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di RENZO BERTI
Hanno alzato la voce, ma sinora nessuno li ha ascoltati. Così, i
disabili che espongono il contrassegno per la sosta, hanno deciso di
tutelarsi da soli armandosi di macchina fotografica per
"pizzicare" chi parcheggia abusivamente negli spazi loro
riservati. «Non se ne può più. In via Cerquiglia ci sono due posti e,
sistematicamente, vengono occupati da chi non ha alcun titolo per
sostare. Così, spesso e volentieri dobbiamo girovagare in Piazza
Garibaldi o lungo via Cacciatori delle Alpi», accusa Eugenio Santirosi.
Che ha preparato un corposo dossier fotografico da inviare al comandante
dei vigili urbani, al sindaco ed anche al prefetto. Una serie di scatti
che testimoniano come l'abuso di occupare i parcheggi destinati ai
disabili sia duro da estirpare.
E non solo nella zona compresa tra viale Trento e Trieste e Piazza
Garibaldi, ma anche in via Loreto, nonchè nel cuore del centro storico.
Tra via Filitteria, via Tobagi e Piazza Pianciani vi sono otto posti
auto riservati agli invalidi, ma spesso e volentieri, una buona metà
vengono occupati abusivamente. Per non parlare, poi, di quanto avviene
in Piazza della Libertà. «Tra poco non si potrà più neppure ritirare
la pensione all'ufficio postale, visto che i posti auto sono soltanto
tre e tutti vengono occupati dai dipendenti degli uffici pubblici che si
trovano nelle vicinanze. E'pur vero che si tratta di invalidi, ma chi
come il sottoscritto non può camminare a piedi per più di cinquanta
metri, dovrebbe chiamare un taxi
per spostarsi da piazza Carducci?», si domanda Luciano Evangelisti.
Secondo il comandante della polizia municipale, comunque, il problema
non dipende certo dal numero inadeguato di posti contrassegnati dalle
strisce gialle. «Gli spazi di sosta per gli invalidi sono sufficienti
se rapportati al numero di autorizzazioni rilasciate dalla Asl, che
approssimativamente sono oltre quattrocento. Abbiamo comunque effettuato
una ricognizione dettagliata di tutti i posti per verificare dove ci
sono carenze», spiega il colonnello Pierluigi Angelini. Che aggiunge:
«Quanto agli abusi possiamo dire che la nostra azione di prevenzione si
sta facendo sempre più incisiva. Prova ne sia che abbiamo già ritirato
una decina di permessi a chi circolava senza trasportare un invalido a
bordo della vettura. Per quello che concerne i controlli sugli
"abusivi" della sosta, i nostri agenti hanno sempre usato la
massima severità con chi occupa gli spazi riservati. E può
testimoniarlo l'aumento delle sanzioni».
Tuttavia gli invalidi restano sul piede di guerra. Annunciando la
costituzione di un comitato per tutelare i loro diritti. Le macchine
fotografiche, insomma, sono in agguato.
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