Campionati
del Mondo di Canoa Slalom – Bourg St. Maurice (Francia) 20-25 agosto 2002
Hanno preso parte ai Campionati del Mondo di Canoa Slalom che si sono svolti in Savoia sul fiume Isere, 47 nazioni, 11 delle quali partecipavano per la prima volta. Elevato il numero dei concorrenti (più di 100 nella sola categoria K1M nella fase di qualificazione) e decisamente sorprendente il miglioramento qualitativo di nazioni come Cina, Giappone, Russia, ecc., che fino a poco tempo fa non riuscivano nemmeno ad arrivare alla fine del percorso, ed ora presenti con squadre complete e competitive.
Le
manifestazioni hanno avuto il seguente svolgimento:
Martedì | 20/8: | Cerimonia di inaugurazione – Prima riunione degli Ufficiali di Gara |
Mercoledì | 21/8: | Qualificazioni C2M e K1M (andavano in semifinale i primi 40 classificati) |
Giovedì | 22/8: | Qualificazioni
K1W e C1M (andavano in semifinale i primi 40 classificati) |
Venerdì | 23/8: | Gare
a Squadre di tutte le categorie |
Sabato | 24/8: | Semifinali
e Finali per C2M e K1M (andavano in finale i primi 10) |
Domenica | 25/8: | Semifinali e Finali per K1W e C1M (andavano in finale i primi 10) |
L’organizzazione
ha ospitato tutti gli Arbitri (nazionali ed internazionali) presso un villaggio
vacanze sulle rive dell’Isere in mini appartamenti condivisi da più Giudici.
Presso lo stesso villaggio era possibile pranzare e si trovavano tutti gli
uffici dell’organiz- zazione (accredito, informazioni, sale riunioni). Tutta
l’ ”equipe” è stata fornita di abbigliamento da indossare nel corso della
manifestazione che ha beneficiato in genere di splendide giornate di sole.
E’
stata una settimana molto faticosa che ci ha visto impegnati giornalmente circa
dieci ore fra riunioni ed presenza sul campo di gara. La giornata iniziava ogni
mattina alle ore 8,30 con l’incontro quotidiano
con il Chief Judge, il Polacco
Zbgniew Kudlik ed i suoi
collaboratori Arbitri Francesi e
terminava verso le ore 18 con il resoconto della giornata. Vi era poi
un’appendice serale dopo cena che consisteva nel predisporre i prospetti delle
penalità compilandoli con i numeri delle porte, dei concorrenti, del nome del
giudice e del n° della manche; tutti i giudici di porta e di settore erano
sottoposti a questa interminabile attività da effettuare su appositi fascicoli
messi a disposizione dell’organizzazione.
Nel
corso della prima riunione di Martedì 20/8 il Chief Official Peter Hoster e
Kudlik hanno invitato tutti gli arbitri a svolgere l’attività affidata con
impegno e serietà ricordando come ai recenti campionati del mondo Junior in
Polonia vi fossero state gravi irregolarità nell’attribuzione delle penalità,
irregolarità sfociate poi nella squalifica per 4 anni di un giudice Polacco reo
di non aver assegnato un’evidente penalità di 50 punti ad un equipaggio -
combinazione - polacco. Kudlik ha raccontato di aver respinto i reclami presentati al termine
della gara ma di aver poi visionato successivamente i filmati che hanno messo in
evidenza la malafede dell’arbitro incriminato.
Questo
episodio ci è stato ricordato più volte nel corso dei periodici incontri, posso assicurare che ha avuto un effetto terroristico non da poco: tutta la gara
è stata seguita con un’attenzione altissima e con una tensione costante che
terminava solo quando il concorrente passava senza toccare le porte controllate.
Gli
argomenti delle riunioni sono stati sempre gli stessi: come segnare le penalità
con i gesti (i Francesi usano modalità diverse dalle nostre e all’inizio si
è creata un po’ di confusione), dettagliare bene le penalità sugli appositi
prospetti, restare in posizione fino a quando non si era richiamati, consegna
degli ordini di partenza, della modulistica, ecc. L’unica riunione un po’ più
agitata è stata quella che ha preceduto la gara a squadre a causa
dell’inadeguatezza della modulistica che era la stessa delle gare individuali.
Dopo un po’ di discussione (ho proposto anche di usare il modulo dei mondiali
del noce del '93 che avevo con me e che è molto piaciuto) si è raggiunto un accordo un po’
macchinoso ma che ha permesso di continuare ad utilizzare i report già
predisposti.
Da annotare inoltre la segnalazione di variazione al regolamento che Kudlik ci ha fatto prendendo spunto da un episodio verificatosi nel corso della mattina; sembrerebbe difatti che siano usciti nuovi schemi che illustrano come una porta non si consideri iniziata (giustamente) quando solo una parte della testa la ha attraversata e per questo motivo sia possibile un secondo passaggio. Siamo un po' tutti caduti dalle nuvole.
Le
postazioni sono state assegnate dopo l’approvazione del percorso che è
avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì 20/8. Con grande soddisfazione ho
ricevuto l’incarico
di Giudice di Settore che ho poi mantenuto per tutta la competizione; credo sia
stata una scelta per nulla scontata atteso il gran numero di giudici stranieri
presenti alla gara.
Sette
erano le postazioni di settore e 21 le porte da controllare. Due settori
controllavano quattro porte e due solo due; gli altri, tre porte ciascuno.
