Su invito della Federazione Tunisina di Canottaggio e di Canoa, Onorato Lanza ha tenuto a Tunisi un seminario di aggiornamento per gli Arbitri di quella nazione. La scelta di un rappresentante italiano, per giunta del valore di Lanza, per tale iniziativa dona prestigio al nostro collegio. Per questo motivo abbiamo richiesto ad Onorato di raccontarci qualcosa della sua interessante esperienza.

Stage arbitrale di Tunisi del 14-20 ottobre 2002

 

Sono arrivato a Tunisi a mezzogiorno e mezzo di lunedì 14 ottobre e, subito dopo paranzo, ho definito con il loro direttore tecnico, Sig, Faycal SOULA, il programma del corso e gli ho fornito la versione del codice di regata I.C.F. in lingua francese, che avevo provveduto ad annotare con le variazioni intervenute negli ultimi due anni, tutti i documenti di gara che sono stati a suo tempo predisposti per i campionati del mondo di Milano ed il questionario che mi era stato chiesto di predisporre al fine di sottoporre i partecipanti ad una sorta di esame finale.

 

Ho poi scoperto che in sostanza la FTACK non ha arbitri forniti di regolare licenza e che, probabilmente, verranno abilitati quelli che hanno seguito il corso e superato la prova del questionario (sostanzialmente tutti in quanto nessuno è sceso sotto i due terzi di risposte esatte).

 

In sostanza i quattordici partecipanti (escluso uno che essendo militare è arrivato il giovedì mattina e ha ricevuto il materiale la sera) hanno avuto copia del codice la mattina del martedì, hanno seguito il corso ed il venerdì pomeriggio hanno sostenuto la prova con un risultato stupefacente nel senso che solo due sono scesi a 17 risposte esatte su 24 domande, due hanno fatto 24 su 24, uno 23 su 24 e gli altri (escludendo il militare che ha totalizzato 19 su 24) sono arrivati tutti tra 20 e 22 risposte esatte su 24 domande.

 

Il corso si è svolto con i seguenti orari: la mattina dalle ore 9,00 alle ore 12,30 (sospensione dei lavori verso le 11,00 per circa dieci minuti) - pausa pranzo e nuova sessione dalle 14,00 alle 16,00 per tutti giorni, escluso il venerdì 18 in cui la sessione pomeridiana tra correzione dei questionari. comunicazione dei risultati e chiusura del corso si è protratta fino alle ore 17,45.

 

Oltre al programma tecnico vero e proprio il mio lavoro si è protratto durante tutte le pause per rispondere a singole domande, per disquisire sulla convivenza tra canoa e canottaggio, sul modo di organizzare competizioni e svolgere le mansioni arbitrali ed infine per rispondere ad un lungo "interrogatorio" di un giornalista che dovrebbe aver predisposto articoli per un giornale e per il notiziario federale.

 

Voglio subito precisare che si è trattato anche di una piacevole vacanza in quanto tutti i pomeriggi al termine del corso e per tutto il sabato sono stato portato, con mia moglie che mi ha accompagnato, a visitare tutto quello che c'è di bello, e non è poco, in Tunisi e dintorni per un raggio di una settantina di chilometri e gli amici Tunisini si sono rivelati, come avevo già avuto maniera di constatare due anni or sono quando ho svolto analogo stage per il canottaggio, ospiti squisiti.

 

Da un punto di vista di informazioni generali mi sono presentato il primo giorno in tenuta arbitrale internazionale e da questo ho cominciato, disquisendo poi su tutto quello che un arbitro deve sapere, anche in relazione alla lingua, agli statuti e ai regolamenti, sul come ci si deve muovere svolgendo la mansione e su come si organizza una manifestazione anche con l'aiuto di un proiettore e dei lucidi che hanno ricavato da tutti i formulari che avevo con me.

 

Da un punto di vista tecnico abbiamo esaminato tutte le disposizioni relative alle corse in linea, a quelle speciali per i campionati del mondo, campionati del mondo juniores, olimpiadi e della coppa del mondo in quanto il questionario verteva su questi argomenti.

 

In conclusione mi sento di asserire che sono rimasto molto soddisfatto per l'età media dei partecipanti (molto giovani), per l'attenzione con cui hanno seguito i lavori e per il risultato dell'"esame" finale soprattutto in relazione al poco tempo avuto a disposizione per apprendere le regole internazionali.

 

Onorato Lanza