ll C1
di Fina salta una porta nella prima manche e non passa
alle semifinali. I K1 di Costa (5°), Cipressi (14°)
e Momenti (19°) passano tutti con prove esemplari che
fanno ben sperare per le nostre ambizioni di medaglia.
Al controllo
imbarcazioni non succede gran che. Al mattino Prono passa un
elenco di concorrenti da verificare ma poi dice a Vittorio che
per la seconda prova se li scelga lui. I ragazzi che lavorano
con lui sono in gamba e lui può fare comodamente il
“dirigente” del controllo imbarcazioni. Una bella vita eh ?
Ritorno in
albergo, cena e compilazione dei moduli per il giorno dopo.
20
settembre
– Si rendono conto che quattro porte sono troppe e la 21 passa
all’ultimo settore che ne ha solo due. Oggi andrà sicuramente
meglio.
Oggi ci sono
“solo” 35 C2 e 64 K1 donne. Diamo parecchie penalità e il
Chief Judge riceve reclami anche sulle nostre porte. In
particolare sulla porta 18 (porta ski) dove assegniamo un 2 al
C2 slovacco dei gemelli Hochschorner, poi vincitori del
titolo.
La penalità
questa volta l’ha vista solo la Walker ma nel segnalarmi chi
ha toccato non ci capiamo ed io indico sul prospetto la mano
del secondo concorrente sulla palina destra. Reclamo,
controllo del referto: non è possibile perché il secondo
concorrente pagaia a sinistra. Comunque Prono guarda il
filmato vede una palina che si muove (l’altra) non è sicuro
che sia l’acqua e non ritiene di accettare e quindi respinge.
Nella
riunione finale questo episodio viene citato fra quelli
controllati con la prova TV. Chiedo a Prono di rivedere i
filmati a fini didattici e con la Walker, un po’ preoccupata
del suo possibile errore, e con altri arbitri andiamo nella
sala di regia per rivedere i passaggi contestati. Un 50 sulla
23 c’era proprio, un tocco sulla 21 era dovuto all’acqua ma
sulla 18 non si capisce bene. Prono continua a guardare la
seconda palina che si muove chiaramente con l’acqua ed
evidenzia il nostro errore. Avanti, indietro, fermo immagine:
non sembra proprio che fosse penalità. A quel punto chiedo a
Prono di rallentare anche sulla prima palina su cui siamo
sempre passati velocemente. Eccola lì la penalità ! La manona
del fratellone davanti tocca bene e chiaramente la palina. Il
nostro errore è stato di refertare male…ma la penalità c’è. La
Walker tira un bel sospiro e Prono ci dice “bravi !”.
I filmati che
abbiamo visti erano chiari, molto validi ai fini del giudizio;
ma non è sempre così ci conferma Prono.
Il C2 di
Masoero e Benetti ed il K1 della Giai Pron entrano in
semifinale. A Casa Italia tira aria di festa !
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Vittorio
mi racconta di un episodio avvenuto al controllo
imbarcazioni: ha trovato un’imbarcazione irregolare (5 mm
di larghezza) sicuramente da squalificare e chiama Kudlik
che è l’assistente del Chief Judge. Kudlik si defila e
rimanda la decisione a Prono che, chiamato di corsa,
suggerisce al concorrente di aggiungere un po’ di resina
alla barca e torna alle sue occupazioni. Vittorio, zitto
zitto fra se e se pensa che non si finisce mai di imparare
e mi dice che forse non è il caso di citare il fatto nella
relazione. Accontentato.
Alla
sera, con la consueta grande organizzazione del giudice
australiano Max Parsons (che già si era distinto
nell’organizzazione delle visite ai monumenti di Pechino)
tutti in Churrascaria a gustare le gustose pietanze
brasiliane. |
Poi albergo e
compilazione moduli per il giorno dopo. C’è la gara a squadre.
21
settembre
– 54 squadre. Sarà dura. Riceviamo indicazioni dal Chief Judge
di organizzarci sulla postazione come meglio riteniamo. Noi
decidiamo (siamo in tre) che ognuno controlla solo una porta e
poi riepilogo della situazione. Sembra funzionare. Ma ecco che
arriva di corsa Prono: le penalità arrivano troppo in ritardo.
Va bene ho capito, me le guardo tutte e tre io. Ma con le
squadre delle nazioni emergenti non può funzionare; nonostante
i due minuti e mezzo di distacco riescono anche a
raggiungersi. Impossibile vedere tutto. Riesco a far
arrabbiare anche Kudlik quando a fianco di un paio di penalità
metto un paio di punti interrogativi. Branco mi diceva una
cosa, Guowei un’altra….sono o non sono il Giudice addetto alle
trasmissioni ? E allora vai a chiedere a loro cosa hanno
visto…sono mica Mandrake !
