35° CAMPIONATO DEL MONDO DI
CANOA VELOCITA'
SZEGED -
16/20 AGOSTO 2006
CRONISTORIA E COMMENTI
13 Agosto –
Partenza da S.Vito dei
Normanni (BR), ore 9.00, sosta a Bari (ore 10.15) per prelevare Nicola
Bevilacqua, arrivo a Bologna ore 17.00, breve visita alla Chiesa di S.
Petronio, arrivo di Stefano Zsigmond in treno da Torino – h. 17.45
trasferimento a Lagaro, cena con Valerio Veduti e moglie e Tommaso (mio
figlio). Pernottamento a Lagaro.
14 Agosto –
Partenza alle 7,00 per
Szeged Via Tarvisio Graz etc. arrivo a destinazione ore 18.00 circa,
direttamente in albergo (Novotel) per sbrigare alcune formalità legate
all’alloggio sia mio che di Stefano e Nicola perché abbiamo dovuto
anticipare di un giorno l’arrivo, rispetto a quello previsto per me per
permettere loro di sostenere l’esame il giorno 15.
Stefano e Nicola trovano
alloggio in un altro albergo per due giorni poi si sposteranno ancora. Cena
frugale alle 21.20, breve visita della piazza principale (molto bella) dove
campeggia un tabellone illuminato con la pubblicità dei Campionati del Mondo
con marcatempo luminoso che conta giorni, minuti e secondi mancanti
all’apertura dei giochi.
15 agosto
Breve visita alla
Cattedrale di Szeged per entrare decisamente nel clima dei campionati e
degli esami. Andiamo sul campo di gara è molto bello, molto ben organizzato
e si respira aria di grande esperienza e sicurezza in tutti i settori. Credo
che si tratti di uno dei migliori, se non il migliore campo del mondo per le
strutture e le attrezzature tecniche. Tutti (e sono 500 gli operatori) si
muovono con grande sicurezza e sanno cosa fare. La tensione per l’esame da
sostenere è alta tendente all’altissimo, Stefano e Nicola cercano di
esorcizzarla con continue battute e scherzi ma si vede che soffrono.
Finalmente arriva l’esame.
Ci sono 5 candidati (2 inglesi, 1 russo e 2 italiani), dopo lo scritto sono
gli ultimi due e finalmente è fatta. Un ottimo risultato con un esame lungo
e difficile ma loro diranno meglio. Personalmente ho rivissuto l’esperienza
dell’esame di Carmen Della Rupe ad Atene quando, come doppiamente in questa
occasione, ho provato una grandissima soddisfazione ed orgoglio per il
risultato.
Tutti si sono complimentati
calorosamente e sinceramente e Stefano e Nicola sono stati accolti subito
molto bene.
Finiti i festeggiamenti
(praticamente birra & birra), si passa alla gara.
16 agosto
E’ una giornata dura solo
per i controllori delle barche. Per gli altri dopo una breve riunione
tecnica dove Vaskuti ricorda brevemente i compiti e i consigli per le
singole postazioni, si verificano i dispositivi e le attrezzature e ci si
prepara “turisticamente per la cerimonia di apertura.
Alle 20 precise inizia la
cerimonia allestita nella piazza antistante la bella Cattedrale di Szeged,
quindi all’aperto con una scenografia degna di uno spettacolo di altissimo
livello.
E’ stata una cerimonia
detto da tutti molto molto bella, finita con i fuochi d’artificio.
17 Agosto -
Finalmente iniziano le
gare. Come sempre sveglia alle 5,30 per essere sul campo alle 8 in punto.
Soliti preliminari,
ciascuno prende le proprie attrezzature e documenti e partiamo.
Sono, come previsto giudice
di percorso in coppia con Arold Marktler (austriaco), siamo 3 coppie con un
programma ben predeterminato, ciascuno sa da subito quali percorsi dovrà
fare fino alla fine della manifestazione (4 giorni).
Nonostante tutti i
controlli preliminari il mio motoscafo non parte (30 minuti prima delle
gare). Personalmente non mi preoccupo troppo (c’erano almeno 4 gommoni
disponibili) ma il capo dei giudici di percorso, l’inglese Peter Bland,
rimane fermo vicino a me incavolato nero per il contrattempo. Quando è certo
che la cosa si sarebbe risolta parte, aspetto alcuni minuti e prendo posto
in tempo perfetto nella mia corsia la n. 7 della 2° batteria C1.
Siamo stati catechetizzati
sulla rotta “ non si deve permettere lo spostamento dal centro della corsia,
ma c’è vento, un po’ di onde e i pareri non sono rigidamente concordi. Nella
mia 1° gara il concorrente Pakistano ha fatto uno slalom che se fosse stato
in fluviale avrebbe preso quattro o cinque “50”. Ho alzato la bandiera
bianca e mi hanno detto che ho fatto bene (ovviamente era ultimo a 300
metri dal primo).
La regola del centro della
corsia sta diventando quella più difficile da rilevare ma soprattutto da
decidere. Teoricamente se tale regola viene infranta da equipaggi
particolarmente deboli si tende a soprassedere, mentre se sono equipaggi da
prime posizioni si tende a sanzionarli. Poi come sempre vanno valutate le
condizioni di vento, onde, etc.
Il problema è sempre quello
che si deve usare lo stesso metro per tutti: è un bel problema da casistica!
Tutto scorre liscio e
finisce una lunga e intensa giornata.
