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Fuggendo a Bratislava nella Repubblica Slovacca pensava di farla
franca con la giustizia, ma sono bastate un paio di telefonate a tradire
il suo piano. L’anno si chiude con il clamoroso arresto del 44enne
reatino Antonello Grifoni, di cui si erano perse le tracce da almeno tre
anni. Gli investigatori della Mobile, coordinati dal dirigente Pietro
Milone, lo accusano di aver rapinato, tra il 20 settembre e il 18
ottobre 2000, cinque tassisti. L’uomo è stato rintracciato dopo mesi
di intercettazioni. Ha fatto lui l’ultimo passo falso chiamando i
genitori a Rieti, in occasione delle loro nozze d’oro. Li ha chiamati
utilizzando un telefono fisso di Bratislava, ma l’apparecchio dei suoi
era controllato dalla Mobile, poi Interpol e polizia slovacca hanno
fatto il resto. In manette dal 22 dicembre, Antonello Grifoni verrà
estradato in Italia e dovrà subire un processo. Tutto questo pur
rimanendo ancora un giallo il motivo per cui avrebbe rapinato
nell’arco di un mese, tornando in taxi
da Roma, Firenze, Pescara e Arezzo, auto e denaro a cinque tassisti,
minacciandoli con una pistola.
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