Giovedi 2 Ottobre 2003
I veterinari bloccano la macellazione
Grecia, ondata di scioperi manca la carne nei negozi

ATENE - Giorni difficili nei servizi e in diversi settori economici in Grecia: un autentico “autunno caldo” di scioperi e proteste sta mettendo a dura prova la cittadinanza. Ultimo in ordine di arrivo quello degli ispettori sanitari veterinari, la cui astensione dal lavoro sta iniziando a mettere in crisi la distribuzione della carne nei negozi, in particolare nel Nord della Grecia.
I veterinari, come tutte le altre categorie in agitazione, chiedono aumenti salariali. L'approssimarsi del varo della legge finanziaria, e le elezioni politiche - si dovrebbero tenere il prossimo aprile - fanno sì che in molti decidano di alzare la voce in questo periodo, contando su una “generosità elettorale” dell'esecutivo in cerca di riconferma. Il governo socialista sta resistendo in larga parte a queste pressioni, che arrivano da ogni dove, anche se ha varato un massiccio programma di spese sociali ed agevolazioni fiscali per molte categorie.
Senza il certificato firmato da un veterinario, la carne dei macelli non può essere distribuita ai negozi. Gli animali macellati vengono così stoccati in attesa che termini l'agitazione. Il governo, come ha fatto in numerosi casi, ha cercato il ricorso in tribunale per far cessare l'agitazione, che reputa un'illecita interruzione di un servizio pubblico vitale. Ma si è trovato vittima di un'altra protesta sindacale, quella degli agenti dei tribunali, che blocca l'attività delle corti. Solo lunedì, quindi, la richiesta di precettazione dei veterinari verrà esaminata dal giudice competente. Al momento, quindi, l'unica carne che viene distribuita al pubblico greco è quella di importazione da altri Paesi dell'Ue.
In questi giorni sono in agitazione tra gli altri camionisti, docenti universitari, e personale ospedaliero, ma la protesta più eclatante è sicuramente quella dei taxi, che la scorsa settimana hanno privato Atene e il Pireo di questo servizio per quattro giorni, svuotando le strade di 15.000 auto gialle.