Cari Amici, si è conclusa la stagione internazionale della canoa polo che ci ha visti protagonisti, sia come arbitri che come nazionale italiana, nei seguenti eventi:
1. I mondiali di canoa polo che si sono disputati ad Essen (Germania) dal 8 al 15 settembre 2002.
2. La Coppa dei Campioni per clubs che si è disputata a Napoli il 28-29 settembre 2002
La prima annotazione da fare prima di iniziare qualsiasi descrizione e commento è quella di farVi capire che nella canoa polo non esiste il gruppo degli arbitri, come mi sembra avvenga nelle altre discipline.
Esiste una giuria, formata integralmente dalla Commissione Canoa Polo ICF, ed un Giudice Arbitro Principale che esegue le designazioni.
TUTTI GLI ARBITRI DELLA MANIFESTAZIONE PROVENGONO DALLE SQUADRE.
Quindi possono essere Coach, Teamleader, Giocatori, che quando vengono designati come arbitri si cambiano, si vestono da arbitri, vanno ad arbitrare e poi riprendono la loro qualifica originaria.
Veniamo ora al racconto di cosa è accaduto, in primo luogo dal punto di vista organizzativo e poi dal punto di vista tecnico (questa parte ovviamente è più per gli addetti ai lavori) ai mondiali di Essen in Germania.
Il
sabato mattina si è proceduto agli accrediti di tutta la squadra e di tutti gli
accompagnatori, mentre nel pomeriggio le squadre hanno provveduto ad eseguire il
controllo imbarcazioni, alle dipendenze del Chief Scrutineer Jon Bisset, membro
della Commissione Canoa Polo ICF.
Interessante
era la strumentazione messa a disposizione dei controllori, così formata:
Bilancia
Spessimetro per misurare che la protezione della punta e coda sia alta
5 cm.
Strumento a forma di balestra per misurare che la protezione sia lunga
30 cm per tutta la circonferenza della punta e/o coda e abbia il medesimo
spessore, 5 cm per tutti i 30 cm, questo secondo controllo viene effettuato
con uno spillo al fine di controllare lo spessore della protezione.
Al
controllo imbarcazione non vengono approvate barche che hanno scritte
pubblicitarie, tipo il nome del costruttore della barca, se questo non si trova
su tutte le canoe della squadra. Quindi qualsiasi tipologia di scritta che si
trova sulle barche deve essere ugualmente presente su tutte le barche della
squadra. Particolare attenzione viene posta nel controllo della grata dei
caschetti.
La
domenica pomeriggio si è tenuta la cerimonia di apertura, per poi cominciare a
giocare il lunedì mattina alle ore 8.00.
Si
giocava su due campi, e la sera prima veniva affisso il calendario degli
incontri con i nominativi degli arbitri.
Il
numero delle squadre partecipanti era:
Senior
Men
27 Nazioni (Italia 4° classificata)
Senior
Wowen
19 Nazioni (Italia 7°classificata)
Under
21 Men
16 Nazioni (Italia 3° classificata)
Under
21 Wowen
5 Nazioni (non presente)
Quindi
ottimo risultato delle tre squadre italiane, in quanto per le ragazze si
trattava della seconda uscita internazionale, dopo gli europei dello scorso
anno,, per gli under 21 addirittura della loro prima partecipazione ad una
competizione internazionale, mentre rimane un pizzico di amaro per i ragazzi
della nazionale maggiore, che per un soffio non sono entrati in finale, battuti
1-0 dalla fortissima Gran Bretagna, che poi ha strapazzato l’Olanda in finale
e si è laureata campione del mondo.
Invece
il grande successo della canoa polo italiana si è avuto nella Coppa dei
Campioni disputata a Napoli il 28-29 settembre 2002, dove il Circolo Nautico
Posillipo è risultato vincitore, dopo una bellissima finale con i fortissimi
olandesi del Deventer.
Al
Posillipo è stato necessario un tempo supplementare per piegare i ragazzi del
Deventer, in quanto i tempi regolamentari si erano conclusi sul 1-1.
Le
squadre partecipanti sono state 10 maschili e 6 femminile, che nella bellissima
piscina Scandone ad Agnano (la stessa dove gioca il Posillipo di pallanuoto) si
sono affrontate tutto il sabato e tutto la domenica.
