MINISTERO DELL'INTERNO - DIREZIONE GENERALE AFFARI DEI CULTI
Servizio Affari dei Culti - Divisione Affari del Culto Cattolico
CIRCOLARE N. 91 DEL 01/01/1996
- Ai Sigg. PREFETTI DELLA REPUBBLICA
- Al Sig. COMMISSARIO DEL GOVERNO PER LA PROVINCIA DI TRENTO
- Al Sig. COMMISSARIO DEL GOVERNO PER LA PROVINCIA DI BOLZANO
- Al Sig. PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA
OGGETTO: Schema di perizia-tipo per l'acquisizione dei pareri da parte degli Uffici Tecnici Erariali.
Il regolamento di esecuzione della legge n. 222/85 approvato con D.P.R. 13 febbraio 1987 n. 33 all'art. 9 - relativamente alle autorizzazioni ad accettare donazioni o eredità, a conseguire legati nonché ad effettuare acquisti da parte degli enti ecclesiastici - prevede, come è noto, che nell'istruire le domande in base alle leggi civili "il Prefetto acquisisce ... il parere dei competenti Uffici Tecnici Erariali ...".
In ordine all'acquisizione di tali pareri nei termini stabiliti si sono verificati notevoli ritardi i cui riflessi - come è facile intuire - ricadono inevitabilmente sui tempi del procedimento autorizzatorio di specie.
Il rispetto ed il contenimento dell'elemento temporale nelle varie procedure, posto all'attenzione dalla legge 241/90, è stato da ultimo maggiormente avvertito, in considerazione del fatto che, in base a quanto disposto dal D.P.R. 9 maggio 1994 n. 407, è stato introdotto nel procedimento autorizzativo l'istituto del silenzio-assenso.
Tale situazione pone in evidenza la necessità di abbreviare, nei limiti del consentito, i tempi di tutte le varie fasi procedurali di cui, come già detto, le difficoltà nell'acquisizione dei pareri da parte degli Uffici Tecnici Erariali determinano un notevole rallentamento.
In tale ottica questa Direzione Generale ha concordato con i competenti Uffici Tecnici uno schema di perizia-tipo, che consente agli UU.TT.EE. una maggiore celerità nello espletamento degli incarichi loro affidati.
La perizia-tipo, nella quale sono individuati ed indicati tutti gli elementi tecnici necessari per determinare, secondo i criteri dettati dall'estimo ed in maniera più precisa, il valore degli immobili, costi- tuisce un elemento di base cui i tecnici di parte dovranno attenersi nella stesura delle relative perizie.
L'utilizzo di tale strumento potrà limitare il ricorso al consueto sopralluogo ed in ogni caso agevolerà il compito dell'Organo Tecnico nella esatta determinazione del valore dei cespiti.
Nel trasmettere copia della perizia, si prega di darne diffusione a tutti gli enti operanti nell'ambito della provincia, ai quali si dovrà far presente che per la più sollecita definizione delle istanze di autorizzazione l'uso di tale strumento si appalesa di grande utilità.
Inoltre si prega di informarne il Direttore dell'Ufficio Tecnico Erariale, affinché aderisca all'iniziativa e impartisca le opportune istruzioni ai funzionari dipendenti.
Di eventuali difficoltà o inconvenienti si gradirà avere cortesi notizie.
Firmato:
IL DIRETTORE GENERALE
MODELLO DI RELAZIONE DA ADOTTARE PER LE PERIZIE GIURATE
A) - FINALITÀ ED OGGETTO DELLA STIMA - Indicare il committente e lo scopo della stima; - Descrivere sommariamente l'immobile da valutare.
B) - NOTIZIE DI CARATTERE GENERALE - Descrivere la zona ove è situato l'immobile, con particolare riferimento alla sua ubicazione rispetto al centro abitato, ai collegamenti viari, ai mezzi di trasporto pubblici, alle infrastrutture sociali e commerciali, ecc...
C) - DESCRIZIONE DELL'IMMOBILE
C.1 - Per i terreni:
- Descriverli con riferimento agli elementi che li caratterizzano (edificabile, agricolo, configurazione planimetrica, andamento altimetrico, accessi, servitù, ecc...).
C.2 - Per i fabbricati:
- Descrivere le caratteristiche dello immobile nel suo insieme (tipo ed epoca di costruzione, struttura, forme architettoniche, impianti di dotazione, piani, numero e destinazione delle unità immobiliari di cui è composto, ecc...);
-Descrivere l'unità immobiliare oggetto della stima (ripartizione interna, rifiniture, dotazioni particolari, stato di manutenzione e conservazione, vincoli locativi, ecc...).
D) - CONSISTENZA DELL'IMMOBILE
D.1 - Per i terreni indicare:
- la superficie catastale;
- la superficie reale.
D.2 - Per i fabbricati indicare:
- la superficie coperta commerciale, distinta per unità immobiliare e per destinazione d'uso.
N.B. Per superficie coperta commerciale si intende quella calcolata al lordo dei muri d'ambito (1/2 per quelli di confine con altre unità e con i vani scala) e delle pareti divisorie interne ma al netto delle scale, degli ascensori, degli sbarchi ascensori, dei cavedi, dei locali tecnici, ecc...
E) - RIFERIMENTI CATASTALI
E.1 - Per i terreni indicare:
- foglio, eventuale allegato, particelle, superfici.
E.2 - Per i fabbricati indicare:
- foglio, particelle, subalterni, categoria, classe, consistenze (vani/mq./mc), rendita;
- eventuali denuncie di variazioni (protocollo, data di presentazione, motivo della variazione);
- dati relativi alle denuncie di accatastamento (in caso di immobili non censiti);
F) - ASPETTI URBANISTICI
F.1 - Per i terreni indicare:
- destinazione di P.R.G., con l'indicazione dell'indice di edificabilità territoriale e/o comprensoriale, tipologie previste,
- notizie in merito ad eventuali piani di zona, piani di lottizzazione ecc...;
- vincoli di qualsiasi natura.
F.2 - Per i fabbricati indicare:
- destinazione d'uso assentita;
- dati di riferimenti di eventuale condono edilizio.
G) - VALUTAZIONE
- Citare le ricerche di mercato effettuate ai fini della adozione dei parametri unitari;
- esporre i conteggi estimali;
- precisare se il valore peritato è riferito allo immobile "libero" o "occupato".
ALLEGATI:
- Planimetrie degli immobili, in scala opportuna, quotate (per i fabbricati) e firmate dal tecnico incaricato;
- Eventuali documenti e certificazioni connessi con la stima.
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