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di LUCA BRUGNASRA
Macchina bianca, ricetrasmittente sempre con sé, svolgeva un
apparentemente regolare servizio di taxi.
Unico particolare: era senza licenza. Il nucleo sicurezza sociale della
polizia municipale, diretto da Giovanni Catanzaro, ha sequestrato l´auto
di un uomo di 45 anni che da tempo esercitava abusivamente il servizio
di trasporto pubblico per le strade di Roma. Il gioco e il guadagno
erano semplici: la ricetrasmittente era collegata con una delle
cooperative che operano nella Capitale e l´uomo, ascoltando così le
richieste di taxi,
se si trovava in quella zona, arrivava immediatamente dall´ignaro
cliente. Le indagini sono partite dieci giorni fa, in seguito a una
segnalazione arrivata all´assessorato alla Mobilità. L´uomo è stato
fermato ieri mattina in viale Paolo Ferdinando Quaglia, a Tor Bella
Monaca, con l´accusa di «uso del mezzo diverso rispetto all´immatricolazione».
Quello dell´abusivismo nel trasporto pubblico è uno dei problemi più
sentiti dagli oltre 5.800 tassisti romani. «Questo intervento - ha
commentato l´assessore capitolino alla Mobilità, Mario Di Carlo - è
uno dei primi risultati della campagna contro l´abusivismo, attuata da
forze dell´ordine e Campidoglio». Gli operatori privi di licenza o non
abilitati a lavorare a Roma, si trovano soprattutto nelle zone della
stazione e dell´aeroporto. «L´impegno degli ultimi mesi - ha aggiunto
Di Carlo - ci ha consentito di migliorare la situazione di Termini. Gli
uffici del VII dipartimento hanno operato per riordinare un settore in
cui gli operatori denunciavano da tempo la scarsità di controlli. Ora
bisogna continuare su questa strada». Il nuovo codice della strada,
inoltre, prevede sanzioni severe per gli abusivi, con multe fino a 6.000
euro e la revoca della patente in caso di reiterazione.
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