Campionato Europeo di Slalom - Argentière La Bessèe (Francia)

29 giugno - 2 luglio 2006

Canoa, Kayak, Rafting, Hydro Speed, la Durance, vero paradiso per gli amanti degli sport d'acqua, ha ospitato sul bacino naturale dell'Argentière la Bessèe il Campionato Europeo di Canoa Slalom. Hanno preso parte all'evento 30 nazioni europee, dalle più blasonate come Francia, Germania, Italia, Slovacchia, alle emergenti come la Russia, alle matricole come la Romania e la Turchia.

La riunione degli Ufficiali di Gara è prevista per Giovedì 29 alle ore 14. Da Savona mi raggiunge ad Ivrea Enrica Berlingieri, che deve sostenere l'esame di abilitazione internazione per lo slalom, ed insieme partiamo per la Francia. Il sito della gare è appena al di la del confine e in poco più di due ore saremo all'Argentière. 

Enrica è un po' tesa; le hanno comunicato solo due giorni prima che la sua domanda è stata accettata dall' I.C.F. ed il viaggio verso gli Europei diventa  occasione per ripassare ancora una volta i regolamenti internazionali. Ovviamente è preparatissima e risponde senza tentennamenti a tutte le domande che le faccio un po' in inglese e un po' in italiano. Al nostro arrivo ci portiamo subito sul campo di gara alla ricerca di informazioni. Il percorso è molto bello anche se non particolarmente difficile. Vicino al fiume, un laghetto artificiale dove gli atleti fanno riscaldamento e dove i neofiti si avvicinano alla canoa.

Gli organizzatori dispongono di adeguate strutture fisse e mobili e la manifestazione sembra proprio ben curata. Mentre cerchiamo il mio pass (che era già stato ritirato dal team-leader della squadra italiana) incontriamo il Chief-Judge, il Francese Le Pennec, mia vecchia conoscenza a cui presento subito, dopo i convenevoli di rito, Enrica Berlingieri. Ovviamente viene subito "arruolata" con l'incarico di Giudice di Porta, dando per scontato che gli esami che si terranno nel pomeriggio saranno di certo superati.

Abbiamo ancora un po' di tempo prima della riunione degli Ufficiali  e, dopo aver telefonato a Mauro Baron per farci spiegare come raggiungere il nostro albergo, saliamo sino ai 1400 metri di Puy St. Vincent dove è stata "confinata" la squadra italiana. Che paradiso ! Una stazione sciistica sicuramente affollata d'inverno ma adesso assolutamente tranquilla, con un'arietta fine fine, che farà ben dormire di notte ! Mangiamo velocemente qualche cosa e poi di corsa di nuovo sul campo di gara.

La Giuria è ben rappresentata a livello internazionale anche se i Francesi sono ovviamente i più numerosi. La simpatia di Enrica fa subito presa su tutti e, dopo un attimo, è inserita d'ufficio nel gruppo come una vera veterana delle manifestazioni internazionali. Nella riunione si tratta delle solite cose. 

Le Pennec ce le ripete tutte ! Saranno tre giorni molto, molto impegnativi per l'elevato numero di concorrenti, per le fasi di qualifica, per le gare a squadre e, soprattutto, per il gran caldo che "patiremo" sul campo di gara. Adeguata attenzione viene dedicata all'esame dei moduli che devono essere compilati dai Giudici di Settore e dai Giudici di Porta; ce ne sono due: uno per le individuali ed uno per la gara a squadre. Il disegno del canoista è un po' piccolo e il Chief-Judge ci invita a dettagliare bene come sono avvenute le penalità. Partecipa alla riunione anche il Polacco Kudlik, delegato tecnico dell' E.C.A. ed esperto Arbitro Internazionale, che ci raccomanda, mimando i gesti in maniera estremamente divertente, di contenere la nostra gestualità per comunicare con i nostri collaboratori ricordandoci che i segni sono riservati a noi e non al pubblico. E' una giusta osservazione.

Nel frattempo è arrivato il momento per l'esame di Enrica e l'accompagno al Centro Federale per la Canoa dove c'è Michel Prono dell'I.C.F., unico esaminatore, e gli altri candidati. Gli esami consistono nella compilazione di diversi questionari: gli statuti, i regolamenti e le penalità. Il clima è disteso, Prono ci saluta e fa i complimenti ad Enrica "vraiment charmante !" e poi mi caccia. Gli esami durano circa 45 minuti e Enrica viene promossa a "pieni voti"...è stata davvero brava, le domande non erano semplici e non tutti hanno ottenuto punteggi elevati. E' fatta, adesso andiamo alla cerimonia di apertura che si svolge al nel centro dell'Argentière. 

Una cerimonia allegra, una grande festa piena di colore e musica dove sfilano le nazioni partecipanti e che, pezzo dopo pezzo, costruiscono sul palco un gigantesco puzzle raffigurante il logo dei campionati. Discorsi ufficiali, saluti, foto ricordo.....domani è un altro giorno !

