Venerdi 7 Febbraio 2003

La rivoluzione nei trasporti/Nuove speranze per la ferrovia per la metropolitana di superficie Ascoli-P.S.Elpidio
Entroterra, arriva il bus a chiamata
Il servizio diventerà più flessibile e permetterà di eliminare gli sprechi

di RENATO PIERANTOZZI

Niente più attese alla fermata ed orari rigidi. Arriva il taxi bus che sarà possibile chiamare direttamente da casa. Il nuovo servizio sarà disponibile per coloro che risiedono nelle zone "a domanda debole" del territorio come ad esempio la fascia montana esclusa dalle grandi linee direttrici della costa e dell’entroterra. E’ questa la novità principale emersa ieri pomeriggio nel corso del seminario «Mobilità e territorio» organizzato dalla Provincia di Ascoli a Palazzo San Filippo. I tecnici provinciali del settore mobilità hanno provveduto anche a monitorare tutta la mobilità picena. Il servizio di trasporto locale è utilizzato per lo più da studenti ( 85% del totale) che ogni giorno si recano a scuola. Ma non mancano anche lavoratori pendolari e pensionati. Per un totale di 73 tratte extra urbane. E ben 1.608 corse programmate. Ogni anno vengono percorsi quasi sette milioni di km. Nel corso del seminario, poi, è stata presentata anche la prima parte del nuovo piano provinciale dei trasporti. In attesa della stesura definitiva prevista per i prossimi mesi. Presenti all’incontro anche i dirigenti del settore mobilità della Provincia di Rieti. Dall’ aprile 2002, infatti, le Province sono subentrate alla Regione Marche come soggetto regolatore del trasporto pubblico locale e nella gestione dei contratti di servizio in ambito extra urbano. Assumendo tra le altre cose le funzioni di ripartizione delle risorse finanziarie per i servizi di linea urbana e il controllo della sicurezza e della regolarità del servizio. «Il servizio locale è migliorato nel corso degli anni - ha detto il presidente della Provincia Pietro Colonnella -. Abbiamo acquisito alcune migliaia di km in più riequilibrando così il divario con le altre zone della Regione. E adesso è necessario che la Regione tenga in debita considerazione anche la metropolitana di superficie Ascoli-Porto S. Elpidio. Che deve essere inserita nell’intesa quadro tra Governo e Regione prevista nei prossimi mesi». Alla luce delle nuove disposizioni il Piceno è stato suddiviso dalla Regione in due “bacini di traffico" denominati "Ap 1" ( comuni del fermano) e "Ap 2" in cui sono compresi i centri dell’ascolano. Tra gli obiettvi del nuovo piano dei trasporti si può evidenziare anche la programmazione dei servizi senza più sovrapposizioni di vettori nella stessa zona. Saranno poi eliminate le barriere architettoniche per i soggetti disabili. Un’attenzione particolare sarà poi riservata all’individuazione di nuovi servizi di trasporto a chiamata. «Dobbiamo giungere alla redazione del piano di bacino attraverso lo strumento della concertazione - ha commentato l’assessore provinciale ai trasporti Paola Armellini - monitorando e prendendo atto delle istanze di tutti coloro che ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico locale. Come Provincia - continua l’assessore - abbiamo individuato la ferrovia quale asse portante della mobilità locale lungo la direttrice adriatica con un interesse particolare per la futura realizzazione della metropolitana di superficie Ascoli - Porto S. Elpidio». A che punto è l’iter per la realizzazione? «Dai Prusst arriveranno i fondi per la progettazione della nuova linea - assicura l’assessore Armellini - La Provincia ha poi integrato la somma a disposizione permettendo la progettazione fino a Porto S. Elpidio e non più fino a Marina di Massignano. Adesso bisogna attendere il finanziamento del Ministero - continua l’assessore - Intanto mi sono attivata in Regione affinché si proceda alla completa elettrificazione della linea Ascoli - Porto d’Ascoli sfruttando le opportunità della legge 46 del 1992. Solo in questo modo si può rilanciare definitivamente questa linea ferroviaria scongiurando i tagli alle corse».