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ROMA - Per un quarto di secolo ha contribuito a risolvere in via
amichevole, si fa per dire, le constatazioni di incidenti. Ma ora il
vecchio Cid, dal ’77 spiegazzato nel cruscotto di milioni e milioni di
italiani, va in pensione: dal primo luglio arriva il nuovo modulo,
voluto dall’Unione Europea. Due pagine invece di una, conterrà anche
informazioni sui testimoni e sugli eventuali feriti e avrà uno spazio
per inserire le e-mail e i codici fiscali dei danneggiati. Cosa che,
come spiegano all’Ania, l’associazione delle compagnie, servirà al
alimentare la banca dati antifrode creata dall’Isvap. L’Autorità
utilizza infatti il codice fiscale come elemento di identificazione per
risalire al sinistro e al profilo dell’assicurato. Comunque, non c’è
fretta: il nuovo Cid europeo sarà distribuito al momento del rinnovo
della polizza dalle agenzie assicurative, che però continueranno ad
accettare il vecchio modulo fino a esaurimento.
Novità per le assicurazioni arriveranno anche dal nuovo codice della
strada. Secondo il ministro Marzano, il decreto legge appena approvato
«avrà effetti indiretti sul grado di sinistrosità, e quindi anche
sulle tariffe Rc auto». Come dire, se gli incidenti diminuiranno, anche
le polizze dovrebbero fare lo stesso. E il ministero delle
Infrastrutture sarebbe già intervenuto presso l’Ania per richiedere
tariffe assicurative migliori per gli automobilisti “virtuosi”,
coloro cioè che non subiscono decurtazioni nella patente
a punti.
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