La nostra
squadra di K1 può vincere una medaglia, negli ultimi mondiali
è sempre successo e poi le qualifiche hanno dimostrato
l’elevato livello di forma dei nostri atleti. Seguo sul
maxischermo la discesa dei nostri nella prima manche, vanno
forte…dai, dai…accidenti due punti, poi quattro…dai, dai … da
me passano bene, sono vicinissimi e ben coordinati. Mancano
tre porte, è finita. Mi metto a scrivere sul prospetto e
stacco lo sguardo dall’arrivo. Poi guardo il tabellone delle
classifiche: 50 punti alla porta 23 ? Ma come è possibile è
una porta dritta, praticamente in corrente. Cipressi, testa
bassa e pagaia roteante l’ha vista all’ultimo momento…non è
nemmeno riuscito a ficcarci dentro la testa. Sconforto
generale…una medaglia persa.
Al controllo
imbarcazioni oggi non è successo nulla di importante. Scambio
qualche opinione sulle gare con Vittorio, siamo tutti
abbastanza piatti.
Come tutti i
giorni briefing, debriefing con Prono e Kudlik prima di
tornare in albergo con la navetta. La sera fa buio presto.
Prono ci racconta dei reclami, della visione dei video e anche
del nostro lavoro: stiamo andando bene; ma da domani
attenzione…è tutta un’altra cosa.
22
settembre
– 40 C1 e 40 K1 uomini che si contendono i dieci posti in
finale. Le porte del nostro settore sono state modificate: la
18 ora è in risalita e la 20 ski dritta si attraversa
nell’altra direzione rispetto le qualifiche. Non sembrano
difficilissime ma comunque daremo molte penalità per piccoli
tocchi. Piove che Dio la manda e per seguire bene i passaggi
sulla 18 e sulla 19 la prendo tutta. In certi momenti
diminuisce anche la visibilità. Sono bagnato dalla testa ai
piedi e i mie pantaloni e le mie scarpe sono diventati di un
bel rosso, come la terra del Brasile. Non andrà più via ! Il
temporale crea problemi al centro classifiche. Cade acqua
anche sulle attrezzature elettroniche. Qualche minuto di
sospensione, la famiglia Winkler (Siwidata) che corre
su è giù per il tracciato e poi le gare riprendono.
Adrielle Tomaz, la giovane volontaria che mi assiste in
postazione, oramai ha imparato tutto; non devo nemmeno
rientrare sulla piattaforma per compilare i moduli, fa tutto
lei.
I nostri
K1 non vanno bene: Costa è solo 19° e Cipressi 21°. Ma
Momenti non sbaglia nulla ed è 4° dopo la prima manche.
Alla fine sarà 5° con un 2 punti di penalità che gli
tolgono la possibile medaglia di bronzo.
Ma
Daniele è contento e sprizza tutta la sua felicità
inviando affettuosi bacini in mondovisione alla telecamera
che lo inquadra non senza prima aver effettuato qualche
manovra da giocoliere come solo lui sa fare.
Mi vedo
con Vittorio alla fine delle gare: bello, fresco e
asciutto come un damerino, lui. Anche oggi nessun problema
con i controlli, tutto regolare.
Pomeriggio finalmente libero e gita alle cascate do Iguaçu.
Sono presenti tutti gli arbitri ma sul posto troviamo
anche tutta la dirigenza ICF al gran completo. |
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Breve
escursione nella foresta e poi….“Safari Macucu” !! cioè
risalita in gommone sulle rapide, sotto le cascate, con due
fuoribordo di una potenza impressionante. Qualche passaggio
sotto le cascate per godere della fresca acqua che cade da
un’altezza di almeno 50 metri (ne avevamo presa poco al
mattino !) e che non ti lascia nemmeno tenere gli occhi aperti
per la violenza con cui cade. Urla e grida dei meno coraggiosi
e poi fradici, tutti a casa. Quelli che erano informati (io lo
ero) si erano portati K-Way e cambio. Chi si era limitato a
comprare l’impermeabilino che vendevano alla partenza ora era
li, fradicio come un pulcino ed infreddolito. Volendo
continuare a far parte della famiglia arbitrale internazionale
eviterò accuratamente di pubblicare le foto relative ai fatti
raccontati, ne a fare i nomi dei dirigenti coinvolti.
Bello,
bellissimo…le cascate sono imponenti viste da sotto anche se
la vaporizzazione ne nasconde un po’ la scena. Il giro in
gommone poi – per chi ama il fiume – è un’esperienza
indimenticabile.
