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Geom. Michele Scalici

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 Relazione CTU

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Informazioni, leggi di proroga, ecc.

Relazione

La preparazione della Consulenza Tecnica è l’atto più importante e delicato di tutto l’iter dell’attività peritale, poiché è il documento di comunicazione con il quale il giudice, dovrà, eventualmente, emettere la sentenza.

E’ fondamentale che il consulente, quindi, inserisca nella C.T.U. tutte le informazione richieste con il quesito e le completi con altre ritenute necessarie al fine di avere un giudizio conclusivo esaustivo e qualitativo sui problemi di cui è causa.

Indicazioni Relazione

Ogni Consulente imposterà la relazione tecnica secondo schemi e criteri che ritiene più opportune e ne migliorerà gli stessi con l’esperienza.

Nel presente vengono fornite delle indicazioni su come organizzare i paragrafi ed i contenuti.

E’ lapalissiana che l’impostazione qui illustrata è una delle possibili; tale costituisce solamente un suggerimento ed una traccia al quale ogni Consulente può apportare le varianti che ritiene più opportuno.

Nella prima pagina si dovranno riportare tutti i dati inerenti la controversia onde individuare la causa con il numero e l’anno, il nome del Giudice Istruttore, la Parte attrice e la Parte convenuta.

Si riporterà anche il nome del C.T.U. con data di incarico ed il relativo quesito, nonché il tempo concesso, ed eventualmente prorogato, per l’espletamento del mandato.

Si inizierà la relazione dando dapprima notizia, in modo riassuntivo e cronologico delle operazioni riportate nel verbale, anche se alcuni la pensano diversamente, tale introduzione succinta dei lavori eseguiti, evita la lettura completa dei verbali stessi, dando invece un quadro completo dell’attività svolta, che altrimenti pochi consulterebbero.

E’ palese che nella premessa non dovranno essere riportati pareri tecnici conclusivi poiché gli stessi saranno riportati in appositi capitoli finali.

Verrà eseguito un capitolo di introduzione onde individuare in modo schematico l’ubicazione dei beni.

Successivamente è opportuno riportare, a parere del sottoscritto, sempre un capitolo sui dati catastali dei beni di cui è vertenza, anche quando il quesito verte su problematiche che non interessano l’individuazione, poiché tale trattazione ne favorisce l’esatta individuazione del bene oggetto di controversia.

Si passerà così a sviluppare la trattazione del quesito eseguendone eventualmente una suddivisione in paragrafi per meglio descrivere e rispondere alla problematica richiesta.

Una volta risposto ai quesiti, o all’interno degli stessi, si passeranno in rassegna le eventuali memorie presentate da Tecnici di Parte, con eventuali pareri sui punti trattati dagli stessi, nonché richiamando e rispondendo anche, nella sola problematica tecnica, circa i contenuti dei fascicoli dei Legali.

Infine si procederà ad inserire un capitolo sulle conclusioni, riportando, in modo succintamente, le risposte al quesito.

Si completa la relazione con gli allegati (copia documenti acquisiti nel corso delle operazioni, ecc.) e le appendici, sviluppati dal C.T.U. (fotografie, grafici, verbali delle operazioni peritali, tabelle esplicative, planimetrie, ecc.).

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