La
rivoluzione nei trasporti/Nuove speranze per la ferrovia per la metropolitana di
superficie Ascoli-P.S.Elpidio
Entroterra,
arriva il bus a chiamata
Il
servizio diventerà più flessibile e permetterà di eliminare gli sprechi
di RENATO PIERANTOZZI
Niente più attese alla fermata ed orari rigidi. Arriva il taxi bus che sarà
possibile chiamare direttamente da casa. Il nuovo servizio sarà disponibile per
coloro che risiedono nelle zone "a domanda debole" del territorio come
ad esempio la fascia montana esclusa dalle grandi linee direttrici della costa e
dell’entroterra. E’ questa la novità principale emersa ieri pomeriggio nel
corso del seminario «Mobilità e territorio» organizzato dalla Provincia di
Ascoli a Palazzo San Filippo. I tecnici provinciali del settore mobilità hanno
provveduto anche a monitorare tutta la mobilità picena. Il servizio di
trasporto locale è utilizzato per lo più da studenti ( 85% del totale) che
ogni giorno si recano a scuola. Ma non mancano anche lavoratori pendolari e
pensionati. Per un totale di 73 tratte extra urbane. E ben 1.608 corse
programmate. Ogni anno vengono percorsi quasi sette milioni di km. Nel corso del
seminario, poi, è stata presentata anche la prima parte del nuovo piano
provinciale dei trasporti. In attesa della stesura definitiva prevista per i
prossimi mesi. Presenti all’incontro anche i dirigenti del settore mobilità
della Provincia di Rieti. Dall’ aprile 2002, infatti, le Province sono
subentrate alla Regione Marche come soggetto regolatore del trasporto pubblico
locale e nella gestione dei contratti di servizio in ambito extra urbano.
Assumendo tra le altre cose le funzioni di ripartizione delle risorse
finanziarie per i servizi di linea urbana e il controllo della sicurezza e della
regolarità del servizio. «Il servizio locale è migliorato nel corso degli
anni - ha detto il presidente della Provincia Pietro Colonnella -. Abbiamo
acquisito alcune migliaia di km in più riequilibrando così il divario con le
altre zone della Regione. E adesso è necessario che la Regione tenga in debita
considerazione anche la metropolitana di superficie Ascoli-Porto S. Elpidio. Che
deve essere inserita nell’intesa quadro tra Governo e Regione prevista nei
prossimi mesi». Alla luce delle nuove disposizioni il Piceno è stato suddiviso
dalla Regione in due “bacini di traffico" denominati "Ap 1" (
comuni del fermano) e "Ap 2" in cui sono compresi i centri
dell’ascolano. Tra gli obiettvi del nuovo piano dei trasporti si può
evidenziare anche la programmazione dei servizi senza più sovrapposizioni di
vettori nella stessa zona. Saranno poi eliminate le barriere architettoniche per
i soggetti disabili. Un’attenzione particolare sarà poi riservata
all’individuazione di nuovi servizi di trasporto a chiamata. «Dobbiamo
giungere alla redazione del piano di bacino attraverso lo strumento della
concertazione - ha commentato l’assessore provinciale ai trasporti Paola
Armellini - monitorando e prendendo atto delle istanze di tutti coloro che ogni
giorno utilizzano il trasporto pubblico locale. Come Provincia - continua
l’assessore - abbiamo individuato la ferrovia quale asse portante della
mobilità locale lungo la direttrice adriatica con un interesse particolare per
la futura realizzazione della metropolitana di superficie Ascoli - Porto S.
Elpidio». A che punto è l’iter per la realizzazione? «Dai Prusst
arriveranno i fondi per la progettazione della nuova linea - assicura
l’assessore Armellini - La Provincia ha poi integrato la somma a disposizione
permettendo la progettazione fino a Porto S. Elpidio e non più fino a Marina di
Massignano. Adesso bisogna attendere il finanziamento del Ministero - continua
l’assessore - Intanto mi sono attivata in Regione affinché si proceda alla
completa elettrificazione della linea Ascoli - Porto d’Ascoli sfruttando le
opportunità della legge 46 del 1992. Solo in questo modo si può rilanciare
definitivamente questa linea ferroviaria scongiurando i tagli alle corse».