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A fare le spese dello sciopero selvaggio sono stati soprattutto
gli stranieri. Per loro nessuna comunicazione, nessun messaggio, nessuno
che parli un po’ di inglese.
Alle 18 alle fermata di piazza di Spagna una comitiva di spagnoli si
guarda intorno, disorienta. Chiede informazioni ma non ottiene alcuna
risposta. Gli annunci degli altoparlanti si ripetono ma sono solo in
italiano. I dipendenti di Met.Ro e le guardia giurate non sanno neanche
come si dice sciopero in inglese. A piazza di Spagna, soltanto dopo
un’ora una vigilessa decide ad appendere un cartello con la scritta
”Strike”. Due turisti belgi sono disperati, dovrebbero tornare ad
Albano Laziale: «Prendere un taxi
č costosissimo - dice lui - Passeremo una romantica notte in un piccolo
albergo del Centro». Tre giapponesi cariche di buste di Prada, Vuitton
e Gucci non ci pensano due volte: fermano un vetturino e mostrando il
portafogli gonfio di soldi si fanno portate allo Sheraton dell’Eur.
D.Des.
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