11th
ICF Flatwater Racing Word Championships Juniors
Szeged (
Ungheria) 5 - 7 agosto 2005
Ho portato la nostra
“bilancia”, (ovvero il nuovo logo del nostro Collegio), in questi
Campionati Mondiali che si sono svolti in Ungheria.
Erano presenti 60 nazioni,
per un totale di 476 atleti, 197 Uomini (kayak), 130 Donne e 149 Uomini
per la Canadese.
Molto importante è stata la
partecipazione allo stage di aggiornamento per tutti gli Officials, tranne
per i Colleghi impegnati al boat control, che ne hanno seguito uno
apposito per loro, due giorni prima, organizzato prima dell’inizio
delle gare.
Nel corso di questo stage,
tenuto dalla Flatwater Committee per mezzo di Jens Stahl, qui in veste
di Chief Official e dal Direttore Tecnico ICF, Csàbo Csanto, sono state
impartite norme, affinché ci fosse uniformità d’intervento nel corso
della direzione di gara.
Erano presenti, comunque
Istvan Vaskuti, presidente, Hana Charvatova, Hito Hanabanda, Alina
Pikula Quindi tutta la Committee.
A me risulta sia la prima
volta che si svolge uno stage tecnico negli ultimi dieci anni, segno
che la “linea verde” di questo settore dell’ICF ha a cuore anche
l’aggiornamento tecnico dei suoi Officials.
Siamo stati divisi per
“settori”: starters, aligners e cours-umpires ; finish-juges e nei
giorni precedenti, boat control.
Per gli allineatori, (due),
è stato ribadito, l’uso delle bandiere rossa e bianca per indicare allo
starter il momento in cui tutte le punte si sarebbero trovate nei
blocchi di partenza. E, soprattutto, di controllare l’esatta
composizione della “griglia” di partenza, affinché non vi siano
equipaggi inseriti in gare sbagliate, soprattutto, per le batterie.
Tornando alla parte
tecnica, per i Corse-Umpires, (eravamo in sei, coordinati dall’inglese
Peter Bland, un veterano), è stato fatto un discorso relativo alla
scia.
In conclusione, è stata
ordinata “tolleranza – zero”: chi modifica la traiettoria di percorso,
verso la spiga laterale : OUT. All’arrivo, il giudice di
percorso alzerà bandiera rossa, unitamente al numero di gara
dell’equipaggio squalificato. Quindi, compilerà il proprio rapportino e
lo manda al Chief Official.
Per gli starters (tre),
coordinati dal tedesco Gunter Stahlschmidt, anch’egli un veterano di
questo incarico, si è parlato delle false partenze e, soprattutto,
dell’intesa con gli allineatori.
Per i finish-juges
(quattro), è stato demandato tutto ad Elly Muller per organizzare il
lavoro di quel settore.
Rispetto al passato, la
giuria d’arrivo non ha più avuto il monitor con la “diretta” della
gara. Quindi, il verdetto della giuria era basato “a sola vista”.
Nel corso del mio servizio,
ho comminato una squalifica, nella batteria C4, metri mille,
all’equipaggio n.5 (Bielorussia), (uno dei favoriti per la medaglia),
per aver gareggiato per circa 200 m. a zig zag.
Ha seguito i campionati
msr.Gao Yunqing, responsabile dell’organizzazione olimpica, per la
canoa velocità, delle Olimpiadi di Pechino. L’ultimo giorno è stata con
noi, in percorso, mandata dal Chief Official. E’ voluta venire sul mio
catamarano a seguire le gare.
I Colleghi di percorso non
sono riusciti a capire se ciò stato per aver da me le informazioni
migliori o per pregare Buddha.
In merito alla parte
organizzativa, seguita inizialmente e con precisione da Mauro Betti,
per la FICK, ho gradito molto di vivere il viaggio unitamente alla
Squadra Nazionale, in pulman.
Esperienza
piacevolissima, che si è, però, trasformata in una mezza odissea : 17
ore di viaggio da Pusiano all’andata ed altrettante al ritorno: con
partenza alla mezzanotte della domenica, finite le gare, in viaggio
ininterrottamente, salvo 3 brevi soste di 20’ ed una di circa un’ora a
mezzogiorno.
IL
TUTTO CON UN SOLO AUTISTA, con noi “ adulti” a tener compagnia
all’autista, affinché non si addormentasse…….. |