Campionati del Mondo Junior Velocità 2007 Račice (Repubblica Ceca) - 26/29 luglio
Innanzi tutto mi sento in dovere di ringraziare tutta la D.A.C., che mi ha dato l’opportunità di partecipare ai Campionati del Mondo Junior di Račice, in sostituzione del G.A.I. Francesco Bedini che non ha potuto essere presente per motivi familiari.
Questa convocazione mi appaga molto e mi inorgoglisce perché questo è un segno di fiducia nei miei confronti da parte della D.A.C.: UN SENTITO GRAZIE.
Ora passerò a una breve descrizione narrativa, per poi continuare con quella specifica del lavoro che ho svolto in qualità di Official addetto al Boat and Poliox Control:
PARTENZA PER RACICE : Per motivi di mancanza di tempo, sono partita dall’Aeroporto di Lubijana da sola e non con la squadra Nazionale. Arrivata a Praga dopo le operazioni di sbarco, ho subito contattato i nostri drivers che portavano il carrello con le imbarcazioni e che gentilmente mi avrebbero prelevato in aeroporto di Praga per condurmi a Radice; purtroppo erano ancora a 3 ore da Praga e ho ulteriormente atteso un mezzo dell’Organizzazione che mi portasse in Albergo, ma ho atteso invano. Quindi ho dovuto prendere un taxi (un pulmino solo per me) dopo aver dovuto mercanteggiare per il prezzo. Volevano 98 euro, ma da buona italiana (e marocchina-egiziana) ho spuntato il prezzo a 75. Arrivata a Litomerice in Hotel ho incontrato alcuni Officials, in quanto eravamo sparsi in tre diversi alberghi vista la scarsa capienza di ognuno di essi.
LA GARA: Il primo giorno, Giovedì 26 luglio, il controllo delle canoe è stato abbastanza intenso vista la presenza di 45 Nazioni; era il secondo giorno effettivo del controllo preventivo delle imbarcazioni; Haral (che era il Responsabile del Boat Control) ci ha assegnato dei compiti da eseguire a mo’ di catena di montaggio Susanne guardava la bilancia e diceva ad alta voce il peso e scriveva sugli appositi moduli il peso più il soprappeso da aggiungere, Josè e Hana preparavano i soprappesi. Io preparavo gli steakers (adesivi) numerati su cui veniva scritto il peso finale. Ed infine Thai Soon lo applicava all’imbarcazione, ben asciugata. Le operazioni di controllo pre-gare sono durate tre giorni. Le nuove imbarcazioni costruite da Nelo e Vajda sono tutte con 1,5 -2 kg sottopeso, per poter essere utilizzate nelle due specialità dell’acqua piatta e nella Maratona. Quindi era quasi normale applicare a quasi tutte le imbarcazioni i soprappeso. Fortunatamente le barche più nuove sono fornite di una placca avvitabile per permettere l’applicazione dei pesi fatti a cilindro d’acciaio, cosa molto corretta. Spero che in futuro ci sarà data l’opportunità di lavorare con questo metodo preciso e più veloce nelle operazioni di controllo, perché i sacchetti in plastica da incollare con il nastro sono precari e antichi, ma soprattutto, come ci è capitato di vedere, non sono sicuri, si staccano e non sono più regolari ai successivi controlli. A tal proposito abbiamo avuto una squalifica per peso non fissato, quindi libero sotto il seggiolino.
Il giorno dopo, venerdì, all’inizio delle gare ci siamo alternati i compiti del Poliox e del Boat Control. Siamo stati intransigenti sull’uniformità degli equipaggi multipli (K4 - C4 - C2 - K2) e abbiamo persino richiesto i colori delle teline copri pozzetto.
Dal mio punto di vista l’organizzazione ci ha assistito bene durante tutta la manifestazione, tramite la sua Responsabile Hana (che è inoltre un Giudice Internazionale e capisce molto bene quali sono le necessità per una buona conduzione arbitrale). Posso solo lamentare il disagio dei viaggi di A/R dall’Albergo al Campo di Gara, che erano un po’ lunghi e duravano circa un’ora fra andata e ritorno. Poi nell’Albergo non c’era nemmeno il telefono (non in camera bensì nell’Albergo stesso) ed io che ho avuto problemi con il cellulare ho dovuto trasferire la mia scheda telefonica su un cellulare di un collega Giudice per poter comunicare !!!! Questa esperienza si andrà ad aggiungere ad altre che serviranno ad accrescere il valore del nostro Collegio al di fuori dei confini Nazionali. Concludo dicendo che tra le cose belle che mi sono portata a casa, c’è anche la prima medaglia d’oro vinta dal K2 Junior maschile sui 1000 metri e l’amicizia di altri nuovi colleghi Arbitri.
Carmen Della Rupe
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