Mercoledi 28 Maggio 2003
Stanchi di trovare occupati i posti riservati, un gruppo di disabili ha preparato un dossier
Con la macchina fotografica a caccia degli abusivi della sosta

di RENZO BERTI


Hanno alzato la voce, ma sinora nessuno li ha ascoltati. Così, i disabili che espongono il contrassegno per la sosta, hanno deciso di tutelarsi da soli armandosi di macchina fotografica per "pizzicare" chi parcheggia abusivamente negli spazi loro riservati. «Non se ne può più. In via Cerquiglia ci sono due posti e, sistematicamente, vengono occupati da chi non ha alcun titolo per sostare. Così, spesso e volentieri dobbiamo girovagare in Piazza Garibaldi o lungo via Cacciatori delle Alpi», accusa Eugenio Santirosi. Che ha preparato un corposo dossier fotografico da inviare al comandante dei vigili urbani, al sindaco ed anche al prefetto. Una serie di scatti che testimoniano come l'abuso di occupare i parcheggi destinati ai disabili sia duro da estirpare.

E non solo nella zona compresa tra viale Trento e Trieste e Piazza Garibaldi, ma anche in via Loreto, nonchè nel cuore del centro storico. Tra via Filitteria, via Tobagi e Piazza Pianciani vi sono otto posti auto riservati agli invalidi, ma spesso e volentieri, una buona metà vengono occupati abusivamente. Per non parlare, poi, di quanto avviene in Piazza della Libertà. «Tra poco non si potrà più neppure ritirare la pensione all'ufficio postale, visto che i posti auto sono soltanto tre e tutti vengono occupati dai dipendenti degli uffici pubblici che si trovano nelle vicinanze. E'pur vero che si tratta di invalidi, ma chi come il sottoscritto non può camminare a piedi per più di cinquanta metri, dovrebbe chiamare un taxi per spostarsi da piazza Carducci?», si domanda Luciano Evangelisti.

Secondo il comandante della polizia municipale, comunque, il problema non dipende certo dal numero inadeguato di posti contrassegnati dalle strisce gialle. «Gli spazi di sosta per gli invalidi sono sufficienti se rapportati al numero di autorizzazioni rilasciate dalla Asl, che approssimativamente sono oltre quattrocento. Abbiamo comunque effettuato una ricognizione dettagliata di tutti i posti per verificare dove ci sono carenze», spiega il colonnello Pierluigi Angelini. Che aggiunge: «Quanto agli abusi possiamo dire che la nostra azione di prevenzione si sta facendo sempre più incisiva. Prova ne sia che abbiamo già ritirato una decina di permessi a chi circolava senza trasportare un invalido a bordo della vettura. Per quello che concerne i controlli sugli "abusivi" della sosta, i nostri agenti hanno sempre usato la massima severità con chi occupa gli spazi riservati. E può testimoniarlo l'aumento delle sanzioni».

Tuttavia gli invalidi restano sul piede di guerra. Annunciando la costituzione di un comitato per tutelare i loro diritti. Le macchine fotografiche, insomma, sono in agguato.