Lo scorso 7 e 8 maggio a Valstagna,
in occasione della gara nazionale per Junior e Senior, valida quale
selezione per la composizione delle squadre nazionali di slalom, i
colleghi Aspiranti Arbitri Aldo Ajello, Alessia Orel,
Cristina Panichi, Ornella Zanette - che avevano dichiarato
interesse e disponibilità ad inizio stagione - hanno avuto modo di
proseguire il loro percorso formativo arbitrale partecipando, in qualità
di Giudici di Porta, ad una davvero impegnativa e tiratissima due giorni
sul fiume Brenta.
La D.A.C., dando continuità al progetto di
"formazione sul campo" per Giudici di Porta avviato nel 2006, ha
convocato alla gara anche alcuni Giudici Arbitri Internazionali di
Slalom (Enrica Berlingieri, Giuseppe D'Angelo, Gianni Pidia e Valerio
Veduti) che si sono affiancati ai colleghi più giovani, alternandosi nel
tutoraggio nel corso delle due gare.
La modalità formativa, già adeguatamente
testata in molte altre manifestazioni, ha consentito ai giovani Aspirati
di prendere progressivamente confidenza con i passaggi degli atleti fra
le porte senza il timore di incorrere in valutazioni sbagliate o
grossolani errori.
Si è partiti ovviamente dalla compilazione
della modulistica, sempre un po' misteriosa per chi non ne conosce tutti
i segreti. Come allinearsi tutti ad una corretta numerazione delle
pagine rispettando i cambi di categoria ? Facile, ce lo dice la
"maestra" Enrica che ad alta voce suggerisce a tutti la numerazione: "dall'uno
al cinque pagina1; sei e sette pagina 2, altra pagina....": E come
indicare il tocco fra palina e concorrente ? E quali sono i significati
delle lettere per i 50 punti ? E le frecce ?
Un buon lavoro di compilazione dei moduli
facilità molto il lavoro di elaborazione e controllo dei risultati ed è
un adempimento che un buon giudice deve conoscere bene.
In questa gara, peraltro, gli Aspiranti
Arbitri hanno avuto modo di testare alcune innovazioni che, introdotte
li al momento, hanno consentito di migliorare di molto la qualità degli
elaborati. La prima, suggerita da Valerio, è consistita nell'utilizzo di
penne verdi, di maggior contrasto rispetto alle fincature blu dei
moduli, ha permesso una più facile lettura dei moduli da parte della
segreteria. Si è anche considerato che probabilmente una penna di color
rosso risulterebbe ancora più adeguata. Proveremo.
La seconda assolutamente banale quanto
efficace: invece di indicare un passaggio corretto con una sbarra, che a
volte può confondersi con un due mal scritto, si è provato ad inserire
una
X. A detta del GAP Donatella Cont, che ha seguito il lavoro
in segreteria, l'innovazione introdotto è stata molto apprezzata.
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Poi tutti sul campo per vedere gli
"apripista" durante il test del percorso ed imparare ad osservare ed
ipotizzare i possibili errori e per cercare insieme al GAP la posizione
migliore per controllare tutto. In questa gara gli Aspiranti avevano tre
o quattro porte, tutte davvero molto impegnative.
Vicino alla palina per vedere i piccoli
tocchi, in linea sulle porte in risalita per verificare che la testa sia
passata completamente e sicuramente ben piazzati di fronte quando una
porta è a rischio di un 50 !
E in questa gara le possibilità di penalità
da 50 punti erano davvero tante e così i Giudici di Porta si sono
organizzati per incrociare i controlli fra settori diversi. Difatti,
come recita il regolamento internazionale, il Giudice che assegna le
penalità non è quello che è più vicino alla porta ma è quello meglio
posizionato per la specifica tipologia di errore.
Poi si parte con la gara e, dopo i primi
passaggi, la tensione svanisce.
Fra una discesa e l'altra un rapido ripasso
delle regole: "la porta si considera conclusa quando....", "il
passaggio di una porta è regolare quando la testa e l'imbarcazione..."
ma i nostri Aspiranti si sono dimostrati preparatissimi.
Allora i "veci" iniziano a raccontare
i
segreti e le loro astuzie, apprese con l'osservazione di centinaia,
migliaia di passaggi fra le porte.
"Non smettere di osservare la palina fino
quando la canoa è completamente passata. Se guardi solo il corpo e poi
sposti lo sguardo magari non vedi un tocco di coda !". "Fai bene
attenzione a come si muove la palina. Guarda questo non è un tocco, è
stata l'acqua. E quando è stata l'acqua forse è meglio che lo scrivi sul
modulo così sei in grado di relazionare al GAP in caso di un reclamo
contro la decisione di non dare la penalità"; "memorizza le
modalità del tocco che dovrai scrivere dopo il passaggio, ripetendo fra
te e te la parte del corpo che ha toccato".
E via cosi per due intere giornate che hanno
messo a dura prova la "tenuta" psichica e fisica dei giovani allievi. Ma
sono tutti sopravvissuti e sono stati bravissimi e oramai pronti per
l'esame da "Arbitro".
Al termine della prima giornata la pratica
sul campo è stata integrata con una riunione dove sono stati trattati
argomenti di casistica sulle penalità e di regolamento.
Valerio Veduti
10 maggio 2011
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