Giovedi 16 Gennaio 2003

Oggi il vertice a Palazzo Senatorio sui correttivi dell’isola pedonale: apertura ai motorini dei residenti, carico e scarico dalle 14 alle 16 e più navette bus
Tridente, una chiusura a maglie larghe
Il comandante Giuliani: «In via del Babuino su 18 auto 16 hanno il permesso degli handicappati»

di ELISABETTA CANTONE

Via libera ai motorini dei residenti, sì alla finestra pomeridiana per il carico e scarico merci (dalle 14 alle 16) e al potenziamento delle navette elettriche in Centro, in forse l’orario del divieto di circolazione accorciato alle 18. Saranno questi i principali correttivi che il Campidoglio apporterà nei prossimi giorni al provvedimento sul Tridente, dopo gli incontri che l’assessore alla Mobilità Mario Di Carlo e il vicecapo di Gabinetto del sindaco Luca Odevaine, terranno a turno con le ventidue associazioni di strada capitanate dal leader di via Condotti, Gianni Battistoni, i residenti, Confcommercio e Confesercenti. Più nei dettagli: per i motorini degli abitanti si sta studiando un contrassegno da apporre al parabrezza o un permesso cartaceo da esibire ai vigili. Per i parcheggi, invece, Di Carlo sta valutando due o tre soluzioni: all’appello mancano circa 400 posti, 200 sono già stati individuati all’interno del Tridente e nelle vicinanze. Esclusa invece la possibilità di segnalare con una R i posti auto riservati ai residenti: «Il Codice della Strada non lo consente», spiega il responsabile della Mobilità. E precisa: «La soluzione al problema potrà arrivare solo dai parcheggi interrati. Nel piano triennale per gli investimenti, abbiamo previsto 500 milioni di euro per la loro realizzazione. E presto, d’intesa con la Sovrintendenza, individueremo anche le aree».
L’appuntamento a Palazzo Senatorio è fissato per stasera alle 18. Suggerimenti e integrazioni al provvedimento verranno poi sottoposti a Walter Veltroni che, come ha già fatto nel novembre scorso, prima che partisse la sperimentazione della più grande isola pedonale che Roma abbia mai avuto, cercherà di conciliare le varie esigenze. Anche se non sarà facile. Da settimane, tanto tra i commercianti quanto tra gli abitanti, la schiera dei contrari cresce, con oltre 1.500 firme raccolte. Queste le richieste: accesso consentito a tutti i motorini, parcheggi per le auto dei residenti, più taxi, carico e scarico merci sino alle 11, o in mancanza, anche dalle 14 alle 16, fine del divieto alle 18, in contemporanea con la Ztl, riapertura di largo dei Lombardi. Un punto quest’ultimo sul quale preme Battistoni, che spiega: «Quella zona ormai è alla mercé di camion-bar, cinesi e di quelli che leggono la mano. In compenso i taxi sono costretti a scaricare i turisti carichi di valige davanti alle Messaggerie musicali, perché via del Corso deve essere libera per le migrazioni bibliche». Per il leader di via Condotti «meglio sarebbe riaprire tutto e far naufragare quest’isola che non ha ragione di esistere se non per difendere le posizioni del presidente del primo Municipio, Giuseppe Lobefaro. Vorrà dire che se guerra deve essere, guerra sarà».
Di tutt’altro avviso Di Carlo, che negli ultimi 15 giorni di nascosto ha fatto presidiare il Tridente dai suoi tecnici e che parla «di risultato estremamente positivo». Certo, ammette, «c’è bisogno di qualche aggiustamento ma anche di una buona dose di autocontrollo: non si può demandare tutto ai vigili urbani». Sono circa 60, divisi su due turni, gli agenti che il comandante del primo Gruppo Angelo Giuliani ha mandato in campo per proteggere l’isola pedonale. Poche multe e molta informazione ai cittadini, la strategia. Ma lo stesso Giuliani non sa per quanto tempo ancora sarà possibile controllare il Tridente senza scoprire altri servizi: «Dal Comune riceviamo piccoli finanziamenti mensili, andremo avanti sino a che le risorse ce lo consentiranno». E a chi gli fa notare che piazza di Spagna continua ad essere invasa dalle auto e così via del Babuino, suggerisce: «Andate a controllare i permessi sul cruscotto. L’altro giorno, su 18 auto parcheggiate al Babuino, 16 avevano il contrassegno handicappati, le altre due la multa».