Alla sera
cena di gala per gli Ufficiali di Gara a Foz do Iguaçu al 18°
piano di un grattacielo con vista stupenda sull’immensa città
che conta più di trecentomila abitanti. E’ ancora una bella
occasione per conoscersi meglio anche al di fuori dei campi di
gara. Si chiacchiera della propria vita, un po’ in tutte le
lingue….si mangia, si beve insieme…. è proprio un bel gruppo !
E’ tardi ci
sono ancora i moduli da compilare per le finali di domani.
23
settembre
– 30 C2 e 40 K1 Donne. Sarà una giornata indimenticabile per i
colori azzurri !
C’è molta
tensione fra gli atleti ed i dirigenti. Ci saranno più di
trenta reclami che sono un po’ la conseguenza di poter
usufruire della prova televisiva per la verifica delle
penalità. Ne verranno però accolti solo due.
Finalmente
anche Vittorio può fare la sua brava squalifica: ha beccato un
poveraccio con il salvagente che galleggiava così, così e
questa volta Prono è stato inflessibile.
E’ anche la
giornata della casistica per due episodi interessanti. Il
primo riguarda l’atleta del K1 femminile della Spagna che si
incastra sotto il pontile di partenza e non parte al suo
minuto teorico. Viene fatta ripartire al termine della
categoria e purtroppo si classifica avanti alla nostra
Cristina Giai Pron che senza di lei risultava aver
qualificato la barca per i giochi di Pechino. Arriva da me di
corsa Pierpaolo Ferrazzi per avere conforto sul
regolamento: gli dico che un atleta non è ammesso alla
partenza se vi è stata “negligenza” da parte sua e il caso mi
sembra alquanto dubbio. Mauro Baron fa le verifiche del
caso con il Chief Judge che gli conferma che l’atleta è stata
fatta ripartire in quanto l’incidente era da imputare
all’organizzazione che non aveva adeguatamente protetto il
pontile di partenza. Con un po’ di rabbia, si decide di non
fare ricorso…poi è sempre brutto fare reclamo “contro” ! Ci
sono ancora gli Europei 2008 per qualificare le Donne ed il
C1, cosa assolutamente alla portata.
Il secondo
episodio riguarda la finale donne. La gara è finita e siamo
tutti in attesa di essere richiamati dalle nostre postazioni,
ma il “rompete le righe” tarda ad arrivare, sembra difatti che
un’atleta debba ripetere la prova. Che strano, nessuno è stato
ostacolato e la gara ha avuto uno svolgimento assolutamente
regolare.
Difatti la
Ceca Papelkova scende a tabelloni spenti e ripete la gara.
Rileviamo i passaggi e finalmente rientriamo. Chiedo a Prono
che passava di li cosa era successo. Era stato presentato
reclamo in quanto l’organizzazione aveva mancato di esporre la
classifica ufficiale delle semifinali e la Nazione si sentiva
danneggiata da questo (?!): reclamo accolto fra la perplessità
di tutti. La Papelkova resterà comunque decima ed ultima in
finale.
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Ma oltre
alla giornata della casistica l’ultima domenica di gara
deve essere ricordata per l’impresa del C2 di Masoero e
Benetti.
Sono
quarti dopo le semifinali: una discesa incredibile,
perfetti. E’ già da solo un risultato insperato e nessuno
pensa che si possa fare di meglio.
Inizia
la finale: casa Italia è schierata dall’altra parte del
canale, davanti alla mia postazione, che guarda scendere i
C2 uno dopo l’altro. Arrivano i nostri e caspita ! toccano
proprio la porta 18 nel mio settore. Non importa sono
secondi. Devono ancora scendere in tre, mal che vada
arrivano 5°…un risultato grandioso. Ma a volte sbagliano
anche gli altri e gli Slovacchi che sono avanti si
prendono un bel 50 e poi i Cechi che erano al secondo
posto prendono due penalità da due punti e finiscono
quinti. E’ bronzo, senza il due sarebbe stato argento.
Un’esplosione di gioia; abbracci fra i dirigenti,
allenatori, accompagnatori e medici della squadra
italiana; è la prima medaglia in slalom nella storia della
canadese italiana.
Cerimonia
dei fiori con i nostri ragazzi sul podio, Buonfiglio
sprizza felicità…foto per tutti. |
I mondiali
sono finiti. Ultima riunione con un Prono ed un Behs
stanchissimi e provati. Tutto bene, abbiamo fatto un buon
lavoro – in una settimana intensissima - con pochissime
sbavature. La visione dei video lo ha dimostrato, pochissimi
gli errori accertati.
Alle 19,
consegna delle medaglie e cerimonia di chiusura. I prossimi
Mondiali di Slalom saranno nel 2009 in Spagna a Seu d’Urgell.
Giuseppe
D'Angelo
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