CAMPIONATI MONDIALI DI CANOA POLO - MIYOSHI (Giappone) 21/25 luglio 2004
Cari amici del Collegio, questi primi giorni di ferie estive mi permettono finalmente di trovare 5 minuti per scrivere queste due righe e farvi partecipe delle mie ultime esperienze negli ultimi 2 mesi. Infatti il 26-27 luglio 2004 mi sono recato a Mechelen in Belgio, dove si è tenuto uno dei più famosi tornei internazionali di canoa polo del continente, dove non solo ho terminato la sessione di esame (che consiste in una prova scritta e 3 prove pratiche) e quindi ottenuto la sospirata abilitazione internazionale (ICF Referee) ma ho avuto anche l’onore di arbitrare la finale maschile del torneo insieme al blasonato arbitro internazionale Greg Smale, nonché membro della Commissione Canoa Polo ICF. La finale è stata Francia – Olanda, terminata 1-2 al golden goal, con un giallo alla fine dei tempi regolamentari, infatti un giocatore francese tira in porta da centrocampo, e non era chiaro se la palla fosse entrata in porta prima o dopo la sirena di fine partita. Il primo arbitro Greg Smale ha chiesto lumi al guardalinee (Fabio Pertusi giocatore della nazionale italiana n.d.r.), che ha confermato che la palla era entrata dopo il segnale acustico, quindi il goal era nullo. Con questa soddisfazione mi sono quindi recato a Miyoshi in Giappone, ai Campionati mondiali di canoa polo, dal 21 al 25 luglio 2004, insieme alle tre nazionali italiane (senior, femminile e Under 21 maschile) Dopo 12 ore di volo (Roma – Tokio), abbiamo preso un secondo aereo per arrivare a Nagoya, e quindi un bus ci ha portato a Toyota, proprio la città della macchina, dove alloggiavamo, a circa ½ ora dal campo di gioco nella vicina Miyoshi. Erano presenti tre categorie nei mondiali, la cui classifica finale è:
La manifestazione si è svolta in un bacino artificiale, in cui erano stati allestiti 4 campi di gioco regolamentari. Le condizioni climatiche erano proibitive, infatti la temperatura oscillava quasi sempre tra i 35 e i 40 gradi, con un umidità non inferiore al 70 %. Il Giudice Arbitro Principale era Dominique Le Bellour, mentre il Presidente di Giuria Joan Bisset. Assente per motivi personali sia Frits Jager che Carmel Vekins. Il responsabile tecnico era Greg Smale, mentre il Capo Controllo Imbarcazioni era Tom Colton. Erano presenti anche Franco Conforti nella Giuria e il Presidente dell’ICF Feldhoff.
Mi sono state assegnate 14 designazioni arbitrali (12 da primo e 2 da secondo), e le principali partite di rilievo sono
Olanda – Francia Girone di accesso alle semifinali maschili Gran Bretagna - Canada Quarto di finale femminile Cina Taipei - Spagna Girone dal 5 al 8 posto Giappone – Francia Finale femminile 3-4 posto
Nella finale per il 3-4 posto ho assegnato un cartellino giallo ad una giocatrice francese a circa 1.30’ dalla fine della partita, in quanto la giocatrice francese volontariamente commetteva una fallo di pagaia al fine di bloccare la rimessa del gioco ed un pericoloso contropiede. Per incrementare la casistica, è molto interessante quanto accaduto durante la finale maschile under 21 Spagna – Italia. Durante i tempi supplementari l’Italia segna un golden goal, e mentre il secondo arbitro annulla il goal per fallo sul portiere, il primo arbitro indica il centrocampo, assegnando quindi il goal. Una riserva dell’Italia, vedendo il primo arbitro indicare il goal, entra in campo per festeggiare insieme ai suoi compagni. Quando il primo arbitro si accorge che il secondo aveva annullato il goal, non conferma di aver mai convalidato il goal, e al giocatore italiano viene dato un cartellino giallo e quindi una espulsione per 2 minuti. Credo che in tutta questa situazione abbia influito che il secondo arbitro era Greg Smale, arbitro di sicura fama mondiale, mentre il primo arbitro era un svizzero, Pablo Koefer, lanciato in questa finale dal G.A.P.. E’ quindi evidente che Koefer, una volta che si è accorto che Greg Smale aveva annullato il goal, non ha avuto la freddezza di ammettere di aver assegnato il goal, e quindi è stato inevitabile il cartellino giallo al giocatore italiano, come se fosse entrato in campo alla sola vista del goal. Una nota particolare meritano gli arbitri Iraniani, che erano presenti in forza (cinque), anche se la loro caratura tecnica non era all’altezza della loro quantità. In generale si può affermare che il livello degli arbitraggi italiani non è per nulla inferiore a quello degli arbitri internazionali nei mondiali.
Voglio quindi ringraziare la DAC per la fiducia che hanno riposto nella mia persona, e soprattutto voglio ringraziare i Colleghi della canoa polo, in quanto ritengo che la mia affermazione a livello internazionale sia indice di una crescita del mondo arbitrale della canoa polo italiana. E’ sicuramente il lavoro di un gruppo che tenacemente è cresciuto negli anni, ed oggi non ha nulla da che invidiare alle altre organizzazioni sia nazionali che internazionali.
Allego alcune foto dei migliori momenti dei mondiali in Giappone.
Saluti e buone ferie a tutti Gianluca
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