CAMPIONATI DEL MONDO DI MARATONA

 

VALLADOLID 27 – 28.09.2003

 

 

I Mondiali di quest’anno, che hanno visto la partecipazione di 33 paesi, hanno fatto, a livello organizzativo, un passo indietro rispetto ai mondiali precedenti ai quali ho avuto il piacere di partecipare.

 

Un esempio di quanto sopra è dato dal fatto che c’erano accrediti scritti a mano, i numeri di gara sono stati consegnati agli atleti dopo la cerimonia d’apertura e innumerevoli insistenze dei Team Leader, ecc.

 

Per quanto riguarda l’aspetto arbitrale dopo la riunione dei Team Leader durante la quale i vari allenatori delle Nazionali partecipanti hanno chiesto chiarimenti sul percorso, sulle virate ed in particolare sui trasbordi, c’è stata la riunione degli Arbitri, alla quale ha partecipato anche Nicola Bevilacqua presente ai Mondiali per sostenere l’esame per ottenere l’abilitazione Internazionale di Maratona.

 

Durante la riunione sono stati assegnati gli incarichi agli Officials, ed in seguito sono stati formati i gruppi che hanno studiato il percorso nei dettagli. Nicola ed io siamo stati assegnati al trasbordo corto, circa 70 metri, il primo nel senso di scorrimento delle gare che era attaccato al trasbordo lungo, circa 200 metri, da percorrere in senso inverso. Abbiamo avuto così modo di poter vedere la gara nei momenti più concitati.

 

Nicola ed io dovevamo verificare, oltre il numero di gara degli atleti, che non vi fossero spinte o altre scorrettezze tra gli atleti nel momento in cui iniziavano il trasbordo nell’area di sbarco. Gli atleti hanno effettuato le varie manovre con decisione, ma sempre nei limiti della correttezza.

Posso garantire che quando arrivava il gruppo dei primi atleti, che era sempre formato sia nelle gare singole sia in quelle doppie, da almeno una dozzina di equipaggi, era abbastanza difficile controllare tutto, ma siamo comunque riusciti a fare quanto richiesto senza problemi.

 

Il fatto che i due trasbordi siano stati predisposti l’uno accanto all’altro, si può dire praticamente nello stesso posto, è stato l’elemento di maggior novità dal punto di vista tecnico.

 

Gli organizzatori hanno dovuto adottare tale soluzione a causa della mancanza di spazio sulle rive del fiume, per altro abbastanza stretto, per poter preparare due trasbordi dislocati in posti diversi.

 

Infatti è stata utilizzata tutta la spiaggia per poter allestire anche la torre d’arrivo, la postazione per il controllo imbarcazioni, la tribuna per il pubblico,le aree di ospitalità, il centro stampa, il posto di ristoro oltre, come già detto, i due trasbordi.

 

Nel trasbordo lungo è stata predisposta l’area di assistenza per gli atleti, creando così due linee di percorso una per chi usufruiva dell’assistenza e una per chi proseguiva la gara senza alcun aiuto.

 

Nell’area di assistenza, delimitata all’inizio ed alla fine da bandiere rosse avevano accesso solamente due rappresentanti per nazione identificati da appositi pass. Se l’aiuto iniziava prima dell’entrata dell’area e terminava oltre l’uscita della stessa gli atleti sarebbero stati squalificati

 

Il programma delle gare si è svolto come previsto dal Regolamento adottato per i Campionati Mondiali, ossia il Sabato si sono svolte le gare singole e la Domenica le gare doppie.

 

I risultati della nostra squadra sono stati i seguenti:

 

-         K 1 J M Marco Viappiani 13° posto su 31 partecipanti

 

-         C 1 J M Cristian Savoia 1° posto su 11 partecipanti

 

-         K 1 S M Sabino Candela 6° posto su 38 partecipanti

 

-         K 2 J M Filippo Cicali / Andrea Laschi 12 posto su 24 partecipanti

 

-         K 2 S M Marco Lipizer / Diego Rodela 11° posto su 27 partecipanti

 

Purtroppo Elisabetta Introini non ha potuto difendere il titolo di Campionessa del Mondo, conquistato a Zamora nel 2002, ha causa di una forte indisposizione.

 

Nella gara del K1SM è stato squalificato Manuel Busto, 3 volte Campione del Mondo ed atleta di casa nonché Campione del Mondo in carica, sia per aver spinto sulla riva l’atleta sudafricano che stava lottando per conquistare il titolo, sia per non avere passato il traguardo entro le boe rosse che delimitavano la zona d’arrivo.

 

Al termine delle gare del Sabato, Nicola ha sostenuto l’esame superandolo brillantemente e scaricando così la tensione che lo ha accompagnato sino a quando si è seduto davanti alla commissione d’esame.

 

 

Alcune immagini dei Campionati:

(clicca sulla foto per ingrandire)

 

 

 

Stefano Zsigmond

 

Torino 6 ottobre 2003