Alla sera cena per i soli
arbitri offerta da Vaskuti a cui, partecipano anche Stefano e Nicola. Il
clima, è, come sempre molto cordiale (si è mangiato anche bene), la serata è
stata divertente ma soprattutto si è allargato e rafforzato il clima di
grande cordialità ed amicizia fondamentale per fare squadra ed arbitrare in
armonia ma con il giusto rigore.
18 agosto –
Semifinali tutto parte
regolarmente e le gare si fanno dure. Aumenta il rigore e per quanto mi
riguarda 1° gara (C1 1000) prima squalifica alla Polonia (uno dei migliori)
per aver infranto la regola del centro della corsia.
Altre squalifiche per
doppia falsa partenza e controllo imbarcazioni.
Per il resto tutto bene/
solite squalifiche mediamente 1-3 a testa) con condizioni meteo migliori
perciò tutto più facile. Le nostre barche bene ma non proprio come abbiamo
sperato viste le premesse.
Alla sera cena offerta
dalla Federazione tedesca per promuovere: campionati mondiali 2007 di
Duisburg.
19 agosto –
Entra nel vivo dei
campionati anche se già il 1° giorno delle semifinali era stato assai
intenso.
E’ incredibile, ma
entusiasmante vedere il flusso di gente che ogni giorno viene ad assistere
le gare. Fanno kilometri a piedi (il parcheggio più ricettivo è quello
vicino all’aeroporto) ed è un flusso continuo di gente per km. Alle
finali hanno assistito oltre 15.000 spettatori pagando da 12 a 28 euro (per
2 giorni di finale, gli altri erano gratuiti ma c’era meno gente).
Alla sera del 19 cena di
gala nel salone d’onore dell’Università di Szeged molto bello, un po’
formale ma sicuramente bene organizzato e riuscito soprattutto per
permettere meglio la conoscenza reciproca, iniziare nuovi rapporti e
migliorare la conoscenza anche tecnica.
A tavola spesso si parla
anche di quelle questioni tecniche che non si ha mai il tempo di
approfondire. Sarà una banalità ma si impara sempre qualche cosa basta stare
attenti.
20 agosto –
Giornata conclusiva un
caldo africano (la notte del 19/20 oltre 30 gradi temperatura minima) ma
molto eccitante per il clima e un pubblico che non si può immaginare. Gare
tiratissime, grande emozione per il risultato della Idem (2°). Una
squalifica per deviazione dal centro della corsia per il resto tutto
perfetto.
CONCLUSIONI
Si è trattato di una grande
esperienza per vedere come si dovrebbero fare le gare. Pochi gli appunti da
rilevare per quanto riguarda l’attività arbitrale.
Per esempio non era stato
preventivamente predisposto il programma di attività dei giudici di percorso
poi affidato all’ultimo momento a Peter Bland che l’ha fatto a mano ma in
modo efficace e chiaro tranne che per i 200 metri per cui sono stati
necessari dei chiarimenti, poi non ci sono stati dati mai i risultati per
permetterci di verificare l’effetto dei nostri rapporti.
Arbitrare in queste
condizioni è più facile, almeno sembra perché va quasi tutto liscio, ma non
sono ammessi errori quindi è tassativo stare concentrati per tutta la
manifestazione. Poi risulta fondamentale l’affiatamento. Posso assicurare
che in più di una occasione le scelte sono state adottate attraverso uno
sguardo o su brevi consultazioni per cercare di avere la massima omogeneità
possibile. Nel mio caso ci siamo costantemente verificati sulla problematica
regola del centro della corsia. E’ stato importantissimo per la nostra
attività di DAC, l’aver ripetutamente parlato (tra gli altri) con Rowland
Jones per fare il punto della situazione sulle linee guida attuali e come si
svilupperanno per il futuro cosa che si è auspicata con il contributo di
tutti e credo che non mancherà anche il nostro.
Il nostro gruppo fa parte a
pieno titolo, ed è riconosciuto, dal ristrettissimo gruppo di arbitri
internazionali che “governano” le gare, e mi pare di poter dire con
certezza, “in via di ulteriore miglioramento delle posizioni acquisite”.
Stefano e Nicola hanno
scorazzato fra le varie postazioni, qualche volta bloccati da un rigidissimo
sistema di controllo.
Ma sicuramente è stata
un’esperienza indimenticabile e molto educativa. Al di là del risultato
eccellente dell’esame hanno imparato più a Szeged che in 10 anni altrove.
Per quanto riguarda i
risultati tecnici non è nostro compito commentare ma, anche se un po’ al di
sotto delle aspettative, dignitosi considerando il livello di questi
Campionati Sefi Idem, ormai è una leggenda vivente 2° (42 anni, 2 figli, di
11 e 3 anni) per gli altri penso che alla fine sia stato un risultato
positivo in chiave Olimpica se si considera che per primi gli atleti sono
rimasti delusi perciò avranno tutte le possibilità e gli stimoli per
ottenere quelle qualificazioni che sono alla loro portata.
Lagaro, lì 21 agosto 2006
Sante Tarabusi
La Giuria dei Mondiali al
completo
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A spasso con Zsigmond e
Bevilacqua prima degli esami .... |
Si festeggiano i neo GAI con
abbondanti libagioni... |
La cena di gala |
Un momento di relax con i
colleghi Argentini e Spagnoli |
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Un presenza di pubblico
impressionante: la processione è durata ore ! |
Il pilota del catamarano era
l'allenatore di canottaggio di Szeged ! |
Le amorevoli cure della FICK
(...di Luciana !) |
Il volto umano del nostro
Presidente |
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il pubblico: uno
spettacolo ! |
Immortalati con il "boss"
Kaskuti |
Grande Sefi !
Facciamo una foto insieme.... |
a che cosa starà
pensando ? |
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