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foto di un matrimonio

                    Storia della mia 2cv

La mia 2cv è nata nel 1986 abbastanza giovane rispetto a tante altre. La comprammo perchè serviva un'auto a mia madre. Grande internamente, comoda per quattro persone, ma piccola di cilindrata che consumasse poco, che pagassimo poco di assicurazione, di bollo e che fosse facile da riparare. Mio padre ha vissuto per un certo periodo in Francia e se ne innamorò quando vide come era semplice. Così comprammo questa seminuova. Siamo andati ovunque. In montagna, a mare, ed un viaggio in Inghilterra nel 1988, 4 persone più bagagli. Mai una rottura. Abbiamo cambiato la frizione intorno ai 90000km. Qualche piccolo incidente, mai nulla di serio. Manutenzione ordinaria regolare. Dal 2000 fino al 2003 mi ha portato tutti i giorni all'università facendo 70km al giorno più gli extra sabato e domenica. Qualche volta ho fatto anche 300km in una giornata!Con gli amici. Non mi hai mai lasciato a piedi, anche se ci ha provato qualche volta. Sono sempre riuscito a tornare a casa. Più di una volta senza batteria(o si era scaricata oppure l'alternatore non ricaricava). Una volta senza filtro dell'aria. In autostrada si è rotto il tubo che collega il filtro dell'aria al carburatore, facendo cadere dei pezzi di gomma all'interno del carburatore. Così ho tolto il tubo ed eliminando il filtro dell'aria. Non vi dico quanta potenza guadagna!In accelerazione ho tenuto testa ad un Bmw!Soltanto che quando lui ha messo la terza io avevo raggiunto la mia massima velocità!!!All' università tutti mi conoscevano come il ragazzo con la Charleston. Così quest'auto è divenuta parte di me una passione ed un amore. Era prima di mia madre l' ha usata per dodici anni. Poi l' ha lasciata in eredità a me quando se ne andata. Quando seppi che facevano il raduno mondiale non potevano mantenermi. Bisognava assolutamente parteciparvi. Un anno prima iniziai i preparativi. Dovevo andarci assolutamente. Metti i soldi da parte. Inizia a comprare il necessario per il viaggio. I giorni precedenti alla partenza mi dedicai solo a lei. Revisione motore. Lucidata generale. Era perfetta. La minacciai che se non mi avrebbe portato al raduno l'avrei fatta pezzo pezzo. Mattina della partenza si va. Prendo l'autostrada ed inizia l'avventura. Verso Latina noto che l'alternatore non carica più. Non mi preoccupo più di tanto. Penso:"sono le spazzole consumate o la cinghia che si è allentata. O tutta il necessario per la riparazione, il primo autogrill faccio sosta, mi riposo e riparo". Non ci sono arrivato all'autogrill. Una fumata bluastra ma avvertiva che il motore era andato. Cosa era successo?? Porto l'auto a casa perchè pensavo non ci fosse più speranza bisognava cambiare il motore. Per curiosità metto in moto. Il motore parte. Non ho bestemmiato perchè sono cattolico praticante, ma avrei voluto iniziare!!Noto però che la ventola non gira. Sfiga delle sfighe si era rotto il supporto della ventola sull'albero motore e ciò impediva il raffreddamento. Domanda:"Ma come si è rotto?". La ventola era leggermente fuori-centrata, tesando troppo la cinghia dell'alternatore ne ho determinato la rottura.Ora domando a tutti i 2cavallisti del mondo:"Quanti di voi hanno rotto la ventola di raffreddamento della vostra 2cv??". 

Comunque il raduno era saltato. Mi riprendo dallo choc. In garage avevo un motore 2cv precedentemente comprato perchè sapevamo che questo non sarebbe durato a lungo(speravo almeno di più!). Così inizio la sostituzione del motore. Una volta tolto mi accorgo che c'è della ruggine passante proprio dietro il cambio. Controllo lo chassy sotto ed anche li la situazione non è rosea. Allora passiamo all'azione smontiamo tutto. Ho iniziato circa ad ottobre 2003.(Nel frattempo sono partito anche militare 19 agosto 2003). Quando scrivo questa pagina è il 29 marzo 2005. Ho lavorato quasi tutti i sabati e le domeniche festività comprese. Spero di finire per maggio.

Il lavoro che ho svolto non l' ho fatto solo per l'amore che ho per le auto d'epoca, ma perchè quell'auto è stata prima di mia madre (che ora non c'è più) ed è a lei che dedico tutto il lavoro svolto.