Giovedi 23 Ottobre 2003
Ingorghi e tamponamenti in città e sul Raccordo anulare. A peggiorare la situazione, varie assemblee dei vigili urbani proprio nell’ora di punta
Voragini, traffico, incidenti: Roma già affonda
La prima vera giornata di pioggia ha moltiplicato le file di auto e ridotto l’asfalto a un colabrodo

di CARLO ROMANO


Alla prova della prima pioggia, Roma affonda nel caos. Colpa dell’acqua, ovvio, che moltiplica il numero delle auto in coda e degli incidenti, dissesta ancor di più le già dissestate strade, inzuppa l’asfalto e lo rende insicuro. Ma se all’acqua che riempie ogni via s’aggiugono le assemblee sindacali dei vigili urbani che svuotano gli incroci, ecco che la paralisi è totale. E così è stato ieri mattina, almeno due ore di ingorghi dal centro alla periferia, fino al Raccordo anulare, automobilisti stremati e infuriati, scooteristi impauriti e zuppi. Entrare a Roma, così come muoversi all’interno della città è stato un problema.
Tuscolana e Prenestina intasate sotto la pioggia battente che non ha dato tregua per tutta la giornata, il Raccordo anulare era un’unica striscia di lamiere immobili. Stessa situazione sulle consolari in direzione di Roma e anche in uscita, sulla Cristoforo Colombo. Olimpica in tilt fino a tarda mattinata, allagamenti su corso Francia, su via Due Ponti e sulla Flaminia. Una voragine si è aperta a piazza Verdi, nella zona riservata al parcheggio: l’asfalto ha ceduto e si è formato un buco profondo più di un metro. I vigili urbani hanno transennato quel tratto e le code si sono aggiunte alla code. Tanti gli incidenti, di auto e di motorini, che hanno moltiplicato gli ingorghi. Nel primo pomeriggio via del Foro Italico è stata bloccata da un tamponamento. E in serata taxi introvabili: attese infinite al telefono (almeno venti minuti) e alle fermate, alla stazione Termini le persone in coda hanno perso la pazienza e se la sono presa con i conducenti e con chi non rispettava la fila.
Giornata impegnativa anche per i vigili del fuoco che hanno ricevuto decine di chiamate per allagamenti e infiltrazioni d’acqua dai terrazzi. E i vigili? Dov’erano ieri mattina i vigili urbani mentre il traffico in città andava in tilt? Dalle 7,30 alle 9,30, molti agenti della polizia municipale non erano in strada perché impegnati nelle assemblee sindacali che si sono svolte nei vari gruppi. Riunioni indette dall’Ospol che s’aggiungono a quelle dei confederali e sottraggono nelle ore di punta, quelle cruciali della fluidificazione del traffico, molti fischietti da incroci e semafori. I sindacati confederali chiamano gli iscritti a raccolta in vista dello sciopero di domani, gli altri per discutere del contratto. «E la prossima settimana sarà ancora più difficile - annuncia il segretario romano dell’Ospol, Gabriele Di Bella - al decimo municipio si terranno assemblee congiunte sia la mattina che il pomeriggio in polemica col presidente». Il che vuol dire rischio di paralisi sulla Palmiro Togliatti, sulla Tuscolana e l’Appia.
«Aspettavamo l’amministrazione al varco, al banco di prova della prima pioggia - aggiunge Di Bella - come era ovvio è stato il caos. E questo non per colpa delle assemblee, ma per via della carenza di organico. Come la stessa amministrazione ha riconosciuto, mancano 1.700 vigili». Dovrebbero essere 8.350, sono 6.700. Le assemblee un disagio lo provocano, innegabilmente, «ma è arrivato il momento della resa dei conti: o si investe in risorse umane o si va al collasso», è la convinzione del segretario dell’Ospol.
E tanto per cominciare, domani sarà un’altra prova di fuoco. Quattro ore di sciopero dei mezzi pubblici, dalle 9,30 alle 13,30: si fermeranno autobus, metropolitane, tram e linee extraurbane.