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E L A Z I O N E R E L A T I V A
A G L I E S A M I
DA G. A . I.
S C H I N I A
S (Grecia) 14-17 Agosto 2003
Mi
sento innanzi tutto di ringraziare chi mi ha aiutato nell’obbiettivo che ho
felicemente raggiunto, cioè l’aver ottenuto la qualifica di G.A.I. nel
settore della Canoa Olimpica, vale
a dire il ns. Presidente Sante Tarabusi.
Ho
avuto la fortuna ed il privilegio di averlo avuto vicino durante i giorni di
permanenza a Schinias, mi ha
indirizzato e dato validi suggerimenti, in base alle sue esperienze.
La
preparazione per l’esame è stata un po’ lunga, e non la ho sottovalutata,
ho studiato il Codice di Gara Internazione e lo Statuto Internazionale ( in
inglese come richiesto a tutti i Giudici Internazionali), per circa 2 mesi, la
mia unica preoccupazione era di non capire esattamente le domande formulate in
lingua inglese, ed a questo proposito ho
voluto prendere delle lezioni di approfondimento e perfezionamento d’inglese,
ma ho potuto ricredermi perché non c’è stata nessuna incomprensione.
Volendo
compilare un diario di bordo dico che , arrivata sul campo di Gara il bacino
Olimpico di Schinias il giorno 14 agosto mi sono subito recata dal Chairman, ICF
Racing Committee Mr.John Leukemans, per chiedergli quando avrei sostenuto
l’esame e lui cortesemente mi ha risposto di attendere il giorno successivo,
ma in realtà ciò è avvenuto il sabato 16 agosto, facendomelo fare per ultima,
dopo le 2 candidate greche ed altri 4 giudici di
nazionalità diverse.
Alle
ore 9,30 del suindicato giorno 16/08, sono stata accolta in una delle stanze
adibite a Segreteria, nella nuova struttura dietro le tribune del Bacino
Olimpico, Leukemans e il Chief Official of Preolimpic Games Garner Frank,
mi hanno accolto con cortesia, si
è subito instaurato un clima disteso e tranquillo, hanno iniziato con le prime
domande sullo Statuto, ½ ora dopo l’inizio del colloquio Garner
si è dovuto assentare per riprendere il suo incarico di G.P.,
sono rimasta ancora ½ ora con Mr.Leukemans, fino alle ore 10.00, in
questo lasso di tempo mi sono state formulate delle domande sul Codice di Regata
Internazionale. Devo dire che sono
stati molto chiari e precisi, senza indurmi in perplessità o facendomi cadere
in domande tranello, ma soprattutto quell’ora mi è sembrata qualche minuto,
forse perché molto presa da quell’impegno.
Le
mie impressioni sono che,
l’impostazione dell’esame così come è strutturato, mette subito in luce la
capacità del candidato, che deve dare
prova di immediatezza nel dare le risposte esatte, inoltre egli può dimostrare
anche con grafici e disegni che le
sue affermazioni sono valide, avvalorandole ulteriormente.
Concludo
questa mia relazione rivolgendomi ai Colleghi Giudici Arbitri, che in futuro
desidereranno sostenere l’esame di G.A.I., dicendo loro che questo è uno
degli obbiettivi che un Ufficiale di Gara può raggiungere, ma che soprattutto
non bisogna dimenticare quale è il nostro ruolo di Garanti delle regole, che
vanno sempre rispettate.
Arbitrare
in altri Paesi del Mondo, fuori dall’Italia, piace e gratifica un
Ufficiale di Gara, ma l’incarico conferitogli di far applicare le Regole
di Gara, deve ricoprire la stessa importanza sia che egli arbitri in
qualità di Giudice Nazionale sia che egli arbitri in qualità di Giudice
Internazionale.
Un
cordiale saluto a tutti i Colleghi.
Carmen
DELLA RUPE
3 ottobre 2003