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L’associazione albergatori di Ancona della Confcommercio non
condivide «le critiche mosse dal neo divo Paolo Brosio contro
l’inefficienza degli hotel del capoluogo solo perché ha avuto la
sventura di capitare in un albergo cittadino con l’impianto di
climatizzazione in tilt, verosimilmente per un improvviso black out o più
semplicemente per un momentaneo guasto all’impianto». Tra il seccato
e il sarcastico, gli hotel di Ancona spediscono al mittente - al neo
divo Paolo Brosio - le critiche sul servizio offerto dalle strutture
alberghiere di Ancona. «Come se non bastasse - afferma Claudio
Bartozzi, presidente dell’associazione - il gradito ospite ha avuto di
che lamentarsi per poi sfogarsi con i giornali, per essere capitato in
un albergo senza ristorante annesso. Sentiamo il dovere di precisare che
Ancona può contare su un adeguato e confortevole numero di alberghi,
con servizi altamente efficienti gestiti da personale di elevata
professionalità. Il signor Brosio, possiamo documentarlo, è il primo
ospite della nostra città ad avere elevato così clamorose proteste e
questo non gli dà tuttavia il diritto di classificare Ancona Una
città disastro ». E ancora: «Vorremmo inoltre informare l’ex
giornalista, oggi conduttore, che gli alberghi “commerciali“ in
Italia hanno abolito o stanno abolendo il servizio di ristorante annesso
alla struttura ed Ancona è dotata di strutture ricettive la cui attività
è principalmente votata al turismo d’affari. Dove invece non possiamo
dare torto al Signor Brosio - puntualizza Bartozzi - è l’appunto
mosso alla carenza del servizio taxi
ad Ancona. Carenza che più volte gli albergatori della città hanno
lamentato sollecitando un potenziamento e l’istituzione, così come in
tutte le città d’Italia, del servizio di radiotaxi.
Anche l’assenza del servizio portabagagli, a sua volta criticato, è
causato ahimè dal ridimensionamento dei servizi perseguito da
Trenitalia al fine di portare a pareggio il bilancio dell’azienda».
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