L’organico
delle postazioni di settore era composto da 4 persone: il giudice,
l’assistente (compilava il prospetto delle penalità ma osservava anche i
passaggi) e due addetti alla trasmissione dei dati (cosiddetti ”clavieristi”).
Considerando i 21 Giudici di Porta, ben 49 persone si sono occupate sul campo di
“penalità” !
Per la trasmissione delle penalità ogni settore utilizzava due differenti computers palmari, uno collegato via radio ed uno via cavo per back-up. Il centro classifiche controllava che i dati trasmessi dai due computers concordassero, in caso contrario contattava la postazione via telefono.
cliccando sulle due foto panoramiche si può prendere visione del punto di osservazione del Giudice di Settore
Per le gare di qualifica e per le squadre ho seguito il settore 3 (porte 8r-9-10-11r) |
Per le semifinali e finali ho seguito il settore 2 (porte 4r-5r-6-7) |
Nel settore 3 la porta più critica
è stata la n° 10 (alcuni passaggi testa dentro/fuori mi hanno veramente messo
in difficoltà); nel settore 2 i tocchi sono stati sempre molto chiari e facili
da giudicare.
I Giudici di Porta erano
posizionati in modo da poter vedere le porte da più angolazioni e, anche se
erano responsabili di una sola porta, dovevano rilevare anche le penalità delle
altre porte loro assegnate.
E’ successo in qualche (rara)
occasione che le valutazioni dei Controllori di Porta non concordassero con le
mie ma ho comunque sempre segnalato al centro classifiche il mio giudizio. Posso
assicurare che in quei momenti, sotto gli occhi di centinaia
di persone che urlano il loro tifo e aspettano il tuo giudizio, una rapida e
corretta decisione crea una tensione inimmaginabile.
In caso di reclamo (ufficiale o no)
il Chief-Judge controllava i report di tutti i giudici (in genere almeno tre) e
se concordanti respingeva il reclamo altrimenti richiedeva nuovi elementi al
Giudice di Settore.
In un solo caso il Chief Judge ha
accettato un reclamo per un tocco (due punti) non dato giacchè provocato dal
vento; questa decisione, che ha modificato il podio della finale del C1M, ha
fatto molto discutere e farà sicuramente casistica.
A tal proposito credo di ricordare
che in Italia avessimo già definito la questione: se è un fattore esterno che
provoca la penalità, questa viene comunque assegnata fatta salva la possibilità
per il penalizzato di chiedere la ripetizione della prova che si è svolta non
nelle condizioni ottimali.
Ho subìto un paio di
“interrogatori” da parte di Kudlik e di Hoster (in particolare per un 50
alla porta 4 per un passaggio un po’ complesso di un C1 nelle fasi finali) ma
le dettagliate annotazioni prese in previsione di possibili contestazioni,
illustrate con significativi disegni, hanno sempre adeguatamente convinto il
Chief Judge ed il Chief Official.
Di buon livello i Giudici di porta
(3 francesi ed una spagnola) con i quali si è instaurato un proficuo rapporto
di collaborazione che è migliorato via via nella settimana ed una simpatica
relazione di amicizia che ci ha permesso di trascorrere piacevolmente le lunghe
ore sulle sponde dell’Isere.
Una giuria “latina” che mi ha
costretto (con piacere) a parlare (male) e pensare in francese per tutta la
settimana.
Si è aggiunto al gruppo, su mia
richiesta, l’arbitro americano Brian Fike solo per la gara a squadre che ha
condiviso con me il settore in quanto veramente impossibile rilevare con
precisione le penalità di quattro porte.
Per la prima volta ho visto inoltre
utilizzare un tabellone luminoso per la
segnalazione delle penalità del Giudice di Settore al posto delle vecchie
“palette” (ma il regolamento che dice?); ad ogni rilevazione sul computer
palmare si accendeva il display con la relativa penalità ad ogni singola porta
ed il pubblico poteva rilevare immediatamente le penalità assegnate.
Il percorso era molto impegnativo
sia per la difficoltà del fiume sia per il posizionamento delle porte. Il punto
più difficile era considerato senz'altro il passaggio delle porte 12 e 13 dove molti
atleti di valore hanno buttato via la loro possibile medaglia mondiale.
Da evidenziare infine che il
controllo delle attrezzature ha riguardato anche i caschetti. Ho parlato con il
giudice spagnolo che se ne è occupato per saperne un po’ di più ma mi ha
detto che al momento c’è ancora molta confusione anche se vengono ritenuti
“omologati” alcuni modelli di alcune specifiche marche.
Le gare sono state entusiasmanti e
ben organizzate; è stato possibile (dopo la rilevazione attenta e diligente di
ogni passaggio nel mio settore) seguire sul maxi schermo la discesa degli atleti
ed i risultati che man mano si susseguivano. Ho tifato sommessamente per la
squadra italiana e per Cristina durante i loro fantastici percorsi ed ho sorriso
con gli occhi (non potendo ovviamente urlare) quando hanno vinto le loro medaglie.
Gli Arbitri si sono infine salutati dopo le gare davanti ad una bottiglia di vodka polacca portata da Kudlik; le foto di rito, lo scambio di indirizzi, di E-mail e la promessa di ritrovarsi all’appuntamento dei Mondiali di Slalom del 2003 ad Augsburg in Germania.
Giuseppe D'Angelo
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