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di CLAUDIA GRANDI
e CLAUDIA PASQUINI
Traffico in tilt, taxi e auto private presi
d'assalto per lo sciopero degli autobus indetto ieri da Cgil, Cisl e Uil.
Una giornata campale per la circolazione e per il trasporto pubblico
locale, quella di ieri, che tra l'altro è coincisa con la conferma, a
livello regionale, dei tagli ai fondi per Ancona, con 280.000 euro e
72.000 chilometri in meno. Lo sciopero, anzitutto. Altissima l'adesione
alla protesta per il mancato rinnovo del secondo biennio contrattuale
scaduto da 24 mesi: in città un solo conducente ha lavorato, tutti gli
altri mezzi sono rimasti nel parcheggio della Conerobus (dove si è
svolto un presidio dei lavoratori) dalle 9 alle 17. Nel trasporto
extraurbano, solo due vetture sono state operative. Le maggiori
ripercussioni sulla viabilità si sono avute nella pausa pranzo, ma
soprattutto dopo le 17: moltissimi anconetani, infatti, avevano deciso
sin dalla mattina di utilizzare l'auto privata e così, alla fine dello
sciopero, il traffico veicolare si è aggiunto a quello degli autobus
che contemporaneamente hanno ripreso le proprie corse. E l'entità delle
ripercussioni sulla viabilità può essere compresa alla luce di dati
relativi all'attività del trasporto locale: ogni giorno i mezzi
pubblici sono presi d'assalto da 55.231 passeggeri, con una punta tra le
7,15 e le 8,45. Le linee più affollate sono la 1/4 (9.055 passeggeri),
la 2 (6.179), la 1 (5.800), la 3 (5.691) e la 4 (4.910). Di questo
esercito di viaggiatori, una buona parte ha deciso ieri di usufruire per
una giornata della propria auto, causando non pochi problemi alla
viabilità, mentre diversi studenti delle superiori (all'Itis e
all'Istituto d'arte, ad esempio) hanno preferito rimanere a casa.
Qualcun altro, invece, ha fatto buon viso a cattivo gioco, scegliendo
per una volta di affidarsi ai taxi. E proprio per
i tassisti anconetani, ieri è stata una giornata di superlavoro. «L'attività,
in concomitanza con lo sciopero - spiega Alessandro Molitari della Cna
trasporti - è aumentata del 20%. Anche i taxi,
però, in alcuni casi hanno subito rallentamenti, a causa del traffico
più intenso. E qualcuno, colto di sorpresa dallo sciopero, ha unitone
le forze: diversi anziani si sono radunati alle fermate dei bus e
insieme hanno preso il taxi in gruppo». Da
segnalare, anche se il fatto è assolutamente estraneo allo sciopero di
ieri, un episodio che ha riguardato un autista di autobus: al termine
della sua ultima corsa prima dell'inizio della protesta, un dipendente
Conerobus, mentre era al volante del proprio mezzo a Collemarino, ha
accusato un malore e, dopo essere riuscito a fermarsi, si è accasciato
sul volante. Alcuni passanti hanno allertato il 118 e subito
un'ambulanza ha trasportato l'uomo al pronto soccorso.
Giornata difficile per le strade dunque, ma anche in Regione. La
Commissione trasporti ieri ha deciso di approvare il piano dei trasporti
2004-2006 lunedì prossimo, stralciando però tutta la parte relativa
alle gare europee. Congelato dunque il capitolato richiesto dalle
Province e confermata la proroga dei contratti di servizio in scadenza
al 30 giugno 2004 senza condizioni aggiuntive. La Commissione è
fortemente orientata a confermare i tagli, rinviando la possibilità di
utilizzare il criterio relativo al numero dei passeggeri (come richiesto
da Conerobus) a quando un sistema informatizzato e una biglietteria
unica potranno fornire dati certi.
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