Dal
punto di vista arbitrale ottima la prestazione degli arbitri italiani impegnati
in questa competizione internazionale, a cominciare da Massimo Santoro, a
Fabrizio Stallone ed infine a Maurizio Pelli.
E’
stata una rara occasione in cui abbiamo potuto provare la nostra preparazione
tecnica con squadre internazionali di alto livello. Si consideri che partecipano
alla Coppa dei Campioni le prime due classificate dei Campionati Nazionali.
Credo
che non abbiamo per nulla sfigurato, e tutta la manifestazione si è svolta in
maniera impeccabile, sia sotto il punto di vista organizzativo che tecnico.
Un
plauso particolare anche alle ragazze di Amici del Fiume di Torino, che si sono
classificate quarte, perdendo la semifinale con il Retiro (Spa) solo ai rigori
ad oltranza.
Infine
un saluto ai ragazzi del Palermo, che capitati in un girone di ferro si sono
classificati alla fine 7°, mentre le ragazze del Circolo Nautico Posillipo si
sono classificate 5°.
Entrando
ora più nelle questioni tecniche, ci sono certe interpretazioni delle regole
che ho avuto modo di osservare in Germania ad Essen e che vorrei approfondire
con i colleghi esperti del settore polo e per questo ne parlo ora dopo la parte
più descrittiva:
Se
una squadra impiega più di 8 – 10 secondi per prendere un pallone che è
vicino oppure non si sforza di prenderne uno libero, l’arbitro/gli arbitri
chiameranno un time-out e ammoniranno, con un cartellino verde, il capitano
della squadra che sta perdendo tempo o il giocatore reo della perdita di tempo.
Per
una seconda infrazione sarà assegnato un cartellino giallo
Non
c’è spazio per credere che una sostituzione sbagliata sia accidentale.
Nessuna parte del kayak può entrare nell’area di gioco sino a quando il
kayak, il giocatore e tutto il suo equipaggiamento hanno lasciato completamente
l’area di gioco. La regola afferma chiaramente che “… in qualsiasi momento
non possono esserci, nell’area di gioco, più giocatori del numero
consentito…”
Una
squadra non può avere più di 5 giocatori contemporaneamente nell’area di
gioco.
Ogni
infrazione sarà punita con un cartellino giallo.
Trattenere
o appoggiare la palla contro il corpo sotto ad un braccio non infrange nessuna
regola come attualmente scritto. Il giocatore non deve infrangere la regola dei
5 secondi.
Invece
nel caso che le squadre giocano ad uomo, ed un giocatore pressato non si libera
della palla ad un compagno o non cerca lui stesso di liberasi della marcatura,
fa scattare la regola dei 5 secondi. Quindi la regola della barca in movimento
non vale nel caso di gioco a uomo. Lo spirito della regola è giocare la palla e
non tenerla vicino alla barca, facendosi trasportare dal giocatore avversario.
SPINTA ILLEGALE
Se
un giocatore avversario si infila sotto o va sopra il giocatore che difende e
spinge il corpo del giocatore per più di mezzo metro è fallo.
Illegale
blocco/ostruzione senza palla deve essere sanzionata.
La
prima blocco/ostruzione volontaria deve essere sanzionata con un cartellino
verde, la seconda blocco/ostruzione con un giallo.
Nel
caso in cui una squadra sia stata sanzionata con due cartellini verdi per
blocco/ostruzione, dovrà essere assegnato, in caso di ulteriore
blocco/ostruzione, un cartellino giallo, qualsiasi sia il giocatore.
Far
rimbalzare la palla sul kayak avversario per guadagnare una rimessa laterale o
un angolo non è accettabile, e dovrà essere considerato comportamento
antisportivo.
Il
giocatore colpevole di tale comportamento sarà ammonito con un cartellino verde
e sarà assegnato un tiro libero alla squadra avversaria.
