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Cinque tifosi turchi del Besiktas sono stati feriti ieri sera, vicino
allo stadio Olimpico, da sostenitori della Lazio. L’aggressione è
avvenuta a largo Maresciallo Diaz alle 19,30, poco prima del fischio
d’inizio della partita Lazio-Besiktas, incontro valido per la fase
iniziale della Champions League. Il gruppetto è stato circondato da
quattro, cinque ragazzi con le teste rasate, così hanno raccontato i
feriti alla polizia dopo esser stati medicati in ospedale. Due sono
stati colpiti con un coltello ai glutei, gli altri tre hanno provato a
fuggire ma quando sono stati raggiunti sono stati colpiti con calci e
pugni alla testa e allo stomaco. I cinque, soccorsi da una pattuglia di
vigili urbani in servizio vicino allo stadio, sono finiti all’ospedale
San Giacomo e, ricevute le prime cure, hanno chiesto un taxi
per tornare allo stadio, visto che la partita era appena cominciata, ma
nessun tassista ha accettato di farli salire. I tifosi turchi non hanno
desistito e a piazza del Popolo sono riusciti a commuovere un tassista.
Il segretario romano del sindacato delle polizie locali Ospol, Gabriele
Di Bella, ha reso noto che «l'ambulanza è giunta dopo oltre trenta
minuti costringendo i vigili a fare da medici».
Al termine della partita, finita 1 a 1, la polizia ha fatto uscire prima
i tifosi laziali e solo dopo i tifosi turchi. In mattinata dai
commissariati era stata diramata una nota nella quale si invitavano
pattuglie a autoradio a fare attenzione ai gruppi isolati di tifosi
turchi, (quelli organizzati erano stati portati dalle forze
dell’ordine direttamente all’Olimpico).
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