Domenica 9 Febbrai 2003

VIVAVOCE

di MARCELLA SMOCOVICH

Il tedesco con il trolley esce al molo B, agli arrivi internazionali e si dirige verso il box del noleggio di auto con autista. Trenta metri in cui almeno una decina di autisti, abusivi e regolari, si fiondano su di lui al grido di: «Taxi, taxi, taxi». Lo strattonano, lo tirano lo spingono. Lui arrossisce e grida con rabbia: «No taxi, nein taxi». E’ arrivato da Francoforte alle 23,40 con il volo NH6121. Il treno delle Ferrovie che dall'aeroporto di Fiumicino porta i passeggeri a Roma ha smesso le sue corse da oltre un’ora. Per raggiungere la città turisti, uomini d’affari, emigranti e romani hanno due opzioni: il taxi regolare, l’auto a noleggio o il tassista abusivo. Con differenti tariffe e differenti imbrogli.
Intanto all’interno del molo B scoppia una rissa feroce tra un autista della Con.co.r.a. e l’"Onorevole", come viene chiamato un famoso abusivo che nel suo curriculum vanta decine di denunce da altrettanti paesi stranieri, parecchie condanne per minacce e truffa. Di cui tutti hanno paura. Nonostante l’operazione alla gola, che lo obbliga a parlare con un apparecchio, il sigaro tra le dita, la rissa è a colpi di strattoni (del tedesco che letteralmente fugge via spaventato), d’insulti e di minacce. Ma alla fine, abbandonato il primo straniero, l’Onorevole, riesce ad abbindolarne un altro e a portarselo all’uscita dove è parcheggiata la sua vecchia Mercedes. La tariffa, dopo una breve trattativa, per arrivare al centro di Roma sarà di 140 euro, in media. Che, con circa tre corse al giorno, in un mese posso fare oltre 12.600 euro. Esentasse.
Minacce, un incendio al parcheggio taxisti, risse per accaparrarsi lo straniero, truffe e "bidoni" sono all’ordine del giorno. Per un servizio la cui gestione sembra da Terzo mondo. E a farne le spese è soprattutto lo straniero, l’immagine di Roma, il turismo.
Ma il bidone per lo straniero in arrivo a Roma è cosa di tutti i giorni e ben organizzata. Approfittando del fatto che non parla la lingua, che non conosce le strade, il povero turista deve affidarsi al servizio che la città propone. E la truffa può arrivare anche da un tassametro bollato dal Comune di Roma, con tariffe inventate al momento approfittando dell’ingenuità e della stanchezza di un viaggio intercontinentale di oltre 12 ore. L’abusivo sa che gli americani arrivano la mattina, come i giapponesi, al molo B; mentre al molo A arrivano gli uomini d’affari da tutti Italia. Riesce a parcheggiare vecchie Mercedes con una patina di lusso, dove chiunque lascia l’auto si becca una multa; riesce a sostare al grido di "taxi, taxi" subito dopo le porte scorrevoli della dogana (è reato). Ma è di notte che la fa da padrone. E’ di notte che l’aeroporto diventa terra di nessuno e di truffe. Una casbah indegna di una Capitale.
Al noleggiatore regolare non resta che "arrangiarsi" arrotondando sui supplementi - il notturno può raddoppiare e il supplemento bagaglio anche - o sulla tariffa iniziale. Ma solo se il passeggero ha fretta e non ha telefonato alla compagnia.
Il taxi vero e proprio ha vita più difficile per imbrogliare il cliente. In teoria, quando una macchina da Roma arriva all'aeroporto dovrebbe parcheggiare al "polmone", il parcheggio a lunga sosta, aspettando il proprio turno numerato, regolato dalla società Servimax. Ma sono in molti tra i taxisti a denunciare irregolarità e rinunciare alla fila. Con il risultato ad esempio che il sabato e la domenica è impossibile a certe ore trovare un taxi. E per chi ha fretta ecco spuntare l’abusivo.
E le truffe? Se l’autista è privo di scrupoli non è difficile neanche per l’auto bianca: i nuovi tassametri automatici hanno due tariffe. Una corsa a tariffa uno, può costare, con traffico medio, fino a 37 euro. Ma se la si percorre a tariffa due, raddoppia. Imbroglio perfettamente accettabile da brasiliani e cileni, ma anche dagli spagnoli, poiché nel loro paese le tariffe più economiche sono appunto la due. Inoltre molti tassametri calcolano i minuti di viaggio. E’ facile spacciare queste cifre per supplementi che si aggiungono ai supplementi. Più faticoso e meno conveniente è fare un tour più lungo per far "correre" il tassametro. Ma accade anche questo.
Per chi arriva dall’Africa, dal Venezuela o ha un concetto un po' arretrato dell’Italia (gli ex emigranti sono le vittime più facili) e crede di risparmiare l’abusivo è la norma. E gli abusivi lo sanno: il pollo appena arrivato non conosce la città. «In molti arrivano sognanti nella città Eterna. Sorridono perché l’arrivo a Roma è il culmine di un sogno di tutta la vita. E ciò rende più grave le truffe.
«Non potevo immaginare che Roma era rimasta ai tempi di Totò e che nella città Eterna nessuno difenda il turista» dice lo scrittore messicano Federico Campbell appena arrivato, chiedendosi: «Perché le tariffe dei taxi sono sconosciute fino a che non si monta in macchina? Basta mettere un cartello mentre si aspetta di ritirare il bagaglio. Comunque io quando vengo in vacanza a Roma metto nel conto la truffa dei taxi».