MINISTERO DELL'INTERNO - DIREZIONE GENERALE AFFARI DEI CULTI
Ufficio Coordinamento e Affari Generali
CIRCOLARE N. 84 DEL 07/08/1995
AL SIGNOR PREFETTO DI …..
OGGETTO: Fondo Edifici di Culto - Problematiche organizzative. Acquisizione elementi conoscitivi ai fini della predisposizione del programma annuale.
Com'è noto, l'art. 58 della legge 20 maggio 1985 n. 222, individua nella conservazione, restauro, tutela e valorizzazione degli edifici di culto - 337 chiese di eccezionale interesse storico ed artistico - l'attività principale se non esclusiva del Fondo Edifici di Culto.
All'appagamento delle finalità esposte, si provvede con le risorse ed i proventi scaturenti dal patrimonio fruttifero che consta di circa 1000 cespiti: l'esigua redditività di quest'ultimo ed il trascurabile impegno in termini di contribuzione da parte dello Stato non hanno, sinora, consentito la predisposizione e la realizzazione di un programma organico, di ampio respiro, articolato su tutto il territorio nazionale.
Da qui, la necessità di intraprendere nuove strategie che, nel dispiegarsi in particolari e significative iniziative - alcune sono in fase di elaborazione, altre in corso di avanzata realizzazione - conferiscano trasparenza, snellezza ed incisività alle procedure che presiedono alla materia in trattazione.
Siffatta impostazione, oltre a corrispondere ad un interesse di carattere generale, ha come obiettivo il "rafforzamento", per così dire, dei fini istituzionali del F.E.C., conseguente ad una auspicabile, maggiore produttività e redditività del patrimonio fruttifero, da perseguire anche attraverso una armoniosa sintesi dei vari momenti operativi in cui si compendia la relativa gestione.
In tale contesto, si colloca la necessità di poter disporre di un esaustivo e sempre aggiornato ventaglio conoscitivo in ordine agli interventi da effettuare sull'intero patrimonio del F.E.C. che funga da base propositiva al programma da elaborare e di cui agli artt. 14 e 16 del D.Lgv. 3 febbraio 1993, n. 29.
É, pertanto, indispensabile che la S.V. faccia pervenire con largo anticipo rispetto alla cadenza annuale e quindi non oltre il 30 settembre, puntuali riferimenti in ordine alla natura ed entità degli interventi da effettuare sui beni mobili (ad es. arredi sacri o quadri di particolare pregio), immobili, questi ultimi, produttivi e non, di proprietà del F.E.C. esistenti nella Provincia, graduati in termini di priorità, con previsione, altresì, anche di quelle opere più squisitamente di prevenzione (es: sistema di antifurto ed antincendio) volte, comunque, a salvaguardare il relativo patrimonio.
A tal fine, potrà essere esaminata la possibilità di far ricorso ad una conferenza di servizio contemplata all'art. 14 della legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni, con partecipazione dei rappresentanti degli enti pubblici preposti alle tematiche in argomento, fra cui, segnatamente, dirigenti o funzionari del Provveditorato alle OO.PP., delle Sovrintendenze per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici. Dall'elenco degli interventi e delle opere da proporre, vanno, naturalmente, espunti quelli che figurano nella pianificazione del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, tenuto conto della duplicazione di competenza esistente nella materia.
Tale aspetto, mentre, da un lato, evidenzia l'essenzialità del coinvolgimento dei rappresentanti delle Soprintendenze per i fini in rassegna, dall'altro, offre l'occasione per sottolineare che ogni singolo intervento dovrà essere corredato - questo adempimento, ovviamente, fa capo anche al Provveditorato alle OO.PP. in relazione alla "qualità" dell'immobile - dell'indicazione dell'onere finanziario, anche se in maniera presuntiva e sommaria.
L'acquisizione di quest'ultimo elemento si appalesa di fondamentale importanza in quanto, nel consentire "prima facie" la verifica della compatibilità dell'intervento proposto in relazione alla disponibilità dei mezzi finanziari destinati complessivamente allo scopo, ne predetermina l'inserimento nel programma, con conseguente "anticipata" partecipazione alla S.V., soprattutto al fine del tempestivo perfezionamento dei procedimenti in precedenza avviati.
Si resta in attesa di cortese, puntuale riscontro.
Firmato: IL DIRETTORE GENERALE
(De Feis)
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