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di GUGLIELMO QUAGLIAROTTI
ROMA - La patente a
punti si rivela una terapia efficace contro le stragi sulle strade (solo
a luglio-agosto il numero dei morti è sceso del 21,9%) e così Alleanza
Nazionale si dichiara pronta a «chiederà sacrifici» alle compagnie
assicuratrici» se dovesse continuare il trend positivo. E’quanto ha
sottolineato nel corso di una conferenza stampa il coordinatore di An,
Ignazio La Russa, secondo il quale l’obiettivo di dimezzare la
mortalità a causa dei sinistri nei prossimi due anni, potrebbe
rivelarsi un traguardo realistico. Con un grosso risparmio di vite umane
ma anche di costi sociali. Secondo l’Istituto di ricerche presieduto
da Nicola Piepoli, negli ultimi 50 anni gli italiani morti sulle strade
(300 mila) hanno superato infatti quelli della seconda guerra mondiale e
la metà degli oltre 600 mila caduti per l’unità d’Italia. La
Russa, ha annunciato per novembre un convegno con la partecipazione di
Ania e Isvap, dei ministeri delle Attività produttive e delle
Infrastrutture, per valutare una eventuale riduzione dei premi Rc auto.
Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, presente insieme ad
Antonio Pezzella relatore del decreto sulle nuove norme, ha reso noto
che le violazioni al codice stradale dopo la patente
a punti sono state 668.239. Gli incidenti con esito mortale sono stati
722 rispetto ai 915 dello stesso periodo dello scorso anno. Le vittime
di incidenti della strada sono state 806, contro le 1.021 dello scorso
anno nei mesi di luglio e agosto (anche qui il 21% in meno). Il totale
degli incidenti fa quindi registrare un -22% complessivo, passando dai
39.816 del periodo 30 giugno-7 settembre del 2002 ai 30.778 di
quest'anno.
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