Oggi
il vertice a Palazzo Senatorio sui correttivi dell’isola pedonale: apertura ai
motorini dei residenti, carico e scarico dalle 14 alle 16 e più navette bus
Tridente,
una chiusura a maglie larghe
Il
comandante Giuliani: «In via del Babuino su 18 auto 16 hanno il permesso degli
handicappati»
di ELISABETTA CANTONE
Via libera ai motorini dei residenti, sì alla finestra pomeridiana per il
carico e scarico merci (dalle 14 alle 16) e al potenziamento delle navette
elettriche in Centro, in forse l’orario del divieto di circolazione accorciato
alle 18. Saranno questi i principali correttivi che il Campidoglio apporterà
nei prossimi giorni al provvedimento sul Tridente, dopo gli incontri che
l’assessore alla Mobilità Mario Di Carlo e il vicecapo di Gabinetto del
sindaco Luca Odevaine, terranno a turno con le ventidue associazioni di strada
capitanate dal leader di via Condotti, Gianni Battistoni, i residenti,
Confcommercio e Confesercenti. Più nei dettagli: per i motorini degli abitanti
si sta studiando un contrassegno da apporre al parabrezza o un permesso cartaceo
da esibire ai vigili. Per i parcheggi, invece, Di Carlo sta valutando due o tre
soluzioni: all’appello mancano circa 400 posti, 200 sono già stati
individuati all’interno del Tridente e nelle vicinanze. Esclusa invece la
possibilità di segnalare con una R i posti auto riservati ai residenti: «Il
Codice della Strada non lo consente», spiega il responsabile della Mobilità. E
precisa: «La soluzione al problema potrà arrivare solo dai parcheggi
interrati. Nel piano triennale per gli investimenti, abbiamo previsto 500
milioni di euro per la loro realizzazione. E presto, d’intesa con la
Sovrintendenza, individueremo anche le aree».
L’appuntamento a Palazzo Senatorio è fissato per stasera alle 18.
Suggerimenti e integrazioni al provvedimento verranno poi sottoposti a Walter
Veltroni che, come ha già fatto nel novembre scorso, prima che partisse la
sperimentazione della più grande isola pedonale che Roma abbia mai avuto,
cercherà di conciliare le varie esigenze. Anche se non sarà facile. Da
settimane, tanto tra i commercianti quanto tra gli abitanti, la schiera dei
contrari cresce, con oltre 1.500 firme raccolte. Queste le richieste: accesso
consentito a tutti i motorini, parcheggi per le auto dei residenti, più taxi,
carico e scarico merci sino alle 11, o in mancanza, anche dalle 14 alle 16, fine
del divieto alle 18, in contemporanea con la Ztl, riapertura di largo dei
Lombardi. Un punto quest’ultimo sul quale preme Battistoni, che spiega: «Quella
zona ormai è alla mercé di camion-bar, cinesi e di quelli che leggono la mano.
In compenso i taxi sono costretti a scaricare i turisti carichi di valige
davanti alle Messaggerie musicali, perché via del Corso deve essere libera per
le migrazioni bibliche». Per il leader di via Condotti «meglio sarebbe
riaprire tutto e far naufragare quest’isola che non ha ragione di esistere se
non per difendere le posizioni del presidente del primo Municipio, Giuseppe
Lobefaro. Vorrà dire che se guerra deve essere, guerra sarà».
Di tutt’altro avviso Di Carlo, che negli ultimi 15 giorni di nascosto ha fatto
presidiare il Tridente dai suoi tecnici e che parla «di risultato estremamente
positivo». Certo, ammette, «c’è bisogno di qualche aggiustamento ma anche
di una buona dose di autocontrollo: non si può demandare tutto ai vigili urbani».
Sono circa 60, divisi su due turni, gli agenti che il comandante del primo
Gruppo Angelo Giuliani ha mandato in campo per proteggere l’isola pedonale.
Poche multe e molta informazione ai cittadini, la strategia. Ma lo stesso
Giuliani non sa per quanto tempo ancora sarà possibile controllare il Tridente
senza scoprire altri servizi: «Dal Comune riceviamo piccoli finanziamenti
mensili, andremo avanti sino a che le risorse ce lo consentiranno». E a chi gli
fa notare che piazza di Spagna continua ad essere invasa dalle auto e così via
del Babuino, suggerisce: «Andate a controllare i permessi sul cruscotto.
L’altro giorno, su 18 auto parcheggiate al Babuino, 16 avevano il contrassegno
handicappati, le altre due la multa».