Nei
primi nove mesi del 2002 su 1.154 automobili, 310 non avevano alcun permesso e
per 572 deve essere fatta ancora un’istruttoria
Noleggi
con autista, scatta l’inchiesta
La Cgil: «Sono
900 le licenze concesse dal Comune ma le vetture sono almeno 2.500»
di BEATRICE PICCHI
Fotografati, schedati e di conseguenza multati. Perché questo i varchi
elettronici hanno fatto a centinaia di noleggiatori con conducente che sono
entrati senza autorizzazione all’interno della Ztl. Tra 1.154 auto che hanno
superato “la telecamera del grande fratello" 310 non hanno richiesto
alcun permesso, mentre su altre 572 auto deve essere fatta ancora
un’istruttoria. Insomma i noleggiatori in regola - quelli entrati dopo
preventiva richiesta alla Sta - sono soltanto una minima parte: 272.
Un fenomeno che i tassisti di Roma vanno denunciando da tempo. Le difficoltà
legate all’abusivismo sono state affrontate ripetutamente anche nell’ultimo
protocollo d’intesa, quello datato 17 ottobre 2001. In quelle sette, otto
pagine la categoria pose l’attenzione su una serie di questioni, molte delle
quali, dicono, rimaste tuttora insolute, come i telefoni ai parcheggi, la
sistemazione delle piazzole di sosta, l’aumento e il controllo delle corsie
preferenziali, (un esempio per tutti: quella di via Veneto).
I dati, richiesti alla Sta dall’assessorato alla Mobilità, si riferiscono ai
primi nove mesi dell’anno scorso. L’assessore ha sollecitato a 347 comuni
italiani informazioni sulla provenienza delle licenze con conducente, la data
del rilascio, (160 amministrazioni non hanno ancora risposto). «La fotografia
scattata dal sistema elettronico riconosce il valore l’importanza di un
controllo continuo della Ztl - sostiene l’assessore capitolino Mario Di Carlo
che la prima settimana di febbraio incontrerà di nuovo i tassisti - in queste
situazione, però, ci dovrebbe essere un elenco unico, una sorta di albo, di
tutti i noleggiatori con conducente. Da consultare ogni volta, per verificare e
intervenire».
Tutto vero, ripete chi per strada lavora giorno e notte e deve vedersela con
abusivi e irregolari. «Il Comune ha rilasciato 900 licenze NCC, ma in città ne
circolano almeno 2.500», spiega Nicola Di Giacobbe, rappresentante Cgil. Come
quell’autista calabrese e un altro sardo arrivati in città per accompagnare
uomini d’affari che poi sono rimasti per giorni e giorni a lavorare con
turisti, alberghi, ristoranti, «senza tassametro, con tariffe volanti, senza
che nessuno li fermasse...». O come alcune licenze dove non è stato
riscontrato neppure il comune di provenienza.
Intato è stato pubblicato il bando per il numero “a chiamata
sequenziale": quando si telefonerà da una piazzola per avere un taxi
dapprima risponderà la sosta più vicina e via via quella sempre più distante.
E’ questo uno di quegli argomenti poco cari alla categoria, in particolar modo
alle centrali radiotaxi. «Se il progetto rispetta il protocollo e
l’installazione dei telefoni, noi saremo i primi a essere soddisfatti. Basta
che qualcosa si muova». E a proposito delle trecento licenze richieste dal
Comune, la Cgil chiede che «vengano riconosciute ruolo, qualifica e precariato
dei sostituti alla guida dei taxi: molti di loro aspettano la licenza da anni».