Venerdi 2 Agosto 2002

E’ SUCCESSO ANCHE
L’autobus non si ferma, l’insegue in taxi:
denunciato per interruzione di pubblico servizio

di DAVIDE DESARIO

Se ultimamente vi siete sedute sulla scalinata di Trinità de’ Monti per fare quattro chiacchiere con un’amica, per un abbraccio romantico con il vostro partner o anche solo per posare per una foto ricordo, molto probabilmente siete finite nel teleobiettivo del maniaco di piazza di Spagna. Un uomo di 64 anni, ex dirigente d’azienda residente a Formello, passava le sue giornata a immortalare le gambe, le curve, le scollature e le zone più intime che la sua sofisticata attrezzatura fotografica riusciva a cogliere anche a centinaia di metri di distanza. Almeno fino a ieri quando la polizia lo ha colto in flagrante: nel rullino sequestrato e sviluppato dagli agenti tante immagini osè, a casa addirittura un campionario di fotografie “rubate" a donne inconsapevoli e soprattutto a bambine molte delle quali completamente nude. Gli investigatori oltre alla macchina fotografica gli hanno sequestrato anche il computer che aveva nella sua abitazione: l’inquietante sospetto è che le immagini venissero vendute, o scambiate, su internet.
Erano giorni che gli uomini del Primo commissariato gli davano la caccia. Il dirigente del commissariato Trevi, Antonio Del Greco, evidentemente dopo più di una segnalazione, aveva disposto appostamenti in borghese nelle piazze più frequentate del Centro storico. E ieri è scattato il blitz tra lo stupore dei turisti che affollavano piazza di Spagna. Gli agenti lo hanno osservato a lungo: con una macchina fotografica altamente professionale con zoom potentissimo, l’uomo (G.F. sposato con due figli) fingeva di fotografare gli scorci architettonici della città Eterna e invece puntava il mirino su ben altro. «Non sto facendo nulla di male - ha tentato di giustificarsi l’uomo al momento del fermo- Sto facendo fotografie artistiche». Ma gli investigatori non gli hanno creduto e hanno fatto bene. Gli hanno sequestrato l’attrezzatura e hanno portato immediatamente il rullino a sviluppare: altro che campanili e vialetti, nelle fotografie soltanto audaci scollature, donne che si mettono il rossetto, ed intere sequenze di gambe che si accavallano in stile Sharon Stone.
Gli investigatori a quel punto non hanno perso tempo e hanno perquisito anche il suo appartamento. Il risultato è stato da brivido: centinaia di fotografie, soprattutto di giovanissime tra i 10 e i 16 anni, sedute sulla scalinata di Trinità de’ Monti, intorno a Fontana di Trevi, nella piazza del Pantheon o a Campo de’ Fiori. Tutte incosapevoli lolite, ingenue quanto non abituate a mantenere sempre un atteggiamento composto. E il maniaco ne approfittava, un clic dietro l’altro. Ma in quella casa alla periferia di Roma la polizia ha trovato anche tante immagini di bambine nude. In base alla legge sulla pedopornografia, G.F è stato subito denunciato all’autorità giudiziaria e rischia fino a tre anni di detenzione. Ora, però, gli investigatori del commissariato Trevi stanno passando al settaccio la memoria del suo computer per verificare se le fotografie rubate in giro per la Capitale finissero anche su internet, magari a pagamento.