Venerdì è Sabato saranno giornate molto intense: gare di qualifica al mattino e poi Campionato Europeo a Squadre nel pomeriggio. Io ricevo l'incarico di Giudice di Settore nell'ultima postazione che controlla quattro porte. Enrica è Giudice di Porta: nelle fasi di qualifica è piazzata su di un roccione in mezzo al fiume, mentre per la gara a squadra è assegnata al mio settore. Siamo in quattro ed ognuno controlla i passaggi della stessa porta.

In effetti molte porte erano state posizionate dai tracciatori lontane dalla riva destra dove erano sistemati i Giudici di Settore e, a causa della larghezza dell'alveo della Durance, per vederle da vicino, bisognava appollaiarsi su alcuni grossi massi in mezzo al fiume. Per raggiungere questi "comodissimi" alloggiamenti i Controllori di Porta venivano imbarcati su di un gommone al mattino presto e poi recuperati solo alla fine delle gare di qualifica.

Le giornate scorrono veloci. Le mie porte non sono molto impegnative e sono rari i tocchi da due punti di penalità.Qualche raggiungimento fra atleti non bravissimi e ricorso al fischietto per liberare il campo. Invece Enrica è determinante nell'assegnazione di un paio di cinquanta, visto che è molto ben posizionata. I nostri atleti conquistano tutti la semifinale mentre per le squadre solo piazzamenti. Un po' di delusione per il K1 Uomini che con Molmenti, Pontarollo e Paolini era venuto all'Argentière per una medaglia.

Per le Semifinali e per le Finali viene modificato il percorso con lo spostamento di sei porte. Fra queste, grande discussione in fase di approvazione per la porta n° 8 che è stata piazzata perpendicolare al filo della corrente ma del colore sbagliato. Chi la vuole verde, chi la vuole rossa: in realtà è da fare in discesa ma la posizione della seconda palina la fa diventare "teoricamente" una risalita.

 

Ci assegnano le nuove postazioni: questa volta il mio settore è il terzo e controllo le porte 7, 8 e 9. Enrica è di nuovo sul roccione e assisterà due settori diversi fra cui anche la mia porta 7.

 

Domenica mattina la giornata inizia molto presto. L'appuntamento è alle 7 del mattino e le gare iniziano alle  8. Per via delle riprese televisive ci saranno distacchi molto ampi fra i concorrenti e Le Pennec ci raccomanda di non distrarci fra un passaggio e l'altro.

Le porte che devo controllare sono facili (o i concorrenti in gara molto bravi) e non tocca praticamente nessuno. Si susseguono le categorie (con le discese entusiasmanti di Paolini e Molmenti e di Cristina Giai Pron che conquistano la finale) e si finisce con la C1.

Ed è proprio in una delle ultime discese della semifinale, quella del Francese Estanguet campione olimpico e pluricampione del mondo, che ho preso un poderoso incolpevole abbaglio.

Sulla già citata porta 8, che è molto larga (sicuramente più larga dei previsti 3,5 metri) il C1 Francese muove con l'acqua la prima palina; mi giro immediatamente verso il mio Controllore di Porta per accertarmi che non abbia assegnato penalità. Dopo un istante questo alza la mano segnalandomi due punti di penalizzazione. A gesti gli spiego che è stata l'acqua e tranquillizzo anche la telefonista che vuole sapere cosa segnalare. La prova finisce e ci prepariamo per le fasi finali. Dopo un po' passa Le Pennec e ridendo mi chiede come mai non ho dato la penalità a Estanguet, penalità che hanno visto tutti. Spiego la mia versione dei fatti ma incomincio a capire che la penalità il Francese l'ha fatta sulla seconda palina, proprio quando ho girato la testa per guardare il Controllore di Porta. L'unico fra 115 semifinalisti a toccare quella benedetta palina !

Che mortificazione ! Mai successa una cosa del genere in anni e anni di onorato servizio. Ma la cosa che mi disturba veramente è che nessuno dei vari arbitri Francesi presenti (fra cui il Chief-Judge ed il suo assistente) abbiano sentito il dovere di venire a segnalare il mio clamoroso errore.

Prende il via la fase finale. Paolini conquista una splendida medaglia di bronzo ma la mia attenzione è tutta per Estanguet: vincerà grazie al mio "regalo" ? Si, vincerà da campione qual'è, con più di tre punti di vantaggio sul secondo arrivato. Mi rassereno...avrebbe vinto anche con i mie due punti.

La cerimonia di premiazione è emozionante. Paolini raggiante si gode la sua medaglia fra gli applausi dei tanti connazionali presenti all'Argentière. Saluti alla squadra, ai dirigenti e poi ultima riunione della Giuria. Le Pennec ci ringrazia, le gare sono andate bene ed i pochi reclami presentati tutti respinti per la chiarezza dell'esposizione della dinamica.

Si torna a casa. Domani c'è chi torna al lavoro (io) e chi parte per le vacanze (Enrica). Un'altra bella esperienza, impegnativa ... stancante ....ma ricca di indimenticabili emozioni. Alla prossima !

Giuseppe D'Angelo

 

Caroline, la mia telefonista, mi controlla.. ...così come mi controlla Le Pennec fa caldo...chi si bagna i piedi.. ...e chi fa lo strip-tease
scarica il filmato del podio di Paolini (Kb 3717 formato wmv)