è garantita la più
assoluta qualità del giudizio.
Alla
sera cerimonia di apertura con sfilata per le vie di La Seu,
cerimonia alla quale abbiamo partecipato anche noi arbitri. Di seguito
uno spettacolo di abilità acrobatiche tipico della tradizione
spagnola.
Il
sabato è stato dedicato interamente alle fasi di qualifica.
E'
stata una giornata particolarmente impegnativa che ci ha visto sul
percorso di gara dalle otto del mattino alle sette di sera.
Nessun
reclamo o richiesta di chiarimenti nella mia postazione. Ottima la
collaborazione con i Controllori di porta spagnoli anche se in alcuni
(pochi) casi non hanno visto piccole penalità che invece io avevo
rilevato. In pratica assegnavamo le penalità in tre, confermandoci
con i classici gesti il punteggio rilevato.
Compilazione
della modulistica a mia cura e segnalazione delle penalità al centro
classifiche via computer e via telefono. Impossibile sbagliare.
Al
termine della giornata riunione con Ganyet per il consuntivo della
giornata. Ci sono stati reclami e sono stati tutti respinti per via
della chiarezza con cui erano state refertate le penalità e per la
parità di giudizio tra Giudice di settore e Controllore di Porta.
Domenica
si sentiva salire la tensione nell'aria. Nella nostra postazione
decidiamo di cambiare posizione al Controllore di porta che verificava
i passaggi sulla 5 per poter vedere da una prospettiva più corretta i
passaggi del corpo/testa.
Poi
le paure non si sono dimostrate reali. Gli atleti hanno commesso
pochissimi errori e i giudizi sono stati assolutamente precisi. Anche
durante le prove di semifinale e finale la mia postazione non ha
ricevuto richieste di controllo delle penalità ne, tantomeno,
reclami.
Alle
13,30 era tutto finito e siccome dalla mia postazione non riuscivo a
sentire lo speaker, ne vedere il tabellone delle classifiche, mi sono
precipitato a vedere i risultati degli italiani. Incredibile, Molmenti
era arrivato primo (era decimo in semifinale) e Pontarollo
terzo. Mi sono congratulato con i nostri campioni e ho ricevuto
l'impressione che il risultato ottenuto fosse per loro assolutamente
"normale"!
Cerimonia
di premiazione, foto di rito, riunione finale per i ringraziamenti e
per i saluti: Ramon Ganyet è piatto ! Ci segnala che ci sono stati
ancora cinque reclami (rigorosamente respinti) e ci ha confermato che
i capi squadra li presentano più che altro per dare soddisfazione ai
loro atleti, ben convinti che, con una giuria di tale dimensione e
qualità, i giudizi erano assolutamente veritieri.
Poi
via verso casa...domani si torna al lavoro. La strada è lunga ma ne
valeva la pena; è stata davvero una bella esperienza.
Giuseppe
D'Angelo
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