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Poco lavoro: la metà dei taxi va in ferie. E
se per gli operatori si tratta di una situazione che può dare qualche
vantaggio, per i clienti inizia il calvario di cercare un’auto sotto
l’afa o di notte.
Dallo scorso 10 agosto e fino a 24, il servizio dei taxi
funziona in modo ridotto. «Da domenica scorsa al 17 agosto - afferma il
presidente dell’Associazione italiana tassisti, Carlo Bologna -
lavorano esclusivamente gli operatori dei turni pari. Mentre dal 18 al
24, solo quelli dispari. I turni giornalieri sono stati allungati: metà
dei pari lavora la mattina e l’altra metà il pomeriggio, in modo da
garantire un servizio omogeneo». In sostanza, quindi, degli oltre 5.800
taxi in circolazione nella Capitale, nelle strade
ne sono in servizio meno della metà, suddivisa, ulteriormente, tra
mattina e pomeriggio.
Il motivo? Quelle intorno a Ferragosto sono le due settimane di minor
lavoro durante l’anno. Riducendo il numero delle auto, si consente a
tutti gli operatori di fare le ferie. «In questo periodo, non c’é
lavoro - aggiunge Bologna. - La scorsa settimana, in un intero turno di
lavoro, ho guadagnato una ventina di euro e sono rimasto fermo al caldo
in piazza Douhet,all’Eur. E’ assurdo aspettare ore e ore sotto il
sole senza clienti. Il servizio di radiotaxi,
sempre attivo, consente un servizio più razionale e, in questa
stagione, è la soluzione migliore per tassisti e clienti». Ma costa di
più chiamare per telefono una macchina. Da lunedì 25 agosto, comunque,
il servizio di trasporto pubblico tornerà a funzionare regolarmente. Il
provvedimento è stato adottato anche in base all’esperienza delle
estati scorse. «E’ stato deciso di comune accordo - precisa
l’assessore alla Mobilità, Mario Di Carlo - con i tassisti, così
come a Natale era stato deliberato un
rafforzamento della loro presenza in strada». Fino allo scorso anno, la
suddivisione in turni era facoltativa. «Quest’anno, invece -
ricordano dalla cooperativa La Capitale - in via sperimentale, è stato
deciso di concedere le ferie in momenti ben precisi, concentrandole
nelle due settimane a ridosso del Ferragosto». A provocare una
diminuzione del lavoro, in una città comunque non deserta, ha
contribuito una presenza inferiore di turisti rispetto al passato. «In
questo periodo il lavoro è poco e quindi è stata decisa questa
divisione - conferma Sebastiano Taverna, consigliere d’amministrazione
della cooperativa Samarcanda, che proprio in questi giorni ha lanciato
l’iniziativa del”taxi accessibile”, due
auto attrezzate per il trasporto, su prenotazione, di passeggeri in
carrozzina. - Qualche operatore non era d’accordo, ricordando che si
tratta di un’attività autonoma, ma in questo modo lavorano tutti». E
anche sulla strada confermano questa tesi. «Con questa divisione
-assicura l’autista di Grecia 12, alla fermata di piazza Irnerio - il
lavoro c’é per tutti». Non manca, comunque, qualche critica. «Alla
fine il provvedimento sarà rispettato - evidenzia Matteo S., alla
fermata di piazzale Clodio - ma la decisione, secondo me, dovrebbe
essere presa dai singoli conducenti. Vedremo alla fine di agosto se i
risultati saranno stati soddisfacenti».
Sul versante clienti i pareri sono diversi: «Già non c’erano
macchine prima -dice Carla Ricci a Trastevere -figuriamoci ora, e con
gli autobus dimezzati spostarsi a Roma è diventato un calvario e non
solo per il caldo». Ai parcheggi, i clienti non sembrano entusiasti di
tale decisione: alle 11 a piazza Irnerio, così come un’ora più tardi
al parcheggio di piazzale Clodio, le persone in attesa sono poche, tre
al massimo, ma la loro pazienza è quasi esaurita. File a Stazione
Termini dove i taxi si alternano con lentezza ed
esasperazione dei turisti.
L.Bru.
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