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Sembrano normali passanti. Oppure due turiste che ammirano i monumenti
della città eterna. Invece, quando il momento è opportuno, entrano in
azione con modi gentili anche se inflessibili. Mostrano il tesserino
”Polizia di Stato” e castigano i tassisti abusivi.
Sono gli ispettori Laura Andrilli e Annamaria Astarita in forze presso
la Divisione Anticrimine della Questura. Fanno parte della ”Task
Force” voluta dal questore Nicola Cavaliere per contrastare il
fenomeno dei tassisti abusivi. Per questo le due poliziotte agiscono
rigorosamente in borghese. Sfruttando l’”effetto sorpresa”
bloccano gli abusivi senza che possano sospettare di nulla mentre sono
in piena attività illegale. In una settimana le due donne poliziotto
hanno tolto la carta di circolazione a dieci finti tassisti e
sequestrato due auto non in regola per il servizio Noleggio con
Conducente. In pratica hanno ”colpito” tutte le volte che sono
uscite per servizio. Nei giorni scorsi un’altra ventina di conducenti
illegali erano stati individuati da altri agenti. L’incarico di
formare la ”Task Force” lo ha avuto il dottor Felice Addonizio,
direttore della Divisione Anticrimine. Il dirigente ha creato 9
equipaggi formati da due poliziotti ciascuno con il compito di
controllare notte e giorno il fenomeno dell’abusivismo su quattro
ruote.
«Sicuramente il fatto di essere donne ci agevola - commenta
l’ispettore Laura Andrilli -. Forse, i nostri colleghi fanno più
fatica a passare inosservati anche se agiscono in borghese. In genere i
tassisti abusivi, proprio per l’attività che svolgono, fanno
attenzione ad eventuali controlli delle forze dell’ordine. E’ chiaro
che due donne danno meno nell’occhio». In poco tempo, hanno spaziato
dalla stazione Termini a quella Tiburtina, hanno controllato davanti gli
alberghi dell’Eur fino a quelli del centro storico. Si sono
”appostate” a piazza di Spagna e al Colosseo. «C’è capitato -
racconta l’ispettore Annamaria Astarita - di vedere un sacerdote
truffato da un abusivo. Il religioso di nazionalità russa non sapeva
proprio dell’esistenza del fenomeno e quindi è salito sua una vecchia
Fiat Uno di un abusivo. Quando ha capito che eravamo della polizia ci ha
ringraziato». Una coppia di Bolzano ha pagato 70 euro per arrivare dal
centro all’Eur. «Ci siamo accorte - spiegano le poliziotte - che
l’abusivo aveva portato marito e moglie all’Eur partendo dal centro
arrivando alla stazione Tiburtina, una sorta di ”dirottamento” per
poi alzare il prezzo della corsa».
«E’ importante che i cittadini sappiano - precisano le poliziotte -
che non devono assolutamente salire su un ”taxi”
che non abbia i colori d’istituto e cioè di colore bianco, con
l’esposizione delle scritte ”taxi”,
la sigla e il numero dell’auto».
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