- SLALOM TRAINING CAMP PER ASPIRANTI ARBITRI -

VALSTAGNA - 7/8 maggio 2011

 

Lo scorso 7 e 8 maggio a Valstagna, in occasione della gara nazionale per Junior e Senior, valida quale selezione per la composizione delle squadre nazionali di slalom, i colleghi Aspiranti Arbitri Aldo Ajello, Alessia Orel, Cristina Panichi, Ornella Zanette - che avevano dichiarato interesse e disponibilità ad inizio stagione - hanno avuto modo di proseguire il loro percorso formativo arbitrale partecipando, in qualità di Giudici di Porta, ad una davvero impegnativa e tiratissima due giorni sul fiume Brenta.

La D.A.C., dando continuità al progetto di "formazione sul campo" per Giudici di Porta avviato nel 2006, ha convocato alla gara anche alcuni Giudici Arbitri Internazionali di Slalom (Enrica Berlingieri, Giuseppe D'Angelo, Gianni Pidia e Valerio Veduti) che si sono affiancati ai colleghi più giovani, alternandosi nel tutoraggio nel corso delle due gare.

La modalità formativa, già adeguatamente testata in molte altre manifestazioni, ha consentito ai giovani Aspirati di prendere progressivamente confidenza con i passaggi degli atleti fra le porte senza il timore di incorrere in valutazioni sbagliate o grossolani errori.

Si è partiti ovviamente dalla compilazione della modulistica, sempre un po' misteriosa per chi non ne conosce tutti i segreti. Come allinearsi tutti ad una corretta numerazione delle pagine rispettando i cambi di categoria ?  Facile, ce lo dice la "maestra" Enrica che ad alta voce suggerisce a tutti la numerazione: "dall'uno al cinque pagina1; sei e sette pagina 2, altra pagina....": E come indicare il tocco fra palina e concorrente ? E quali sono i significati delle lettere per i 50 punti ? E le frecce ?

Un buon lavoro di compilazione dei moduli facilità molto il lavoro di elaborazione e controllo dei risultati ed è un adempimento che un buon giudice deve conoscere bene.

In questa gara, peraltro, gli Aspiranti Arbitri hanno avuto modo di testare alcune innovazioni che, introdotte li al momento, hanno consentito di migliorare di molto la qualità degli elaborati. La prima, suggerita da Valerio, è consistita nell'utilizzo di penne verdi, di maggior contrasto rispetto alle fincature blu dei moduli, ha permesso una più facile lettura dei moduli da parte della segreteria. Si è anche considerato che probabilmente una penna di color rosso risulterebbe ancora più adeguata. Proveremo.

La seconda assolutamente banale quanto efficace: invece di indicare un passaggio corretto con una sbarra, che a volte può confondersi con un due mal scritto, si è provato ad inserire una X. A detta del GAP Donatella Cont, che ha seguito il lavoro in segreteria, l'innovazione introdotto è stata molto apprezzata.

 

           

 

Poi tutti sul campo per vedere gli "apripista" durante il test del percorso ed imparare ad osservare ed ipotizzare i possibili errori e per cercare insieme al GAP la posizione migliore per controllare tutto. In questa gara gli Aspiranti avevano tre o quattro porte, tutte davvero molto impegnative.

Vicino alla palina per vedere i piccoli tocchi, in linea sulle porte in risalita per verificare che la testa sia passata completamente e sicuramente ben piazzati di fronte quando una porta è a rischio di un 50 !

E in questa gara le possibilità di penalità da 50 punti erano davvero tante e così i Giudici di Porta si sono organizzati per incrociare i controlli fra settori diversi. Difatti, come recita il regolamento internazionale, il Giudice che assegna le penalità non è quello che è più vicino alla porta ma è quello meglio posizionato per la specifica tipologia di errore.

 

Poi si parte con la gara e, dopo i primi passaggi, la tensione svanisce.

Fra una discesa e l'altra un rapido ripasso delle regole: "la porta si considera conclusa quando....", "il passaggio di una porta è regolare quando la testa e l'imbarcazione..." ma i nostri Aspiranti si sono dimostrati preparatissimi.

Allora i "veci" iniziano a raccontare i segreti e le loro astuzie, apprese con l'osservazione di centinaia, migliaia di passaggi fra le porte.

"Non smettere di osservare la palina fino quando la canoa è completamente passata. Se guardi solo il corpo e poi sposti lo sguardo magari non vedi un tocco di coda !". "Fai bene attenzione a come si muove la palina. Guarda questo non è un tocco, è stata l'acqua. E quando è stata l'acqua forse è meglio che lo scrivi sul modulo così sei in grado di relazionare al GAP in caso di un reclamo contro la decisione di non dare la penalità"; "memorizza le modalità del tocco che dovrai scrivere dopo il passaggio, ripetendo fra te e te la parte del corpo che ha toccato".

 

E via cosi per due intere giornate che hanno messo a dura prova la "tenuta" psichica e fisica dei giovani allievi. Ma sono tutti sopravvissuti e sono stati bravissimi e oramai pronti per l'esame da "Arbitro".

 

Al termine della prima giornata la pratica sul campo è stata integrata con una riunione dove sono stati trattati argomenti di casistica sulle penalità e di regolamento.

 

Valerio Veduti

 

10 maggio 2011