Domenica 14 Dicembre 2003
QUI ROMA
L’assessore Di Carlo: chi può resti a casa Spenti i varchi “Ztl”

ROMA - Si fermano i bus e la metropolitana, si spengono anche i varchi della Ztl. Di fronte ai prevedibili problemi causati dallo sciopero dei trasporti pubblici locali, l’amministrazione comunale della Capitale domani risponde con un piano di emergenza, al cui primo punto compare la decisione di revocare la zona a traffico limitato consentendo ai romani di usare l’automobile anche in centro storico. E mentre l’assessore alla Mobilità, Mario Di Carlo, cerca di sdrammatizzare ricordando che la cosa migliore che può fare domani un romano, se può, è di restare a casa a leggere un libro, i vigili urbani si preparano a scendere in forze sulle strade. Secondo un primo calcolo, nei due turni saranno schierati circa quattromila agenti.
Più complessa la mobilitazione dei taxi: il Comune ha chiesto ai tassisti di essere presenti in massa sulle strade, ma da una sigla sindacale - la Unica taxi che fa capo alla Cgil - è arrivata una risposta secca: «Siamo solidali con gli autoferrotranvieri, rispediamo al mittente l’invito dell’amministrazione comunale ad andare oltre ai turni usuali». Altro elemento importante è la rassicurazione dei sindacati che, nell’arco delle 24 ore dello sciopero, verrà comunque garantito il servizio nelle fasce critiche. In particolare, secondo quanto affermato da Marco Guerci, della Filt Cgil, al mattino dai capolinea i mezzi continueranno alle partire fino alle 8.30, mentre nel pomeriggio lo sciopero sarà sospeso dalle 17 fino alle 20. Infine, il prefetto, Achille Serra, ha spiegato: «A Roma in passato ha prevalso il senso dell’equilibrio e il rispetto delle regole. Per questo, non sono necessari provvedimenti come quello della precettazione».
M.Ev.