Sabato 8 Febbraio 2003

I tassisti abusivi,
emergenza cittadina

Il problema dei tassisti abusivi all’aeroporto di Fiumicino e alla Stazione Termini è diventato “emergenza criminalità". Lo ha ammesso anche il sindaco Veltroni che ieri ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto di Roma Emilio Del Mese e per conoscenza al suo collega di Fiumicino Giancarlo Bozzetto: «Mi permetto di sottolineare alla sua attenzione il problema della diffusione dell’abusivismo nel settore del trasporto», inizia la lettera.
A suggerirla è stato forse l’ultimo episodio, un attentato incendiario che solo per un caso non ha fatto altri danni al di fuori di un’intercapedine bruciata. «In questa realtà - continua il sindaco - si assiste alla presenza di autovetture, prive di requisiti per esercitare il servizio, che genera problemi di vario tipo e forme di concorrenza sleali a danno dei tanti conducenti titolari di regolari licenze di servizio pubblico su strada e creando, in ultima analisi disagi pesanti agli stessi cittadini». E Veltroni conclude chiedendo l’attenzione del prefetto e assicurando la collaborazione della Polizia municipale.
La lettera è datata 7 febbraio. Ma il fenomeno non è purtroppo di ieri. Anzi è antico, ben noto. Lo sa bene chi arriva all’aeroporto dopo le 23 e in alcuni giorni è costretto a lunghissime attese durante le quali si viene avvicinati dai più loschi individui. Come nelle repubbliche delle banane, nei paesi esotici o all’Est si assiste a questo punto a pittoresche trattative o peggio a litigi e minacce. Fino alle molotov del 30 gennaio scorso esplose in segno di “avvertimento" contro il settore della vigilanza e sicurezza.
La guerra che si è scatenata allo scalo romano e alla Stazione Termini segna forse la fine di una tregua armata tra tassisti legali e illegali. Di certo rappresenta però la causa e l’effetto di un male che si trascina: un servizio, che pure sarebbe prezioso, lasciato a metà. Ci sono città baciate dalla fortuna dove prendere un taxi è una cosa normale, dove le corse costano meno e sono a prezzi abbordabili. Dove l’auto bianca si è rivelata un prezioso strumento, un alleato nel battaglia quotidiana contro il traffico. Perché questo a Roma non è possibile? Perché da noi il taxi o è introvabile o è fermo per ore in attesa di clienti? Una scena quasi consueta. Tranne all’aeroporto e a partire da una certa ora.

C.Mar.