Giovedì 4 Settembre 2003
Intervista con il titolare dei Trasporti: «Presto i 150 km/h in autostrada»
Lunardi: patente a punti anche per i motorini
Il ministro: troppi morti sulle due ruote. Marzano: sulle tariffe Rc auto verifica a ottobre

di ANTONIO DE FLORIO


ROMA - Ministro Lunardi, la patente a punti ha reso più prudenti gli italiani: un terzo di incidenti in meno, nei primi due mesi di applicazione. Ma ora le associazioni dei consumatori, dopo il ”bastone” dei ”punti persi” si attendono la ”carota”, ossia tariffe più basse delle assicurazioni. Cosa farà il governo?
«Intanto sono d’accordo su quanto ha già espresso il mio collega Marzano: bisognerà rivisitare i premi assicurativi a fronte di questa situazione. È necessario naturalmente che si stabilizzino questi risultati. Il governo deve solo incontrare le assicurazioni e sentire le loro proposte alla luce di questi dati».
Il ministro Marzano propone di far pagare tariffe più basse agli automobilisti che non perdono punti, dopo una verifica di sei mesi...
«Marzano l’ho solo sentito per telefono. A breve ci vedremo e poi incontreremo i responsabili delle compagnie. Sicuramente la sua proposta è una buona traccia perché tiene conto dei nuovi risultati».
Dai dati di luglio e agosto risultano meno incidenti e meno feriti. Anche i morti sono in regresso, ma quello che colpisce di più è che nel 50% degli incidenti mortali sono coinvolte le moto. Al ministero delle Intrastrutture state studiando delle misure in proposito, dopo il casco obbligatorio?
«Tutti quei decessi sono un dato preoccupante. Sappiamo bene che chi usa la moto ed è dotato di patente ricade sotto la disciplina della decurtazione dei punti. Chi invece non è munito di patente, non risponde ad alcuna regola: non è giusto».
Si avrà allora il patentino a punti per i ciclomotori?
«Non posso dirglielo adesso in termini esatti. Studieremo qualcosa che metta tutti allo stesso livello».
L’alta velocità è tra le cause principali degli scontri. Lei è sempre favorevole a innalzare il limite a 150 Km/orari?
«Mi permetterei di correggerla: parlerei di velocità non adeguata, come causa di incidenti. Il limite dei 150 è già legge, attraverso un decreto. La norma stabilisce che sulle autostrade a tre corsie, in condizioni meteorologiche buone, in certe tratte definite insieme alle società autostrade, si potrà viaggiare con il limite fino a 150».
Quando sarà operativo il nuovo decreto?
«Ho parlato proprio ieri (martedì n.d.r) con la Società autostrade e ho chiesto entro la fine del mese di indicare già dei tratti sperimentali su cui si applicherà il nuovo limite. Se si usano i pannelli a messaggi variabili, mettiamo sulla Milano-Bologna, sarà possibile iniziare prestissimo».
E per le altre tratte?
«Sarà interessata anche la Roma-Napoli. Si comincerà su almeno 450 chilometri degli oltre seimila Km di autostrade, meno del dieci per cento».
Quale sarà la prossima campagna del suo ministero in tema di sicurezza stradale?
«Sperimenteremo delle nuove tecnologie in caso di nebbia: sistemi laser, alcuni tratti di autostrada illuminati e la safety car in casi eccezionali. Cercheremo di uniformare la segnaletica, a partire dai diversi limiti di velocità, a volte inspiegabili. Non si capisce perché in alcuni tratti sia indicato il limite di 30, quando è possibile andare a 80. E ancora: faremo interventi strutturali su quelle strade dove si verificano moltissimi incidenti. Sono stati finanziati 1.200 miliardi di vecchie lire».
Saranno coinvolti gli enti locali?
«Certamente. Lavoreremo con regioni, comuni e province cui sono affidate la maggior parte delle strade ordinarie. In modo che l’utente si trovi dinanzi a un medesimo trattamento.»