Sabato 28 Giugno 2003
Il governo vara le modifiche al codice della strada. Nuovi limiti di velocità: su alcune autostrade si potrà andare anche a 150 all’ora
Patente a punti: da lunedì si rischia
Dure sanzioni per gli indisciplinati. Dal 2004 patentino per il motorino anche a scuola

di FRANCESCA NUNBERG


ROMA - Caro automobilista ti scrivo, e non saranno missive d’amore. Partiranno da Pietralata, dal Ced dell’Anagrafe dei patentati, le lettere che il ministero delle Infrastrutture ci spedirà graziosamente a casa per comunicarci quanti punti sono stati scalati dalla nostra patente per quel sorpasso azzardato, quel giallo diventato rosso, e via a seguire troppe birre, cellulare all’orecchio, acceleratore a tavoletta. Da lunedì saranno guai, o forse sarà la nostra salvezza: entra in vigore il decreto legge d’urgenza sulle norme del codice della strada, approvato ieri dal Consiglio dei ministri su proposta del responsabile delle Infrastrutture e Trsporti Pietro Lunardi. Ecco come cambiano le regole per macchine, motorini, camion e “spensierate” city-car.
Patente a punti. La regola sarà la sottrazione: si parte tutti da 20, ai quali vanno scalati i punti corrispondenti alle varie infrazioni. Meno 10 per chi guida in stato di ebbrezza, viaggia nella corsia d’emergenza, scappa dopo un incidente; meno 5 per il rosso o la precedenza mancata; meno 4 per l’uso del cellulare; meno 3 per le cinture slacciate, meno 1 per chi segnala coi fari la presenza della polizia, eccetera. Per i neopatentati (e si resta tali per cinque anni) i punteggi raddoppiano. Comunque, prima di ritrovarsi a secco si possono “riguadagnare” 6 punti seguendo corsi di aggiornamento; azzerato il bonus, c’è il ritiro della patente.
Positivo il giudizio di Claudio Gatti, direttore della Polstrada: «La patente a punti - dice - responsabilizza l’utente inducendo un cambiamento di condotta, una presa di coscienza delle regole». Mentre «il giro di vite nei confronti di chi guida con alcol o droga in corpo consente a noi di fare controlli più efficaci. Fino ad oggi, per esempio, mancava il decreto che disciplina le procedure di accertamento sui sospetti di guida sotto effetto di stupefacenti. Una lacuna che portava a non superare i 1.300 controlli l'anno. Ora, invece, possiamo fare un esame della saliva che consente un accertamento rapido».
Fari accesi e luci d’emergenza. Non solo su autostrade e strade extraurbane principali: basta uscire dai centri abitati per far scattare l’obbligo degli anabbaglianti accesi anche di giorno, mentre in città diventano facoltativi. «Abbiamo verificato che i fari accesi aumentano sensibilmente la percezione dell'altro mezzo, sia che preceda o che sopraggiunga», ha spiegato Lunardi. L’automobilista in panne, invece, quando scende dovrà utilizzare una pila, un collare o una fascia riflettente; dal decreto sono scomparsi i giubbotti catarifrangenti previsti nella prima bozza.
Patentino per i motorini. Non subito, ma dal primo luglio 2004, i minorenni alla guida di ciclomotori inferiori a 50 cc e city-car dovranno prendere il patentino. Per i maggiorenni l’obbligo è rinviato alla riforma generale del codice della strada. I ragazzi potranno averlo gratis a scuola (il 7,5% dei proventi delle multe andrà al ministero dell’Istruzione per i corsi di educazione stradale) oppure a pagamento nelle autoscuole. Sui cinquantini si potrà andare anche in due, se omologati a livello europeo e se il guidatore è maggiorenne.
Targhe personalizzate. In California ci scrivono il nome della fidanzata o la data di nascita del figlio, adesso potremo farlo anche noi: pagando una cifra ancora da definire, avremo una targa personalizzata con una composizione alfa-numerica a piacere.
Limiti di velocità. Invocati da molti, paventati dai più, i 150 km orari in autostrada diventano realtà: saranno le società di gestione a decidere dove alzare il limite, e comunque solo nei tratti a tre corsie. In caso di nebbia, pioggia o neve, il limite scenderà invece a 110. E la corsia di destra delle autostrade non sarà più destinata solo ai veicoli lenti, ma al traffico normale. Attualmente la corsia centrale «è occupata dagli automobilisti che non sanno guidare» ha detto Lunardi, rallentando così il flusso. Contro la modifica dei 150, l’ex ministro e ora parlamentare europeo Enrico Ferri: «I 150 sono l’eccezione a rischio - dice - i 130 la regola, i 110 la garanzia per non morire “da pirla”». E Legambiente cita i risultati di un test effettuato l’11 giugno: una macchina fissa sui 140 nel tragitto Roma-Milano è stata superata da 468 auto, superandone 96. Morale: solo il 17% dei veicoli rispettava i limiti.
Autotrasporto. Raddoppiano da 32 a 64 euro le sanzioni per i conducenti di camion e tir che non osservano i periodi di riposo; si arriva fino alla revoca della patente per chi modifica il contachilometri, guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Per i tir stranieri entrano in scena cauzione e fermo amministrativo del mezzo. E buon viaggio a tutti.