Relativamente
ai tiri di rigore è necessario rilevare che “ogni fallo intenzionale o
pericoloso su un giocatore, entro l’area dei 6 metri, che sta tirando,
passando o si sta posizionando per un gol sicuro dovrà essere punito con un
tiro di rigore”
Gli
arbitri sono fortemente raccomandati ad usare questo tiro di rigore, e di
reprimere sin dall’inizio ogni tipo di gioco che possa essere considerato
pericoloso.
Entro
l’area dei 6 metri ogni tiro da parte della squadra in attacco sarà,
normalmente, un tiro libero. In questo caso il giocatore per sta per effettuare
il tiro dovrà posizionarsi correttamente dove si è verificato il fallo.
Considerando che l’area di gioco è molto affollata, potranno esserci dei
contatti tra le barche. Nel caso in cui qualsiasi azione da parte della squadra
avversaria non sposta o non sbilancia colui che tira, è da considerarsi
regolare.
Il
tentativo di conquistare la palla con una mano, con la pagaia o con il corpo,
prima che questa abbia viaggiato per almeno un metro dovrà essere punito.
Sarà
assegnato un altro tiro libero più un cartellino verde o giallo, secondo la
gravità del fallo da parte del difensore.
Se
il difensore commette fallo intenzionalmente mentre il tiro libero è
effettuato nell’area dei 6 metri dovrà essere assegnato un tiro di rigore.
Solo
5
giocatori di ogni squadra possono partecipare al tiri tiebreak, a meno che una
squadra sia in inferiorità numerica per un cartellino rosso.
Il
portiere fa parte dei 5 giocatori.
SANZIONI
(CARTELLINI)
Il
Comitato Canoa Polo I.C.F. gradisce che tutti gli arbitri seguano la stessa
procedura nel sanzionare i giocatori:
Gli arbitri devono avere i loro 3 cartellini separati l’uno
dall’altro, in una tasca
Preferibilmente in tasche diverse ( no ai cordini intorno al collo o
nelle tasche ),
Fischiare tre volte per fermare il gioco.
Segnalare il Time Out,
Indicare il/i giocatore/i falloso/i e chiamarlo/i dalla propria parte del
campo,
Prendere il cartellino appropriato al fallo,
Alzare il braccio con il cartellino sopra la testa, mostrarlo al
giocatore, al tavolo della Giuria ed agli altri giocatori
Durante la procedura è necessario stare in posizione verticale. Non fatevi coinvolgere in discussioni. Dovete dare il
segnale per indicare la ragione,
oppure una veloce spiegazione verbale.
Non scendete a basso
livello
Siate sicuri che il tavolo della Giuria percepisca il numero corretto del
giocatore, la squadra e la ragione del cartellino.
Permettete ai giocatori di riprendere la corretta posizione sul campo
prima della ripresa del gioco.
Nell’intervallo della partita, o quando la stessa è finita, prendete tutti i rapporti e firmateli indicando in modo chiaro le
ragioni dei cartellini, e se lo ritenete necessario le ulteriori azioni da
intraprendere.
Il
portiere deve posizionarsi in modo che il suo corpo sia direttamente sotto la
linea verticale della rete.
Il
1° arbitro deve posizionarsi sulla linea del segnale dei 4,5 mt. e controllare
la presa del tiro tie – break.
Il
2° arbitro deve posizionarsi sulla linea di porta e controllare che il portiere
si posizioni in modo che il suo corpo sia direttamente sotto la linea verticale
della rete.
Quando
tutto è a posto alzano il braccio. Il portiere dell’altra squadra deve
aspettare sulla linea del campo più vicina al 2° arbitro.
Uno
degli ufficiali del tavolo della Giuria (il Segnapunti) dovrà stare
direttamente dietro il 1° arbitro per registrare e controllare l’ordine dei
giocatori ed i punti ottenuti, annotando il numero/i del/i portiere/i.
L’arbitro
di riserva o uno degli ufficiali del tavolo della giuria dovrà posizionarsi a
metà della linea ed assicurarsi che tutti i giocatori non coinvolti nei tiri
rimangano dietro questa area.
I
5 giocatori di ogni squadra, che partecipano ai tiri devono rimanere separati
dal resto della squadra nell’altra metà del campo per assicurare che solo 5
giocatori siano coinvolti nei tiri tiebreak.
4 ottobre 2002
Un
saluto a tutti
Gianluca
Zannoni