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di ANTONIO DE FLORIO
ROMA - Ministro Lunardi, la patente a punti ha
reso più prudenti gli italiani: un terzo di incidenti in meno, nei
primi due mesi di applicazione. Ma ora le associazioni dei consumatori,
dopo il ”bastone” dei ”punti persi” si attendono la
”carota”, ossia tariffe più basse delle assicurazioni. Cosa farà
il governo?
«Intanto sono d’accordo su quanto ha già espresso il mio collega
Marzano: bisognerà rivisitare i premi assicurativi a fronte di questa
situazione. È necessario naturalmente che si stabilizzino questi
risultati. Il governo deve solo incontrare le assicurazioni e sentire le
loro proposte alla luce di questi dati».
Il ministro Marzano propone di far pagare tariffe più basse agli
automobilisti che non perdono punti, dopo una verifica di sei mesi...
«Marzano l’ho solo sentito per telefono. A breve ci vedremo e poi
incontreremo i responsabili delle compagnie. Sicuramente la sua proposta
è una buona traccia perché tiene conto dei nuovi risultati».
Dai dati di luglio e agosto risultano meno incidenti e meno feriti.
Anche i morti sono in regresso, ma quello che colpisce di più è che
nel 50% degli incidenti mortali sono coinvolte le moto. Al ministero
delle Intrastrutture state studiando delle misure in proposito, dopo il
casco obbligatorio?
«Tutti quei decessi sono un dato preoccupante. Sappiamo bene che chi
usa la moto ed è dotato di patente ricade
sotto la disciplina della decurtazione dei punti. Chi invece non è
munito di patente, non risponde ad alcuna
regola: non è giusto».
Si avrà allora il patentino a punti per i ciclomotori?
«Non posso dirglielo adesso in termini esatti. Studieremo qualcosa che
metta tutti allo stesso livello».
L’alta velocità è tra le cause principali degli scontri. Lei è
sempre favorevole a innalzare il limite a 150 Km/orari?
«Mi permetterei di correggerla: parlerei di velocità non adeguata,
come causa di incidenti. Il limite dei 150 è già legge, attraverso un
decreto. La norma stabilisce che sulle autostrade a tre corsie, in
condizioni meteorologiche buone, in certe tratte definite insieme alle
società autostrade, si potrà viaggiare con il limite fino a 150».
Quando sarà operativo il nuovo decreto?
«Ho parlato proprio ieri (martedì n.d.r) con la Società autostrade e
ho chiesto entro la fine del mese di indicare già dei tratti
sperimentali su cui si applicherà il nuovo limite. Se si usano i
pannelli a messaggi variabili, mettiamo sulla Milano-Bologna, sarà
possibile iniziare prestissimo».
E per le altre tratte?
«Sarà interessata anche la Roma-Napoli. Si comincerà su almeno 450
chilometri degli oltre seimila Km di autostrade, meno del dieci per
cento».
Quale sarà la prossima campagna del suo ministero in tema di
sicurezza stradale?
«Sperimenteremo delle nuove tecnologie in caso di nebbia: sistemi
laser, alcuni tratti di autostrada illuminati e la safety car in
casi eccezionali. Cercheremo di uniformare la segnaletica, a partire dai
diversi limiti di velocità, a volte inspiegabili. Non si capisce perché
in alcuni tratti sia indicato il limite di 30, quando è possibile
andare a 80. E ancora: faremo interventi strutturali su quelle strade
dove si verificano moltissimi incidenti. Sono stati finanziati 1.200
miliardi di vecchie lire».
Saranno coinvolti gli enti locali?
«Certamente. Lavoreremo con regioni, comuni e province cui sono
affidate la maggior parte delle strade ordinarie. In modo che l’utente
si trovi dinanzi a un medesimo trattamento.»
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