Il
prestito d'onore (Modulo
domanda per il prestito d'onore)
(art.9
septies L.608/96, misure straordinarie per la promozione del lavoro
autonomo)
Cosa
offre la legge
Agevolazioni
finanziarie per l’investimento. Il finanziamento dell’investimento imprenditoriale (gli
investimenti sono finanziabili al 100%) non può superare i 50 milioni
di lire ed è erogato nel modo seguente:
- il 60% della quota, fino ad un massimo di 30
milioni, viene erogata a fondo perduto;
- il restante 40%, fino ad un massimo di 20
milioni, viene erogato in forma di prestito agevolato che deve
essere restituito, appunto con un tasso agevolato, in cinque anni.
Nel momento in cui
viene stipulato il contratto di agevolazione è possibile avere:
- un anticipo pari al 30% del totale dei
contributi;
- il restante 70% viene erogato in un'unica
soluzione a saldo, una volta completati gli investimenti.
Agevolazioni
finanziarie per la gestione. Viene erogato un contributo pari al 90% delle spese
affrontate durante il primo anno di attività. Si tratta di un
contributo a fondo perduto che non può superare i 10 milioni di lire
per le spese ammissibili effettivamente sostenute. E’ possibile
richiedere:
- un anticipo pari al 40% delle spese previste;
- il restante 60% dei contributi viene erogato a
saldo in seguito alla presentazione da parte del beneficiario della
documentazione giustificativa di spesa.
Agevolazioni
reali.
Oltre alle agevolazioni finanziarie vengono fornite delle agevolazioni
reali che consistono in un servizio gratuito di consulenza ed assistenza
tecnica da parte di un tutor specializzato per un periodo massimo di un
anno. Il tutoraggio si struttura in un'attività di assistenza nel campo
amministrativo-contabile, fiscale e legale nella fase di realizzazione
degli investimenti e di avvio dell’attività gestionale.
Iniziative
ammissibili
La normativa si
rivolge esclusivamente alla forma giuridica e organizzativa della ditta
individuale. Il Decreto del 28 maggio 2001 n. 295, che ha recepito le
direttive della legge n.144/99 sull’autoimprenditorialità, prevede
l’ampliamento del prestito d’onore anche a:
- le microimprese ovvero le società in nome
collettivo, le società semplici e le società in accomandita
semplice;
- le ditte individuali e le società che intendano
avviare un’attività nell’ambito del franchising in qualità di
affiliati.
Le iniziative
possono riguardare qualsiasi settore, le uniche limitazioni poste dalla
UE riguardano il settore della trasformazione e della
commercializzazione dei prodotti agricoli.
Requisiti
necessari per presentare la domanda
- maggiore età alla data di presentazione della
domanda;
- stato di disoccupazione o inoccupazione nei sei
mesi precedenti la presentazione della domanda;
- residenza alla data del 1° gennaio 2000 nei
territori di applicazione della normativa ovvero nelle regioni
d'Italia più svantaggiate dal punto di vista economico ed in quelle
che presentano evidenti squilibri tra domanda e offerta di lavoro.
Territori
di applicazione
(in cui è necessario essere residenti e ubicare l’iniziativa di
lavoro autonomo)
- Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria,
Sicilia e Sardegna (Ob.1)
- Comuni con rilevante squilibrio tra domanda e
offerta di lavoro (Decreto Ministeriale M.L.P.S del 14 marzo 1995)
- Comuni delle zone terremotate delle Marche e
dell’Umbria.
Informazioni
Chi desidera avere
maggiori informazioni e chiarimenti può rivolgersi:
- Sviluppo Italia
Via Calabria, 46
00187 Roma
tel. 06 421601 Fax: 06 42160975
- agli Uffici
Territoriali
- visitare il sito Internet: www.opportunitalia.it
- chiamare il numero verde 800-020044
(dal lun. al ven. ore 9/13)
Prestito
d'onore e lavori socialmente utili
Il Decreto
interministeriale del 21 maggio 1998 introduce una serie di misure
per favorire la ricollocazione lavorativa di coloro i quali sono
impegnati nei lavori socialmente utili.
In particolare, viene regolamentato l’accesso degli LSU alle
agevolazioni previste dal Prestito d’Onore attraverso un percorso ad
hoc.
L’obiettivo è quello di selezionare soggetti e idee in grado di avere
una buona riuscita al fine di promuovere lo sviluppo dell’autoimpiego.
Il compito di raccogliere, valutare, selezionare e agevolare le proposte
di lavoro autonomo presentate è stato affidato a Sviluppo Italia.
Beneficiari
Chi
ha partecipato a progetti di LSU di almeno 12 mesi entro il 31/12/97;
chi abbia maturato 12 mesi di attività LSU entro il 31/12/98 oppure
coloro che, già impegnati in progetti di lavori socialmente utili,
maturino entro l'anno 1999 almeno 12 mesi di permanenza nell'attività.
Requisito
necessario, indicato dalla legge 608/96, è l'esistenza dello stato di
disoccupazione o inoccupazione almeno nei sei mesi anteriori alla data
di presentazione della domanda.
Cosa
viene finanziato
Possono
essere realizzate iniziative di lavoro autonomo in qualsiasi settore con
investimento non superiore a 50 milioni più 10 per le spese di
gestione, finanziato al 100% (di cui 60% a fondo perduto e 40% con
prestito agevolato).
A
chi rivolgersi
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