Giovedi 11 Dicembre 03
Trappola nel buio: taxista ucciso davanti al night
Il cadavere rimane per ore al posto di guida, i clienti del locale non si accorgono di nulla

di GIOVANNI SGARDI


SENIGALLIA Parcheggio dello “Snoopy” sotto il diluvio. Luce fioca di un unico lampione, visto che la serata del night-club non è ancora iniziata. Piazzale deserto, il taxi ”Renault Laguna” guidato da Stefano Guazzarotti, senigalliese doc di 39 anni, il proprietario, si ferma nel posto auto di destra accanto alla porta del locale. Punto rischiosissimo per un’esecuzione o un agguato: sono le 20,45 di martedì e il personale dello ”Snoopy” potrebbe arrivare da un momento all’altro, e i padroni abitano nella casa sopra il night.
Ma nessuno si accorge di nulla, o almeno i potenziali testimoni dicono così. Tre spari nella penombra, a distanza ravvicinata ma non a bruciapelo, senza che la vittima potesse reagire. Il tassista viene raggiunto dai colpi di pistola al viso, alla spalla, al torace, tutti nella parte destra del corpo. L’assassino sedeva al suo fianco, nel sedile del passeggero. O forse ha fatto fuoco appena aperta la portiera, per salire o per scappare. Una persona lucida, che non ha perso la testa: prima di allontanarsi ha preso il cellulare del tassista (importantissimo per ricostruire il traffico delle chiamate anche se gli investigatori potranno farlo ugualmente, con più tempo) e raccolto due bossoli esplusi dalla ”765”. Nella fretta e nell’agitazione c’è però scappato l’errore: il terzo bossolo è rimasto nel tappetino. Ora è nelle mani dei carabinieri del Ris, che stanno esaminando anche due ogive trovate sulla macchina (una conficcata nella portiera di sinistra), insieme alle tracce rilevate sulla ”Laguna”.
Lo scenario dell’omicidio del tassista di Senigallia è quello messo a punto ieri mattina, ma ci sono altre ore di buio da esplorare. Dalle 20,45 di martedì alle 4 di mercoledì il corpo del poveretto è rimasto nel piazzale, seduto al suo posto di guida ( come addormentato diranno gli investigatori), senza che nessuno immaginasse il suo destino. I clienti del night, non molti l’altra sera, sono entrati, sono usciti dal locale; hanno sfiorato il taxi senza notare il cadavere. Possibile? Possibile sotto la pioggia battente, con la gente bardata nei paltò per raggiungere le auto. Di certo la “Laguna” era lì dalle 20,45, perchè lì l’aveva notata - nel piazzale deserto - il titolare dello Snoopy chiedendosi: «Chissà che ci sta a fare un taxi, visto che per noi è troppo presto». E, poco dopo, la moglie aveva sentito le esplosioni senza farci caso: Natale si avvicina, i botti anche, eppoi da quelle parti è aperta campagna, ci sono i cacciatori.
Buio, nessun testimone dell’omicidio, i clienti che vanno e che vengono fino alle 4 quando, alla chiusura, un cameriere nota il corpo nel taxi, chiama delle ballerine, parte la telefonata ai carabinieri che già alle 23 avevano avuto la segnalazione di scomparsa di Stefano dalla moglie Daniela e dagli altri familiari.
L’inchiesta è subito una parete verticale: l’abbozzo di movente, quello della rapina, crolla in quattro e quattr’otto, non appena i carabinieri scoprono che il tassista non portava con sè il portafoglio (in tasca solo 80 euro per il resto) e aveva lasciato a casa orologio, catenina e anello mancanti al primo appello. Sparito solo il cellulare, probabilmente per cancellare le tracce delle ultime chiamate. Guazzarotti attirato in una trappola? Possibile, vista la cura con cui il killer ha portato via anche due bossoli in grado di far risalire all’arma che li ha sparati (anche quella sparita), dimenticando però il terzo. Il bossolo su cui si stanno ora concentrando gli accertamenti del Ris.
Secondo indiscrezioni, si sarebbe sgonfiata invece la pista regina: quella fornita ai carabinieri dai familiari e da un tassista amico di Guazzarotti. Si tratta dell’ultimo cliente che la vittima ha preso a bordo alla stazione Fs di Senigallia, parzialmente descritto da un testimone. Forse l’uomo è stato individuato e interrogato, di certo ieri sera i carabinieri non credevano molto al passeggero-killer. Più probabile che qualcuno abbia dato appuntamento con la morte a Stefano, fissando un incontro davanti al night-club.