Giovedi 3 Luglio 2003
Torrice/Savo e gli assessori accusati di aver favorito società prive di requisiti
Taxi, ex giunta sotto inchiesta

I taxi in servizio a Torrice mettono nei guai l’ex giunta comunale, sindaco compreso. Sono indagati per abuso d’ufficio l’ex sindaco, nonchè parlamentare di Forza Italia, Benito Savo, e gli assessori Ernesto Arduini, Umberto Colapietro, Roberto Montoni, Agostino Colagiacomo, Marcello Fiacco e Andrea Ranalli. Secondo le accuse, formulate dal pubblico ministero Alberto Galanti, la giunta avrebbe favorito società prive dei necessari requisiti a cui avrebbe assegnato il servizio taxi. In particolare - scrive il pm - Savo, Arduini, Colapietro e Montori avrebbero «in qualità di membri della giunta, in violazione alle disposizioni di legge relative al servizio pubblico non di linea all’interno del territorio comunale (servizio taxi), deliberato la rettifica della licenza ad una società al fine di conseguire all’amministratore Roberto Turco, un ingiusto profitto patrimoniale». Invece per Savo, Colapietro, Colagiacomo, Fiacco e Ranalli «perchè deliberavano il rilascio per l’esercizio del servizio taxi a Massimo Gizzi in forma diretta, senza provvedere alla pubblicazione del bando». E ancora per aver «deliberato l’assegnazione della licenza alla società ”Bluecab service”, anzichè al legale rappresentante, consentendo al nuovo rappresentante, Roberto Turco, di effettuare il servizio in assenza di requisiti e facendogli conseguire un ingiusto profitto patrimoniale». Reati contestati anche a Benito Savo, in qualità di sindaco. Nel registro degli indagati sono finiti anche Massimo Gizzi di Colleferro, «per aver contraffatto un certificato di iscrizione al Ruolo provinciale dei conducenti di veicoli adibiti a servizi pubblici presso la Camera di Commercio di Frosinone». In sostanza Gizzi avrebbe, «tramite fotocomposizione», inserito le proprie generalità falsificando il certificato di un altro. Anche Roberto Turco avrebbe «dichiarato il falso in una autocertificazione depositata al Comune di Torrice, traendolo in inganno sui suoi requisiti professionali, necessari all’esercizio del servizio». Il 24 settembre il gup deciderà se rinviare a giudizio gli indagati. Il collegio è composto da Domenico Marzi, Massimo Terrinoni e Piermaria De Cesaris.